Presidio 26 maggio ore 11.00 Prefettura dell’Aquila

Lunedì 26 maggio, alle ore 11.00, davanti alla Prefettura dell’Aquila, le Flai Cgil territoriali di Chieti, L’Aquila, Pescara, Teramo e Molise si mobilitano contro il lavoro nero e lo sfruttamento, per la mancanza di sicurezza e prevenzione in agricoltura e lungo l’intera filiera agroalimentare-industria, e per il riconoscimento della cittadinanza in tempi congrui, promuovendo i referendum dell’8 e 9 giugno e sollecitando le istituzioni.
 La Flai Cgil è da sempre impegnata nella denuncia dello sfruttamento e del caporalato, consapevole che queste piaghe sociali sono ormai diventate logiche consolidate in un modello di lavoro sempre più precario e privo di tutele, che spinge lavoratrici e lavoratori ad accettarle come inevitabili e dunque a subirle. Un modello che ha causato, soprattutto nell’ultimo decennio, impoverimento economico e instabilità sociale. Si tratta di logiche distorte che attraversano numerosi settori produttivi: dall’agricoltura all’industria, dalla pesca all’artigianato alimentare. Riconoscere la cittadinanza in tempi più brevi rappresenterebbe un ulteriore strumento di contrasto allo sfruttamento e al caporalato per chi proviene da paesi lontani.
 Con i quesiti referendari si propone di abrogare tutte quelle leggi che rendono il lavoro incerto, precario, insicuro e iniquo.
 Flai Cgil Abruzzo Molise
Nadia Rossi