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INTERVENTI DEI NOSTRI LETTORI
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CARO ROBERTO,
vedo che il forum è ben frequentato, ma constato che il progetto " Lista Unitaria " non procede. Sembra evidente che tutti i probabili candidati sindaci abbiano delle remore a presentarsi per evitare di bruciarsi. La paura è quella di entrare in "conclave" Papa e uscirne Cardinale. Allora io voglio dare una spinta, passiamo dal forum alle "primarie". Naturalmente sono primarie elettroniche con il tramite di questo giornale. Io candito a "questa elezione" tutti i partecipanti al forum e li elenco in ordine
alfabetico: Caranfa Stefano; Ciancarelli Domenico; Ciancarelli Pasquale; Gatta
Antonio; Gatta Carlo; Gatta Roberto; Lupi Jacopo; Lupi Franco; Mancini Antonio;
Pinna Anna; Sciore Stefano.
Naturalmente le candidature sono aperte, chi volesse partecipare non deve far altro che autocandidarsi. Auguri a Tutti.
FELICE GENTILE
(22.3.2011, ore 9,44)
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CARISSIMO ROBERTO, la salute, spero tutto bene, hai ripreso il Tuo Gazzettino
questo è titolo della Tua guarigione, forza e coraggio, ed ora pensiamo alle
Amministrative.
La tua formula è perfetta, cerca di trovare sinergie per arrivare alla meta ma soprattutto per il benessere del paese e della Valle. Ho
letto con molta attenzione la corrispondenza e certo non è facile arrivare ad una soluzione, però il tentativo di risolvere il problema e così forte, far tesoro di tutti i suggerimenti e creare un programma per raggiungere
la meta. In primis lo stato dell'arte del Comune in tutte le sfaccettature; -
verificare le carenze: quali e dove, proporre alternative, migliorare quelle
esistenti e fissare i punti da proporre; - creare gruppi di lavoro per ogni attività con giovani, donne, uomini, anziani, tra famiglie;- dai LL:PP all'Urbanistica
ai Servizi Sociali allo Sport alla Cultura al Turismo alla Curia ecc. Considerato che queste Elezioni cadono nel periodo dei 150 Anni dell'Unità d'Italia anche i Villalaghesi debbono lasciare le diatribe e pensare al
benessere per gli anni futuri facendo tesoro del passato, oppure dobbiamo
pensare all'imperativo di D'Azeglio.
Roberto, un abbraccio dal tuo amico.
franco lupi
(20.3.2011, ore 19,11)
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Caro Direttore, cari amici del “Forum” di questo sito, sto seguendo con molto interesse la discussione on-line inerente alle prossime
elezioni amministrative. Sinceramente condivido la necessità espressa in molti interventi di un coordinamento di Valle, perché non ha più senso che piccoli paesi di uno stesso territorio portino avanti logiche
campanilistiche, quando una visione d'insieme potrebbe creare enormi opportunità di sviluppo. In realtà questo processo è già iniziato grazie a progetti quali "Le vocazioni d'Abruzzo" ma certamente non
basta, serve fare di più. E qui, mi riallaccio agli interventi di Jacopo ed alla sua idea del marchio
unico di Valle, che in realtà è collegata ad una mia proposta presentata qualche anno fa in occasione della
giornata celebrativa per l’ingresso di Villalago nel club dei “Borghi più belli d’Italia”. Io allora parlai solo del settore turistico, legato in particolar modo alla
creazione di un cartellone unico di manifestazioni caratteristiche tra i vari
paesi che grazie alla sinergia tra le varie associazioni e gli operatori
economici permettesse ai turisti di visitare tutti i paesi della Valle,
potendone così cogliere gli aspetti migliori e più interessanti. Giustamente Jacopo allarga il discorso perché sarebbe veramente bello “vendere” la Valle del Sagittario come marchio unitario, impegnandosi però a garantire standard di accoglienza ed offerta turistica uguali per ogni paese.
Ciò necessità però la cura e l’organizzazione di tutta una serie di servizi che oggi purtroppo mancano a
Villalago, quali la presenza di guide turistiche autorizzate o la possibilità offerta dai vari ristoranti e trattorie di poter gustare piatti tipici della
tradizione culinaria, solo per fare qualche esempio. Io non penso che questo
sia un obiettivo impossibile da raggiungere: serve però la volontà politica delle amministrazioni ma anche la creatività e la buona volontà dei cittadini che abitano i nostri cari borghi. Vengo quindi all’aspetto forse più importante, al nocciolo della questione. Ho appreso con amarezza, ma sono
pronto ad essere smentito, che a Villalago non è stata organizzata alcuna manifestazione per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia. Sarebbe bastato allestire un corteo che dal comune poteva dirigersi
verso il Parco della Rimembranza e lì, con l’alza bandiera e le note dell’inno, si potevano esporre delle riflessioni sul nostro caro Paese, facendo
intervenire membri dell’amministrazione ma anche semplici cittadini ed i nostri bambini. Mi è stato riferito, inoltre, che a parte qualche studente, nessun villalaghese era
presente alla manifestazione svoltasi ieri a Sulmona, in difesa dell’Ospedale Civile. Aggiungo infine, la scarsa presenza, in particolar modo
giovanile, alle riunioni pubbliche per discutere delle prossime elezioni. Se
tre indizi fanno una prova, è chiaro ormai che quello scarso senso civico e partecipazione civile che io vado
lamentando da anni in merito alle vicende della Pro Loco, si sta
pericolosamente espandendo anche ad altri settori della vita quotidiana e temo
che alla base di questo disfattismo, qualunquismo e disinteresse vi sia uno
scarso amore per la propria terra che spinge un po’ tutti a tirarsi indietro ed a farci pensare : “tanto ci sarà qualcuno che lo farà”. Ed in merito alle elezioni: “ le liste si sono sempre fatte” oppure “alla fine un sindaco verrà fuori”. Questa deriva sarebbe veramente un pericolo mortale se giungesse alla fine,
per cui invito tutti a riflettere su quale futuro vogliamo per Villalago ma
soprattutto invito tutti ad avere coraggio ed a proporsi per amministrare
questo nostro paese. “L’unica cosa di cui dobbiamo aver paura è la paura stessa”, disse il Presidente Roosevelt, riferendosi alla Grande Depressione del 1933.
Perché anche leggendo il messaggio scritto da alcuni miei amici, nel quale hanno
dichiarato di esser disponibili solo ad appoggiare dall’esterno la futura amministrazione, leggo forse un po’ di paura nello scendere in campo e nel prendersi le responsabilità che assumere una carica richiede. “L’ottimista vede opportunità in ogni pericolo, il pessimista vede pericolo in ogni opportunità”, Wiston Churchill docet. Proprio qualche giorno fa, parlando dello stesso tema
con un’amica, alla mia domanda sul perché non considerasse la possibilità di candidarsi, lei mi ha risposto: “Io? Ma che sei matto? Di politica non ne capisco niente”. Allora io le ho risposto che si sbagliava e si sbagliava di grosso perché sicuramente una conoscenza di base può aiutare, però per fare l’amministratore, soprattutto in paesi piccoli come Villalago, c’è bisogno in primo luogo di idee (come Jacopo ha dimostrato di avere nel suo
ultimo articolo) e poi di tanta buona volontà ed impegno nel fare il proprio dovere, perché pian piano i tecnicismi amministrativi si imparano. Personalmente, avevo già dichiarato mesi fa ai membri del circolo del mio partito, che a causa dell’inizio del mio percorso di studi a Firenze non avrei potuto ulteriormente
guidarlo ed occuparmi del contributo che lo stesso avrebbe potuto dare in
merito alle elezioni. E sinceramente, che ci crediate o no, mi è dispiaciuto molto perché avrei potuto usare la mia innata passione per la politica e l’esperienza accumulata sia nel partito sia nella Pro Loco per portare avanti
progetti migliorativi per il paese. Ma purtroppo la vita amministrativa
richiede la presenza sul territorio, la partecipazione ai vari eventi, l’intervento immediato nelle situazioni di emergenza: insomma, il paese va vissuto
per essere amministrato, cosa che personalmente non posso garantire. Per questo
penso che sia giunto il momento affinché chi abbia deciso di vivere a Villalago e non abbia mai vissuto l’esperienza amministrativa lo faccia, al di là di tutte le discussioni sulla lista unica o meno. Devo ammettere che questa
idea non mi ha mai entusiasmato, non perché non sia valida ma perché purtroppo a Villalago regnano ancora rancori e risentimenti che rendono
impossibile un dialogo tra le due parti. Penso che i tempi non siano ancora
maturi ma è necessario che questo percorso venga iniziato. E’ necessario un cambiamento di mentalità, bisogna abbandonare vecchi steccati e proiettarsi nel futuro con animo sereno
e spirito di collaborazione, perché solo cosi il nostro paese può vivere un cambio di marcia decisivo, perché è necessario rimboccarsi le maniche e superare le difficoltà dovute anche alla crisi economica ed all’incertezza della politica governativa vissuta in questi ultimi anni. E
sicuramente la mia generazione può essere il propulsore principale di questa rivoluzione culturale che permetta di
chiudere un’era, con tutti gli aspetti positivi e negativi che l’ha caratterizzata, perché la riconoscenza non è sport molto praticato in Italia ma bisogna sempre avere quantomeno rispetto e trarre qualche insegnamento da chi si è impegnato ad amministrarci in questi ultimi 20 anni, ed iniziare un percorso
nuovo che permetta a Villalago di affrontare le sfide del nuovo millennio, con
l’obbligo morale di pensare un po’ meno solo a se stessi ed un po’ di più al paese in cui si vive.
stefano sciore
(20.3.2011, ore 18,31)
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LA VALLE DEL SAGITTARIO come marchio di qualità da esportare nel mondo: un idea estrema ma tutt’altro che irrealizzabile. Ho passato diversi mesi a studiare un alternativa
ideale che possa incrementare l’afflusso turistico senza dover sobbarcare il comune di ingenti investimenti e,
la soluzione, innovativa anche se non originale, mi è sempre stata sotto gli occhi, ogni giorno. Natura incontaminata, prodotti
tipici, paesi che l’incedere del tempo e la modernità sembra non aver intaccato minimamente, manifestazioni e rievocazioni storiche,
feste popolari e paesaggi di immensa bellezza; tutto questo è la Valle del Sagittario! Allora perché disperdere le nostre energie cercando di superare, con manifestazioni ed
eventi, gli altri paesi, nostri vicini, creando una corsa ad ostacoli dove non
vince nessuno? Perché organizzare e concentrare tutte le nostre energie nel mese di agosto dove tutti
i paesi si muovono? Questo non ha senso e il turismo non avrà risposta a questa assurda gara del nulla. L’unica vera soluzione a mio avviso è concentrare queste energie e consacrarle a favore di un entità più grande dello stesso paese che vada a portare ricchezza, turismo, occupazione e
pubblicità diviso equamente a tutti i paesi uniti della Valle. L’idea è quella di creare un Consorzio Turistico “Valle del Sagittario” di cui Villalago si farà promotore,
per assistere e favorire gli operatori economici che operano nel settore
turistico nel comprensorio, valorizzarli e farli crescere. Attraverso questo
consorzio di paesi, tutelare e migliorare l'immagine del territorio e la qualità dei servizi di ospitalità attraverso la realizzazione di un vero e proprio marchio “Valle del Sagittario” da registrare e depositare, a garanzia della tipicità del prodotto turistico offerto, che andrà, inoltre, a promuovere e commercializzare sul mercato l'offerta turistica, a
offrirsi come punto di riferimento per gli operatori turistici della domanda
italiana ed estera attivando la gestione dei servizi in loco che migliorino la
fruibilità turistica del comprensorio e stimolando costruttivamente gli Enti e le
Istituzioni locali competenti in materia, per importanti iniziative del
processo di sviluppo turistico, operando - se del caso - in sinergia con essi.
Creare le condizioni affinché le strutture ricettive turistiche oltre a fornire un servizio di buona qualità rendano anche un servizio compatibile con la salvaguardia dell’ambiente e delle risorse naturali. La capacità di controllare e ridurre gli impatti ambientali legati all’attività turistica ricettiva è infatti un requisito essenziale per garantire il mantenimento dell’attività stessa nel territorio dell’intera Valle del Sagittario. Tutto questo non è fantasia e tantomeno dispendioso per i comuni, basta solo avere il coraggio di
provare e per questo che voglio rinnovare il mio invito, si può fare e ci voglio mettere la faccia.
jacopo lupi
(18.3.2011, ore 15,34)
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GENTILE DIRETTORE, in questi giorni sto seguendo un po’ il dibattito sulle amministrative e le polemiche che inevitabilmente dividono i
vari gruppi di appartenenza. Come si dice tutto il mondo è paese e il microcosmo ha gli stessi problemi in proporzione. Io credo che se
non nasca un progetto di vita che coinvolga tutti continueremo a chiacchierare
all’infinito, perché non proviamo a vedere quali risorse abbiamo a livello di territorio, di
professionalità, di iniziativa personale e non cominciamo a rubare con gli occhi il lavoro
degli altri più svegli di noi. Io lavoro da 23 anni nel centro sportivo della banca d’Italia e in estate organizziamo i campi estivi per i figli dei dipendenti, ma
molti genitori mandano i ragazzi anche in strutture montane e collinari. Ci
sono delle realtà talmente belle che i bambini piangono quando devono tornare a casa. Conservo
gelosamente la felicità della mia infanzia. Noi abbiamo tutto per prendere in mano la situazione e
cominciare ad essere protagonisti del nostro futuro, non possiamo sperare che
vengano altri a rovinarci: facciamolo da soli almeno avremo tentato. A Gubbio c’è una realtà L’aquilone. Se andate sul sito www.aquilone vi si aprirà un mondo fantastico. Ragazzi di Villalago andate a lavorare gratis in qualche
posto, fatevi una stagione per imparare come si lavora e poi consorziatevi,
cominciate a parlare di fare e lasciate perdere le liste. La politica si
dovrebbe fare per aiutare i cittadini, ma in italia tutto funziona al
contrario. Vi dico coraggio, nella vita ci vuole coraggio. Io sono partita da
Villalago con un aereoplanino di carta ma ho fatto più di sessanta viaggi nel mondo ed è ancora in buone condizioni. Decolliamo insieme, mi piacciono i tour.
ANNA PINNA
(18.3.2011, ore 10,24)
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HO LETTO LA LETTERA del capogruppo di maggioranza, Antonio Gatta, nella quale si
evidenzia e ci si rammarica per il disinteresse della popolazione per la prossima tornata elettorale, e
soprattuto per l'assenza dei giovani all'assemblea tenutasi di recente in
Comune. Come Capogruppo di maggioranza dal 2006 mi farei anche qualche domanda in proposito, e mi chiederei se qualche
responsabilità nel corso di tutti questi anni non fosse anche di chi ha amministrato. In un
mio intervento su questo forum di qualche tempo addietro ho sottolineato come
si debba cercare di abbandonare logiche familiari e settarie, che sono
deleterie e rendono stagnante la vita amministrativae, e se non sia venuto il tempo per
molti, da una parte e dall'altra, di fare passi indietro. Purtroppo i rumors
che si sentono in giro - tra cui quelli che riguardano ipotetiche candidature
per risolvere questioni che nulla hanno a che vedere con una sana
amministrazione - non aiutano. Il tempo è galantuomo. Vedremo se ci saranno delle svolte o se, come sempre, si rivedranno
le solite logiche e i soliti "noti", con buona pace del cambiamento, dei
giovani, delle professionalità e del merito. Da parte mia, e, come si dice, metto le mani avanti "per non
cadere", nel passato mi sono proposto insieme al Direttore di questa
pubblicazione, cercando di mettere a disposizione quel poco che ritenevamo di
poter dare. Oggi motivi professionali non mi consentono, come dice il
Cavaliere, di "scendere in campo". Purtroppo, nonostante gli anni trascorsi,
molte delle logiche contro cui a quel tempo ci scontrammo restano immutate,
mentre il paese pian piano si spegne.
DOMENICO CIANCARELLI
(17.3.2011, ore 18,46)
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STO SEGUENDO ATTENTAMENTE giorno per giorno tutto quello che viene scritto a
proposito delle prossime amministrative a Villalago ma, molto spesso, mi
ritrovo a leggere qualcosa di vecchio e già sentito; un cane che si morde la coda e gira su se stesso all’infinito. Qualcuno ha anche detto che, come al solito, mentre si decidevano le
sorti dei prossimi anni per il paese, i giovani erano al bar e i meno giovani
erano comodamente seduti in piazza; nessuno vuole prendersi la responsabilità di metterci la faccia e tutti siamo solo bravi a criticare. A questo posso
rispondere che purtroppo, e lo dico per esperienza personale, i giovani sono
spinti al bar dalle amministrazioni che non li coinvolgono affatto in nessun
progetto e li emarginano con i soliti giudizi da uomini vissuti: i giovani non
hanno esperienza; i giovani pensano solo a divertirsi; i giovani non sono
propositivi; i giovani sono solo un problema. Queste affermazioni, posso
confermare, non sono assolutamente vere perché noi giovani, al bar, sappiamo anche parlare di politica e far nascere idee per
il paese che nemmeno la più illuminata delle amministrazione di grandi saggi saprebbe inventare. Queste
sono solo chiacchiere e lo so, per il paese serve concretezza, idee semplici,
giovani e tanta buona volontà di tutti per non far morire lentamente un paese agonizzante. Come ho letto da
un intervento di alcuni giovani di Villalago, che hanno colto tutti i problemi
da risolvere, il paese ha bisogno di combattere la disoccupazione giovanile, il
decremento demografico, lo scarso interesse sulle attività dei giovani, il decremento vertiginoso del turismo; tutte cose che possono
essere risolte solo ascoltando i giovani e dandogli i mezzi per operare. IO CI
VOGLIO METTERE LA FACCIA! Forse pecco del fatto che non risiedo in paese e che
non ho esperienza, ma dalla mia ho idee e i mezzi per raggiungere gli scopi
prefissati, ho ancora vigile la capacità di ascoltare tutti, giovani e non, e ho gli studi e gli anni di militanza
politica che possono venirmi a dare una mano. IO CI VOGLIO METTERE LA FACCIA!
Sono a disposizione delle persone che vogliono inserire uno o più giovani nella propria lista e mettere a disposizione tutto il bagaglio di idee
che ho maturato studiando e parlando con politici e giovani di tutta italia. A
mio avviso il paese ha bisogno di: rilanciare il settore turistico,
incrementando la rete di relazioni con tutti i paesi della Valle del Sagittario
(creando una realtà più grande che porti turismo a noi e a tutti); favorire un'occupazione stabile e
qualificata di tutti coloro che ancora non hanno conseguito un'occupazione e,
in particolare, dei giovani, attraverso cooperative, associazioni o eventi ad
hoc; promuovere la formazione ricorrendo anche al Fondo Sociale Europeo;
promuovere e sostenere contatti permanenti fra scuola ed attività pubbliche e private di tutta la Valle; attivare le iniziative necessarie per
avvicinare al mercato del lavoro le fasce più deboli della popolazione; garantire le condizioni di contorno e un tessuto
favorevole per lo sviluppo del commercio (valorizzazione del centro storico,
infrastrutture); favorire incontri formativi e di aggiornamento, per cercare di
far crescere una cultura artigianale e industriale, congruenti con le attività formative presenti sul territorio; cercare di favorire l'insediamento di nuove
realtà, puntando soprattutto su lavorazioni specializzate e di qualità, legate all’utilizzo delle risorse locali; Valle del Sagittario come logo da esportare nel
mondo (sull’esempio del consorzio turistico cinque terre) per incrementare il turismo; Informazione e formazione continua (corsi, convegni, laboratori), con
particolare riferimento al mondo giovanile; Potenziamento del settore
agrituristico; promozione dell’agricoltura biologica ed integrata; ricerca e sviluppo dei sistemi di
cogenerazione e teleriscaldamenti; utilizzo di carburanti alternativi per i
mezzi pubblici (biodiesel, metano, GPL); aumento degli spazi verde attrezzati.
Potrei andare avanti per ore ma annoierei, però, nei prossimi giorni, con il beneplacito di Roberto, mi piacerebbe approfondire
questi punti, che non sono solo chiacchiere come qualcuno può pensare, ma sono soluzioni alle quali per lo meno ci si può pensare e alle quali io, e rinnovo l’invito, CI VOGLIO METTERE LA FACCIA!
JACOPO LUPI
(17.3.2011, ore 12,19)
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