Venerdì 15 Marzo 2013 - Il Santo del giorno: Santa Giorgia, Vergine (secolo VI)

Il tempo... ieri - CI SIAMO SVEGLIATI CON 15 CM. DI NEVE. Durante la mattinata la neve si è tramutata in pioggia e il manto nevoso si è sciolto quasi del tutto. Serata fredda e stellata. Temp: mass. 4,4°C; min. 0,0°C; attuale 0,4°C (ore 23,30).
 
Il Lago
di Scanno
è sano
come i suoi
pesci
Il Lago di San
Domenico va prendendo
i colori della primavera
Le uova di
Pasqua dell’Aill
15-16-17
marzo
in piazza
22 Marzo
Giornata Mondiale dell’acqua, bene prezioso dell’umanità
 
CHIUSA AL TRAFFICO LA S.R. 479 DA E PER SULMONA
CAUSA FRANA DI UNA PARTE DELLA CARREGGIATA
NEI PRESSI DELLA GALLERIA DI ANVERSA
ANVERSA - Chiusa al traffico la Strada Regionale 479 da e per Sulmona. I paesi di Castrovalva, Villalago e Scanno non possono più raggiungere Sulmona. Ieri mattina verso le ore 6,30 i cantonieri che facevano il quotidiano servizio di pulizia e ispezione stradale hanno visto che nei pressi della galleria di Anversa un tratto del parapetto era crollato con il sottostante muro di sostegno (foto in alto). Si ipotizza per infiltrazione d’acqua. Dopo un sopralluogo per verificare eventuali incidenti a macchine e a persone, hanno dato l’allarme ai carabinieri della Stazione di Anversa, alla Provincia e per essa anche al Consigliere Provinciale, Amedeo Fusco. La stazione dei Carabinieri di Anversa ha provveduto a transennare metà della carreggiata facendo affluire in modo alternato le macchine. Il Consigliere Fusco, arrivato prontamente, ha telefonato all’ing. Rosanò, reponsabile della viabilità sulla S.R. 479, che ha deciso per un carotaggio, per verificare la consistenza del fondo stradale. Più semplicemente detto, per individuare l’inizio della base rocciosa. Per questa esplorazione è stata incaricata la ditta di Pietro Colarossi. Purtroppo l’indagine ha individuato la base rocciosa oltre la metà della carreggiata (Foto a lato), tanto da impedire il transito anche alle automobili. E’ scattata subito la chiusura di tutto il tratto di strada, interessato dalla frana. Il consigliere Amedeo Fusco si è detto amareggiato per quanto successo. Ha fatto presente agli organi preposti che la strada dovrà essere riaperta al più presto, per non penalizzare i pendolari che da Castrovalva, Villalago e Scanno si recano a Sulmona e tutte le attività turistiche, che sperano in un allungamento della stagione invernale, dovuta alle nuove nevicate e all’approssimarsi delle vacanze pasquali. Per quanto riguarda gli studenti, è stato deciso che questi, arrivati alla zona della frana, trasborderanno in un altro pullman, che li aspetterà all’imbocco della galleria. In Provincia, con l’ing. Taddei, si sta studiando il modo più celere per ripristinare il traffico. Il Consigliere Fusco ha invitato l’assessore alla viabilità a trovare le risorse necessarie. Oggi, pertanto, è previsto un sopralluogo dei tecnici ed esperti, perché si valuti la procedura di somma urgenza per gli interventi.
 
LORENA figlia dei Villalaghesi, Roberto Di Ianni e Gabriella Mancinelli, è stata premiata al concorso “Una penna in rosa”, bandito da Poste Italiane in occasione della Festa della Donna. E’ stata autrice di uno dei tre elaborati più significativi, che sono stati premiati con una stilografica rosa e un attestato di merito, consegnati dalla direttrice provinciale delle poste, Roberta Iacovozzi. «Con questa prima edizione di 'Una penna in rosa' - ha commentato la drettrice - Poste italiane ha voluto omaggiare simbolicamente tutte le donne aquilane, quelle stesse donne che, nel luogo simbolo del terremoto, hanno dimostrato grande forza di volontà e indiscutibile coraggio per ripartire. Un evento drammatico, quello del sei aprile 2009, che ha lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva, come è emerso in modo commovente in alcune testimonianze che ho potuto leggere tra i tanti contributi pervenuti». Questo il testo presentato da Lorena (la prima nella foto), dal titolo. “Lei”.
«Lei, una donna ai capelli della quale la bellezza s’aggrappa quando finiva di dipingere sfumature su tramonti e farfalle, chiudeva il cassetto, poi smarriva la chiave nell’immaginazione annegava ma contagioso era il suo desiderare. Lei, una bambina che intrecciava i suoi capelli giocherellando con la matita allontanata dal foglio nell’attimo d’attesa tra la formazione del pensiero e la stesura su carta; brandelli di storie di sconosciuti amava raccontare descriveva particolari, ma il finale lo lasciava immaginare. Lei, una sognatrice al mattino non riceveva baci da principi dall’aroma del caffè si lasciava stregare sapeva come disegnare la vita e reinventarne l’essenza».
Complimenti e auguri a Lorena da tutta la nostra redazione.
 
AVVELENAMENTO DI GRIFONI
CON BOCCONI AVELENATI

Dopo gli atti di bracconaggio sui lupi nell’area del Parco nazionale d’Abruzzo, sono stati rinvenuti morti tre avvoltoi grifoni nel comune di Gioia dei Marsi. A causa dei bocconi avvelenati, a rischio altri simboli della fauna abruzzese come l’orso bruno marsicano e l’aquila reale. Si richiede l’utilzzo dei nuclei cinofili antiveleno a scopo preventivo per scongiurare nuovi episodi di avvelenamento. Dopo i recenti rinvenimenti di lupi morti per diverse cause, tra cui anche il veleno, ai confini del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise,  è di un paio di giorni fa la notizia di tre grifoni trovati morti nelle vicinanze del Parco, nella zona tra Gioia dei Marsi e  Venere, si suppone per aver ingerito veleno, introdotto in esche appositamente distribuite sul territorio, presumibilmente per eliminare cani, volpi e lupi. Sono in corso indagini da parte del personale del Corpo Forestale dello Stato e del Servizio di Sorveglianza del Parco nazionale d’Abruzzo. Purtroppo fatti di questo genere avvengono non di rado. Si sospetta di tartufai, in lotta gli uni con gli altri, e che quindi, a volte, non esitano a cercare di eliminare i cani dei concorrenti, e di bracconieri, senza contare che a volte anche allevatori senza scrupoli ricorrono al veleno per eliminare cani e lupi che potrebbero predare qualche capo di bestiame. I grifoni furono reintrodotti negli anni ’90 dal Corpo Forestale dello Stato nella vicina Riserva Naturale del Monte Velino, liberando in zona diverse decine di individui donati dalla Spagna, e da allora questi grandi avvoltoi si sono bene ambientati nella zona, riproducendosi regolarmente ogni anno. L’avvelenamento, subdolo e vigliacco ad opera di delinquenti senza scrupolo, mette a repentaglio la vita di questi
splendidi uccelli, ma non solo, minaccia anche, e gravemente, anche diverse specie tipiche dell’Abruzzo, come l’aquila reale, il lupo e soprattutto l’orso bruno marsicano.  Ricordiamo come nel 2007 almeno tre orsi e alcuni lupi furono avvelenati, sempre in comune di Gioia dei Marsi, in località Gioia Vecchio, in una zona sottoposta ad intenso pascolo bovino, e i colpevoli non furono purtroppo trovati. E’ importante ora che nella zona vengano organizzati rapidamente dei pattugliamenti impiegando cani, particolarmente addestrati a trovare il veleno, impiegati nel Parco Nazionale del Gran sasso e dei Monti della Laga, grazie ad un progetto finanziato dall’Unione Europea (LIFE+ ANTITODO), al momento l’unico mezzo efficace nella lotta a questo fenomeno. E’ necessario che le autorità competenti facciano ogni sforzo per risalire agli autori di questo misfatto, nonché di altri dello stesso genere, rimasti finora del tutto impuniti. In una situazione di crisi economica qual è quella che stiamo vivendo in questi anni, non sarebbe male che ci si ricordasse come orsi, lupi, aquile ed avvoltoi costituisco la materia prima di un turismo nazionale ed internazionale che costituisce un’importante risorsa economica nel territorio del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Ogni anno decine di migliaia di persone visitano queste montagne e sostano nei paesi del Parco perché qui questi animali ci sono ancora. Purtroppo troppo spesso una politica miope ed incapace non fa quanto dovrebbe per aiutare gli organismi di gestione delle aree protette a salvaguardare adeguatamente il proprio patrimonio naturale. Anzi rende loro la vita sempre più difficile riducendo ancor più le già magre risorse economiche di cui dispongono, indispensabili per un’efficiente e moderna gestione del territorio. (Firmato: Daniele Valfrè - Responsabile ALTURA Abruzzo, Stefano Allavena - Coordinatore LIPU Abruzzo, Pietro Matta - Responsabile Pro Natura Abruzzo, Stefano Orlandini - Presidente Salviamo l’Orso)
 
GLI ABRUZZESI DEL TRENTINO
APPROFONDISCONO LA STORIA
E L’ARTE MILITARE DI GIULIO CESARE

La Libera Associazione degli Abruzzesi del Trentino Alto Adige presieduta da Sergio Paolo Sciullo della Rocca, nell’ambito delle attività connesse con le celebrazioni del ventennale di vita sociale del sodalizio (1993 – 2013), ha organizzato a Bolzano una conferenza sulla storia e l’arte militare del generale e primo imperatore di Roma Gaio Giulio Cesare presso la Sala polifunzionale del Circolo Militare dell’Esercito. Relatori d’eccezione, sono stati Gabriele Antinarella e Salvino D’Aurelio cultori di storia romana, che hanno trattando in particolare la conquista della Gallia, la riforma dello stato romano, il piano di colonizzazione tra le popolazioni italiche negli abruzzi e fuori d’Italia. In particolare nella Gallia Narbonese, in Africa dove fu ricostruita Cartagine e in Grecia con la ricostruzione di Corinto, partecipando ai conventi la fermezza di Cesare, non solo nell’arte militare ma anche nella cultura, in quando era convinto che alle provincie orientali si
dovesse lasciare il loro carattere culturale greco, mentre l’opera di romanizzazione dovesse meglio attuarsi in occidente. Il presidente Sciullo della Rocca al termine, ha elogiato i relatori per gli argomenti trattati, ringraziando il Maggiore Franco Casale direttore del Circolo Militare di Bolzano e il Luogotenente Natale Campagna per la collaborazione e il supporto tecnico fornito, per la riuscita del singolare appuntamento culturale. L’ADDETTO STAMPA, Asmodeo RENNES
 

RINGRAZIAMENTI DAL NONNO CENTENARIO
DI VILLALAGO

Nonno Domenico ringrazia tutti i compaesani, gli amici e i parenti, vicini e lontani, per la partecipazione affettuosa al suo centesimo compleanno!
Giorgia ed Eloisa

 

NECROLOGIO

E’ morto l’altra sera a Sulmona Cesidio Di Vito di Castrovalva. Aveva 69 anni. Era un operaio Fiat in pensione. E’ stato travolto da una Fiat Panda, guidata da una giovane sulmonese di 31 anni. Una morte tragica, avvenuta in Via Sallustio, a pochi passi dalla sua abitazione, mentre tornava a casa. La madre, Felicetta Caputi, è di Villalago, mentre il padre di Castrovalva. Cesidio si era trasferito a Sulmona per il suo lavoro.
Da questo giornale facciamo le più sentite condoglianze a tutti i suoi cari.

 
 
LORENA DI IANNI, ORIGINARIA DI VILLALAGO, TRA LE TRE
PREMIATE AL CONCORSO “Una penna in rosa”