Valle Peligna Attualità
20 Giugno 2025, 06:33
VIETATA LA CONFERENZA STAMPA DAVANTI AL TRIBUNALE INDETTA PER OGGI
Mario Pizzola
Il questore di L’Aquila Fabrizio Mancini ha emanato un decreto con cui ci vieta di tenere la conferenza stampa (tema: “che fine hanno fatto i nostri esposti?) davanti al Tribunale di Sulmona.
Il Questore adduce “motivi di sicurezza essendo l’area un obiettivo sensibile”. Pertanto, secondo il Questore, “occorre contemperare gli interessi a manifestare con quello, primario, dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica”. Inoltre, sempre secondo il Questore, occorre tener conto della “sicurezza degli operatori impiegati nei servizi predisposti per la gestione della manifestazione”.
Il Questore usa ripetutamente il termine “manifestazione” pur sapendo che si tratta di una conferenza stampa. Domanda: una semplice conferenza stampa ha la capacità di mettere in pericolo l’ordine pubblico e perfino la sicurezza delle forze di Polizia? Oppure è il tema della conferenza stampa che potrebbe rappresentare una turbativa dell’ordine pubblico?
Da quando, tre giorni fa, abbiamo comunicato alla Polizia la conferenza stampa (comunicazione non dovuta per legge ma da noi fatta per motivi di leale collaborazione con le forze dell’ordine) abbiamo ricevuto più telefonate sia dal Commissariato di Sulmona che dalla Questura di L’Aquila. Tutte tendenti a conoscere nei dettagli le caratteristiche della iniziativa.
Abbiamo ribadito che si tratta solo di una conferenza stampa, che ad essa avrebbero preso parte solo alcune persone e che comunque nessun intralcio sarebbe stato arrecato all’ingresso del Tribunale, così come del resto è avvenuto altre volte in passato. Ma le nostre rassicurazioni non hanno evidentemente convinto il Questore che forse ci considera persone pericolose, proprio noi che abbiamo sempre dato prova di agire in modo assolutamente pacifico e nonviolento.
Così il Questore ha assunto le sue determinazioni: la conferenza stampa dovrà tenersi “nei pressi della Banca del Fucino” (chissà poi perché vicino ad una banca); “dovrà svolgersi in forma statica” (ci sono anche conferenze stampa in forma dinamica?); “in modo da non pregiudicare la sicurezza dei manifestanti” (quali “manifestanti”? Ora anche la nostra sicurezza è in pericolo? E da dove arriva la minaccia nei nostri confronti?); “i partecipanti all’iniziativa dovranno affluire alla spicciolata”; non dovranno “dar luogo ad alcuna forma di corteo”; “le stesse modalità dovranno essere rispettate in fase di deflusso dal luogo di raduno” (corteo? Raduno? Deflusso? Ma se abbiamo detto fino alla noia che si tratta solo di una conferenza stampa?).
Ultima e decisiva prescrizione: la violazione del decreto comporterà responsabilità penali a carico del promotore ai sensi dell’art. 18 del Testo Unico delle Leggi di Polizia, approvato con Regio Decreto 18 giugno 1931 nr. 773 (anno X dell’era fascista, la nota è nostra) che prevede una pena fino ad un anno di reclusione.
Mario Pizzola, Coordinamento Per il clima Fuori dal fossile - Sulmona