In viaggio per la Spagna dalle Andorre all'Andalusia
Terza Tappa: Barcellona, capoluogo della Catalogna
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Arriviamo a Barcellona in serata dopo aver percorso da Andorra ben 450 chilometri. Il viaggio è stato piacevole, rallegrato da Ciccio e Mirella e accuratamente programmato dai
tre giovani autisti e dal nostro capogruppo, Maria. Molte le soste tecniche. Il
paesaggio è ancora quello montuoso dei Pirenei, ma che va poi sempre più addolcendosi fino a Barcellona. Quando vi arriviamo ci accolgono le luci della
città e, purtroppo, anche una pioggerellina. Le solite operazioni di sbarco, con la
sistemazione in albergo. Subito a cena in un ristorante greco, perché, alle ore 9,30, è in programma un'escursione by night con guida turistica. Saliamo di nuovo sul
pullman e via al centro della città. La guida si chiama Eva, una catalana puro sangue, che subito manifesta tutto
il suo amore per la sua Barcellona. Lo avvertiamo dalle sue parole e
dall'entusiasmo che mette nel raccontare questa città, meta continua di turisti. E' la città di Antonio Gaudì, il grande e estroverso architetto, noto soprattutto per la Sagrada Familia,
basilica ancora non terminata del tutto. La vediamo tutta illuminata con i suoi
otto pinnacoli, con le sue forme inconsuete, ma accattivanti. Con il pullman
percorriamo tutta la città fino alla collina da dove la si può vedere tutta, da Nord a Sud e da Est a Ovest. Verso mezzanotte rientriamo in
albergo. Un sonno ristoratore e poi di nuovo, dopo un'abbondante colazione, sul
pullman per arrivare al centro della città, dove ci aspetta Eva, la nostra brava e simpatica guida. La giornata si
presenta radiosa con un bellissimo e caldo sole. La prima meta è la Sagrada Familia. Alcuni di noi (compreso il sottoscritto) l'avevano visitata
alcuni anni fa, quando ancora era impossibile entrarvi dentro. Rivederla è stata una gioia del cuore e della mente. Essa si è manifestata ai nostri occhi possente e "strana" per chi ha un concetto classico
dell'architettura ecclesiastica.
La guida ci spiega tutto con grande competenza e noi pendiamo letteralmente
dalle sue labbra (la storia non ve le riporto, perché la si può trovare su internet). Noi scattiamo foto in continuazione su quella meraviglia
architettonica e sulle numerose sculture che adornano le facciate, a cominciare
dalla natività fino alla crocifissione e morte di Cristo. L'interno ci appare come una
foresta, perché le sue numerose colonne sono a forma di altissimi alberi che sorreggono tutta
la struttura. La meraviglia di questa costruzione non si può descrivere con le parole. Bisogna vederla con gli occhi e assaporarla con la
mente. La basilica sarà terminata, secondo le previsioni, nel 2026. Ecco solo alcune foto delle tante
scattate.
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Dopo la Sagrada Familia ancora le opere di Gaudì con i suoi palazzi: Casa Bastllò e la Pedrera (Casa Mila), e il Parco Güell, uno dei monumenti simbolo della città catalana, situato sul collina, El Carmel, un’opera che si integra nella natura e che la riproduce: tra gli esempi la
passeggiata coperta con delle colonne che hanno le forme dei tronchi degli
alberi o delle stalattiti, le fontane e le arcate artificiali di roccia.
Lasciamo la parola alle foto.
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Dal Parco Güell, scendiamo in riviera per pranzare in un ristorante tipico. Il lungomare è pieno di gente. La spiaggia ha una sabbia dorata, e molti prendono il sole.
Mangiamo, dopo il consueto antipasto, la famosa Paiella.
Terminato il pranzo la guida ci porta alla Piazza Catalogna per percorrere la
famosa Ramblas, lunga 1200 metri, che scende sino al porto turistico. E' una
larga strada alberata, pedonale al centro e riservata alle macchine ai due lati. E' sempre piena di
gente. Vi sono bancarelle in continuazione che vendono di tutto. Noi la
percorriamo tutta sino al monumento di Cristofoto Colombo, vicino al mare. Nel
risalire facciamo una strada collaterale, che porta al centro storico della
città. La guida, come sempre ci spiega tutto. Osserviamo i vari palazzi medioevali e
rinascimentali, le stradine, gli angiporti, per arrivare alla chiesa
cattedrale. Da qui proseguiamo per Piazza Catalogna, dove salutiamo Eva, la
nostra brava guida, e riprendiamo il pullman che ci riporta in albergo. Alle
ore 20,00 a cena al ristorante greco e poi tutti a nanna, perché la partenza è stata fissata per le ore cinque, essendo molti i chilometri da percorrere per
arrivare a Malaga, in Andalusia.
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