CON LA BCC ROMA IN NAVIGAZIONE SULLA MSC ARMONIA
NEL MARE ADRIATICO E NEL MARE DI ULISSE
Sesto giorno: 2 Luglio 2014
L’isola di Zacinto

… Zacinto mia, che te specchi nell'onde / del greco mar da cui vergine nacque Venere, e fea quelle isole feconde…
Con questi versi Ugo Foscolo ha immortalato l’isola greca dove egli nacque da padre veneziano e madre greca. L’intero sonetto mi ha accompagnato da quando la nave ha avvistato Zacinto, situata al di sotto di Cefalonia, nel Mare d’Ulisse, il Mare Ionio. E molti Italiani conoscono il nome di quest’isola grazie a Foscolo.
Oggi 2 luglio. Mi sono alzato presto per seguire il sorgere del sole e l’avvicinamento all’isola. Zacinto non si è fatta attendere e già dalle ore sette si è distesa al mio sguardo, con la sua vegetazione verdeggiante. La nave si avvicina quanto può per gettare l’ancora al largo. Alle ore 8,30 iniziano le operazioni di sbarco attraverso un servizio di lance. Sono con mia moglie in uno dei primi gruppi. La lancia si ferma alla banchina non lontano dal centro storico. Ci vengono incontro le carrozzelle per la visita della città.  A queste preferiamo “il trenino”, situato a qualche centinaio di metri più in là, per il giro panoramico. In attesa del nostro turno, prenotato per una ventina di minuti più tardi, visitiamo lì vicino la piazza Solomos, intitolata al famoso poeta greco che visse a Zacinto. Lì è anche situato un busto dedicato ad Ugo Foscolo. Nell’attesa passeggiamo per il lungomare del golfo che porta fino alla chiesa di Agios Dionysios, dove sono conservate le reliquie del Santo Patrono.
Uno scampanellio ci annuncia il trenino. Torniamo indietro e ci accomodiamo in uno dei piccoli vagoni scoperti. Una voce registrata spiega le varie strade che attraversiamo. Il giro dura circa mezz’ora e poi ci lascia dove siamo partiti. Attraversiamo Piazza Solomos per recarci alla via dello shopping. E’ una strada centrale con una serie di portici , ricca di negozi eleganti, bar e ristoranti, gestiti da gente gentile, che comprende e sa esprimersi in italiano. Il caldo comincia a farsi sentire, essendo la strada chiusa alla brezza marina. Dopo alcuni acquisti, decidiamo di tornare al lungomare, dirigendoci alla chiesa cristiano-ortodossa di San Dionysios. E’ molto bella e ricca di icone sacre. L’unica costruzione importante che abbiamo visitato,perché anche qui i terremoti , in particolare quello del 1953, hanno raso al suolo molti monumenti ed edifici di stile veneziano.
Riprendiamo il cammino per andare alla banchina dove è ormeggiata la lancia che ci deve riportare alla nave “Armonia”. E’ nella parte opposta della cittadina e quindi abbiamo di nuovo l’occasione di vedere altri negozi, affollati di turisti.
Alcuni croceristi prendono il sole nel tratto di spiaggia del lungomare. Sono le 12,15 quando saliamo sulla lancia e nel giro di pochi minuti siamo sulla nave. Il consueto controllo e poi liberi di andare in cabina per cambiarci. Andiamo a pranzare al ristorante Marco Polo. La nave non ha ripreso la navigazione all’ora stabilita perché alcuni non erano tornati a bordo. E’ stato necessario calare di nuovo la lancia e andarli a prendere. Con un’ora di ritardo la nave ha alzato l’ancora.
Dopo pranzo, un breve riposo e poi nel terrazzo del ponte otto, a poppa. Ci mettiamo al sole per rendere più consistente la tintarella. Verso le ore 17,30, scende qualcuno con dei pezzi di pizza. La tentazione si fa forte e chiedo ad Antonietta di andare insieme al ponte undici, al reparto pizzeria. Questa volta ci mettiamo in fila e dobbiamo attendere la nuova infornata per poterla gustare Ci sediamo in uno dei tavoli all’aperto. La pizza è veramente buona!
Torniamo al ponte otto e vi restiamo fino all’imbrunire, dopo aver fotografato il tramonto. Dopo la consueta passeggiata per il ponte sei, andiamo a cena. Al nostro tavolo c’è  una coppia romana.Il discorso cade su un nostro caro amico deceduto di recente, Gianni.Il signore, che è un medico, ci dice di essere stato a Villalago per il suo funerale.Erano amici dai tempi del liceo. La malinconia per fortuna è andata via, quando è arrivato il generale in pensione della Finanza, con sua moglie, e con la sua maniera simpatica ha cominciato a raccontarci  la sua giornata.
Dopo cena andiamo al ponte undici ad assistere ad alcuni spettacoli musicali.  Verso le 24,30, dopo aver riportato gli orologi all’ora di Roma, ci mettiamo a dormire.  
Dovremmo arrivare a Kotor l’indomani alle ore 8,00.