PNALM Ambiente
1 Luglio 2025, 06:42
"Arte Parco" dalle Foreste Vetuste del Pnalm al lungomare di Pescara
Redazione
Specchi Angelici è l’opera site-specific ideata da Matteo Fato nel 2019 in occasione della seconda edizione di ARTEPARCO, il progetto che promuove il dialogo tra arte contemporanea e natura attraverso la creazione di un museo a cielo aperto nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
Nata dal confronto con le Foreste Vetuste, riconosciute Patrimonio dell’Unesco nel 2017, l’installazione di Fato si compone di tre cavalletti – inizialmente realizzati in legno, poi in ferro – che dialogano con il paesaggio circostante, rendendo il panorama parte integrante dell’opera, in un omaggio alla natura e al medium della pittura.
Completa l’opera una targa lignea con un assunto di Gianni Garrera, filosofo che ha collaborato per diversi anni con Fato.
Nel contesto de Il difficile è dimenticare ciò che si è visto per casa (Ritratto di Pescara per caso) (1 luglio – 27 settembre 2025), mostra diffusa prodotta e promossa da Fondazione La Rocca e curata da Simone Ciglia, Fato presenta una rielaborazione di (specchi angelici): un cavalletto in pietra della Maiella installato al Porto Canale di Pescara.
L’elemento simbolo della pratica di Fato viene qui presentato in un diverso scenario, passando dalle montagne del Parco Nazionale al lungomare pescarese, evidenziando al contempo la ricchezza morfologica del territorio abruzzese.
Questa nuova versione, in cui il cavalletto inquadra una porzione di mare, è un omaggio alla città natale dell’artista, Pescara, e a Franco Summa (1938-2020), figura chiave della scena artistica contemporanea pescarese, che nel 1977 aveva coinvolto ventiquattro personalità del mondo dell'arte in un’azione collettiva sulla spiaggia di Pescara, ciascuno impegnato nella realizzazione di una tela monocroma con la performance Un Arcobaleno dipinto sul Mare.
A rinsaldare il legame tra le due opere, la targa con le parole di Garrera esposta ad ARTEPARCO sarà sostituita da una nuova versione in pietra della Maiella, lo stesso materiale del cavalletto pescarese.