Esporranno manifestini nei loro studi come cassa di risonanza per sottolineare il loro dissenso alle industrie insalubri. Continua così la campagna di informazione messa in atto da quasi 200 medici della Valle Peligna. Dopo aver redatto un documento scientifico per dire “no” a inceneritori, cementifici, termovalorizzatori e, più in generale, a tutti quegli impianti industriali che immettono nell’aria agenti inquinanti dannosi per l’ambiente e per la salute delle persone, dati alla mano, i medici, i biologi e i veterinari permetteranno di far capire a tutti quali sono concretamente i rischi per la salute che si corrono a causa dei cosiddetti impianti impattanti, cioè di quelle strutture che utilizzano combustione dagli 800 ai 1600 gradi centigradi e che immettono in atmosfera una cospicua quantità di inquinanti (gas, metalli pesanti, polveri ultrafini, diossine). “Quando si parla di inceneritori di cementifici o termovalorizzatori  - hanno spiegato i responsabili dell’iniziativa si fa quasi sempre riferimento solo all’impatto ambientale, dimenticando, senza fare nulla per saperne di più, che fondamentali sono anche le conseguenze sulla salute delle persone e sull’aumento di patologie

cardiovascolari,polmonari e tumorali legato a questi impianti”. Un esempio per tutti: i tumori infantili, quelli per intenderci che vanno da zero a dodici anni. Questi tumori aumentano in un anno dal 2 al 4 per cento (vedi rapporto AIRTUM:  Associazione Italiana Registri Tumori ). Così, le locandine che saranno affisse nelle sale d’aspetto degli studi medici, esporranno chiaramente perché è necessario dire “no” agli inceneritori ai cementifici, ai termovalorizzatori e così via. I medici non vogliono fare nessun allarmismo ma cercano di far prendere coscienza a quanti non hanno ancora piena conoscenza del fenomeno per far sì che non ci siano più scuse a che l’intera popolazione si assuma la responsabilità dura e faticosa di difendere il territorio dagli assalti dannosi per la salute e l’ambiente. <Se c’è un minimo rischio per la salute delle persone – hanno ribadito i medici - abbiamo il dovere di fare informazione corretta, così come sancisce l’articolo 5 del codice di deontologia medica, che ci impone la tutela delle persone e del territorio>. Comunicato stampa dell’Ordine dei Medici provincia dell’Aquila

 

Si è conclusa a Sulmona la finale “Primo maggio tutto l'anno” SULMONA - Sono il Management del dolore post operatorio di Lanciano e i Manila Hemp di Teramo i vincitori della selezione abruzzese di Primo Maggio Tutto l’Anno, conclusasi sabato notte scorso. Al termine di un’affollata serata al Silver Music Club di Sulmona la giuria, composta da Massimo Giuliano (coordinatore della webzine RadioPixel), Andrea Del Castello (musicologo),

Silvio Mancinelli (critico musicale di Musicalnews.com), Antonio De Panfilis (direttore di Rete5.tv) e Paolo Talanca (critico musicale e componente della commissione artistica del Premio Lunezia), ha scelto i due gruppi che rappresenteranno l’Abruzzo alla fase finale del concorso che consente alle band emergenti di poter suonare sul palco del concerto del Primo Maggio in Piazza San Giovanni in Laterano. La serata è stata presentata da Matteo Fantini. Le selezioni sono state organizzate dall’associazione culturale Ovidiana di Sulmona, per la direzione artistica di Antonio Ranalli. Nel corso delle due serate si sono esibiti anche Aglaia (Magliano dei Marsi), Giuliano Clerico (Pescara), Gretadieu (Pescara), Danilo Luce (Avezzano), Malìa (L’Aquila) e Paolo Tocco (Chieti).