Scanno Interventi
8 Agosto 2025
DA “L’ALTRA MONTAGNA” REPORTAGE SUGLI IMPIANTI SCIOVIARI DI SCANNO ABBANDONATI E PERICOLANTI
Redazione
Sul giornale on line “L’Atra montagna” è apparso il 5 Agosto scorso un reportage di Manuele Valeri sugli impianti scioviari di Scanno nel degrado più assoluto.
Di seguito il testo del reportage.
La seggiovia di Scanno, quella di arroccamento in paese, non è più funzionante dal 2019, mentre gli impianti sciistici alle quote superiori sono fermi dal 2014. Ci siamo recati sul posto per verificare la situazione e abbiamo trovato uno scenario di degrado più drammatico di quanto ci saremmo potuti immaginare.
Lo scorso fine settimana ci siamo recati a Scanno, dove abbiamo trovato uno scenario decisamente più drammatico rispetto a quanto ci saremmo potuti immaginare.
Arrivati al parcheggio degli impianti, dove fino a qualche anno fa c’era una seggiovia funzionante che conduceva fino ai 1615 metri di Colle Rotondo, abbiamo intrapreso il sentiero indicato come A3 per poi proseguire lungo la pista e giungere, dopo una lunga camminata, proprio a Colle Rotondo.
Si dice che quello che si può ammirare da Colle Rotondo sia uno tra i paesaggi più suggestivi d’Abruzzo. Dai 1615 metri di altitudine del colle si vede in maniera molto nitida il paese di Scanno, sullo sfondo il Monte Genzana e la località di Frattura. Quest’ultimo, Frattura Vecchia per la precisione, è un paese abbandonato ormai tantissimi anni fa.
Tuttavia, lo scenario che si è aperto d’innanzi a noi, oltre ad essere oggettivamente suggestivo, appare preoccupante.
All’interno del rifugio abbiamo trovato sfasciumi e centinaia di calcinacci, ma anche vecchie attrezzature come macchine del caffè e strumentazioni per gli sport invernali. A colpirci è stata la presenza, in una stanza anch'essa in totale abbandono, di decine di bob sparsi al suolo, che si presume venissero noleggiati in passato.
Ufficialmente la seggiovia di Scanno, quella di arroccamento in paese, non è più funzionante dal 2019, mentre gli impianti sciistici alle quote superiori sono fermi dal 2014. Per questo, procedendo nel nostro cammino per verificare il loro stato, ci siamo imbattuti in una situazione di assoluto degrado.
I seggiolini delle quadriposto sono ancora buttati a terra, probabilmente da quando sono stati smontati, mentre i tapis roulant delle seggiovie sono ad oggi pericolanti e in alcuni punti sprofondati nel terreno.
Alcuni cannoni per l’innevamento programmato - che probabilmente avranno avuto un costo esoso - appaiono divelti, mentre altri lasciati in balia delle intemperie.
A poche centinaia di metri dalle piste di sci, c’è un bacino artificiale che veniva utilizzato per la produzione della neve programmata. La recinzione del lago non è mai stata oggetto di manutenzione e anche per questo motivo, alcuni mesi fa, due orsi sono affogati dentro le sue acque.
Successivamente il bacino è stato svuotato, sebbene il luogo non sia stato messo in sicurezza.
Un’area abbandonata considerata un vero e proprio fiore all’occhiello per il turismo, sia estivo che invernale.
Nel corso degli anni, in più occasioni si è parlato di rimettere in funzione almeno la seggiovia di arroccamento presente in paese, ma di fatto non ci sono state evoluzioni. Per la rimessa in funzione degli impianti di Monte Rotondo, invece, attualmente, sembrerebbe non esserci alcun progetto.
In seguito al nostro reportage ci ha contattati un imprenditore italoamericano, la cui funzione sembrerebbe essere stata quella di intermediario e finanziatore per la rivalutazione e lo sviluppo dell’area.
Massimiliano Fiano ci ha raccontato: “Nel periodo post-Covid ci incontrammo con il sindaco di Scanno per un progetto elaborato con una cordata americana per la rivalutazione dell’area. Dopo una lunga chiacchierata e con la promessa che ci saremmo risentiti non c’è stato più alcun contatto. Saremmo disposti, anche oggi, a riparlare con il sindaco e ad investire nella zona”, così conclude.