Il San Domenico di Pretoro, Patrimonio Immateriale d'Italia e il gemellaggio con Cocullo

Il borgo di Pretoro (Ch) nel Parco Nazionale della Maiella, si prepara ad onorare il suo San Domenico di Sora che si festeggia ogni prima domenica di maggio: domenica 4 maggio alle ore 10.00, dunque, ci sarà il rito dei serpari con successiva premiazione in piazza Roma ed alle ore 12.00 ci sarà la sacra rappresentazione de "Lu Lope" lungo la Valle di San Domenico. Il culto del Santo risale al 1875: veniva invocato contro i morsi delle serpi e le aggressioni del lupo e per le sue qualità taumaturgiche, è uno dei Santi più venerati in Abruzzo, regione che in passato aveva un’impronta socioeconomica che affondava le radici nelle attività agricole e silvo-pastorali.
 Pretoro, come lo stesso borgo di Cocullo (Aq) con cui è gemellato ha, dunque, il rito dei serpari ma è la Sacra rappresentazione del miracolo di San Domenico Abate conosciuta da tutti come “Lu Lopé” a fare la differenza: "Anche in questo 1 maggio 2025 abbiamo reso omaggio al Santo Domenico di Cocullo; il nostro Comune è sempre presente in questo gemellaggio territoriale e ricco di tradizione – commenta il Sindaco di Pretoro Diego Giangiulli. - Pretoro è in prima fila quando si parla di continuità e riscoperta perchè la nostra è una comunità piccola ma che vive di tradizione e soprattutto si muove per evitare la dispersione di un passato che se non tutelato va perso. La stessa cosa vale per le tradizioni; in questo anno dedicato alla riscoperta delle Radici come comune abbiamo avviato un percorso che ci porterà a rispolverare tante notizie e tanti nomi legati al nostro territorio che bisogna conoscere per ricostruire la nostra storia".

Secondo la tradizione, San Domenico, dopo aver trascorso molti anni da eremita a Prato Cardoso, presso Villalago, si mise in viaggio verso Cocullo. Prima di raggiungere il paese, il santo s’imbattè in alcune persone che inseguivano un lupo gridando spaventate. Tra queste, una povera donna piangeva perché il lupo le aveva portato via il figlio. San Domenico, colpito da tanta sofferenza e commosso dal pianto della donna, alzò gli occhi al cielo e, subito dopo, si rivolse al lupo, intimandogli di lasciare il bambino. Con stupore di tutti, la belva smise di correre, invertì il suo percorso raggiungendo il santo e deponendo il bambino sano e salvo sotto i suoi piedi. Il bambino, come vuole la tradizione, è l'ultimo maschietto nato del borgo: quest'anno il piccolo che sarà in scena è di Rapino(Ch), poichè Pretoro non ha nuovi nati; il suo nome è Salvatore Filippo ed è nato a febbraio 2025.