CON LA BCC ROMA IN NAVIGAZIONE SULLA MSC ARMONIA
NEL MARE ADRIATICO E NEL MARE DI ULISSE
La guardo in un totale stordimento, mentre si distende alla nostra vista fino al Canale delle Fondamenta. L’Armonia ha fermato quasi del tutto i motori e scivola lentamente, trainata dai rimorchiatori, lungo il Canale di San Marco. I turisti che già sono in Piazza San Marco, la salutano festosamente con il movimento delle braccia. Poi alla confluenza del Canal Grande, vira a sinistra per il Canale della Giudecca, e quindi per il Canale di Fusina, fino al porto delle navi crociere.
Il treno “Frecciargento” per Roma l’abbiamo alle ore 11,50. Ci prepariamo in fretta allo sbarco, perché già ci aspetta la lancia per portarci alla stazione di Santa Lucia. Arriviamo appena in tempo. Saliamo subito a bordo. Qualche minuto ancora e il treno parte. Con noi c’è anche Costanza di Scanno, che c’invita a tornare da Roma con lei in macchina.
Durante il viaggio la crociera l’ho rivissuta tutta, con le immagini che scorrevano nei miei ricordi. Alle ore 15,00, arrivati a Roma, con Costanza siamo andati ad aspettare Andrea, che ci ha riportati in macchina a casa. Un doveroso ringraziamento a tutto il personale della BCC per la buona assistenza durante tutta la crociera.
Ottavo giorno: 4 Luglio 2014
VENEZIA - ROMA - VILLALAGO

La nave entra nella Laguna veneta alle ore 9,00.
E’ questo l’ultimo giorno della crociera organizzata dalla BCC di Roma per i soci, in occasione dei sessant’anni dalla sua costituzione. Sono stati giorni che non si dimenticheranno facilmente. Il viaggio, le isole e le città visitate, si ricorderanno associati ai momenti di allegria e di spensieratezza. La navigazione non ha posto problemi di nessun genere ed è stata piacevole, perché ci ha allontanati dai problemi quotidiani. Tutto ci è stato servito con professionalità e gentilezza. E’ stata l’occasione di fare nuove conoscenze, ma anche d’incontrare alcuni nostri compaesani di Villalago e di Scanno. Le piccole incertezze organizzative non contano più.
Venezia, “la ninfea del paludo”, ci saluta con la bellezza delle sue isole, dei suoi canali, dei suoi ponti, delle sue chiese, delle sue “calle”. Hanno ragione a definirla la più bella città del mondo. L’avrò vista una decina di volte, ma anche ora provo l’emozione del primo arrivo.