“La Fonte” di Villalago ha cento anni 
(24 Maggio 1925 - 24 Maggio 2025)

La data del 24 Maggio 2025 ha ricordato che la fonte all’ingresso della scalinata che dalla piazza porta al centro storico ha compiuto cento anni. Venne istallata, infatti, il 24 Maggio 1925, per dar vita all’acquedotto che dopo anni di lavoro dalla sorgente di Capodacqua, in località Padula-San Pietro, arrivò al serbatoio  dell’Arapezzana. Il progettista fu l’ing. Massimo Perrozzano e venne realizzato dall’ing. Romolo Lorenzetti. Era sindaco Oreste Carfagnini (1875-1949). 
Inaugurando l’acquedotto egli disse: «Celebriamo oggi 24 Maggio, una data di guerra con l’inaugurazione di un’opera di pace (…). Avremmo voluto oggi inaugurare l’opera compiuta, avremmo voluto offrire all’ammirazione orgogliosa del popolo una bella fontana nel mezzo di questa piazza fatta più ampia e regolare perché fosse ammirata anche dai passanti di altri paesi».
Una lapide posta sulle mura dell’ex Municipio ne ricorda l’evento.
La fontana da allora è sempre quella nella sua forma originale. Negli Anni Ottanta venne sostituta, ma durò poco, perché criticata da tutti si tornò a quella storica.
Prima dell’arrivo dell’acquedotto dalla sorgente di Capodacqua c’era una condotta d’acqua che partendo da “le Prate” arrivava in piazza dove l’accoglieva un “pilone”, che fungeva soprattutto da abbeveratoio per gli animali domestici. 
Questa la descrizione del Tanturri nella sua Monografia di Villalago in “Il regno delle due Sicilie descritto e illustrato “ (1858): “Prima di salire all’abitato rinviensi una fontana a tre canali con comodo abbeveratoio. L’acqua, quantunque pura, non è sempre fresca perché l’acquedotto non giace a sufficiente profondità».
Per questo motivo le donne per l’acqua da bere con conche e barili continuarono ad attingerla alla Fonte Vecchia o alla “Crescura”.
Con l’arrivo della nuova canalizzazione in ogni quartiere venne installata una fontana. 
Negli Anni Cinquanta, con il rifacimento del manto stradale e la costruzione degli scarichi fognari, entrò anche nelle case dei Villalaghesi.