Abruzzo Eventi
26 Maggio 2025, 06:13
AL VIA LA SESTA EDIZIONE DI ABRUZZO PRIDE NEL CUORE DELL’ABRUZZO
Redazione
L’Abruzzo Pride torna nel 2025 con un’edizione che rompe ogni confine approdando nel cuore dell’Abruzzo, Avezzano, nella Marsica, e dura un mese intero, dal 25 maggio al 21 giugno.
Quattro province, sei tappe, una sola voce: quella della nostra comunità, che cammina, si afferma e conquista spazi pubblici, sociali e culturali.
Per le sette associazioni che compongono il Coordinamento Abruzzo Pride (Arcigay Chieti Sylvia Rivera, Arcigay «K. H. Ulrichs» L’Aquila, Arcigay Teramo La Virtuosa, Jonathan – Diritti in Movimento,Marsica LGBT, Mazì – Arcigay Pescara e Presenza Femminista) l’Abruzzo Pride ad Avezzano rappresenta molto più di una corteo: è un atto di visibilità, di presenza politica, rappresenta l’affermazione di tutte le persone LGBTQIA+ che vivono nei territori distanti dai grandi centri urbani.
Portare l’Abruzzo Pride in provincia significa rompere il silenzio, abbattere l’invisibilizzazione, distruggere schemi, costruire percorsi, e ribadire che i diritti non sono una questione metropolitana, ma devono essere garantiti ovunque in Abruzzo.
È nelle piccole città che la presenza di un corteo acquisisce un importante valore politico, quello dell’affermarsi, nel rendersi visibili e affermare che i servizi che spesso si riescono a costruire nei capoluoghi di provincia sono ancora più necessari nei piccoli centri.
Il percorso dell’Abruzzo Pride, che conta ad oggi oltre 50 associazioni aderenti, attraverserà l’Abruzzo con una “transumanza” di eventi volti a sensibilizzare, informare e accompagnare le persone a quello che sarà l’evento conclusivo del 21 Giugno ad Avezzano.
L’Abruzzo Pride è un appuntamento di tutte: una chiamata collettiva a difendere diritti, e proteggere il diritto all’autodeterminazione e alla libertà. Invitiamo l’intera comunità a partecipare, perché la lotta per l’uguaglianza non riguarda solo le persone LGBTQIA+, ma ogni essere umano che crede in una società giusta e inclusiva.
Insieme, attraverso l’intersezionalità delle nostre battaglie — contro ogni forma di discriminazione, sfruttamento e invisibilizzazione — possiamo costruire un Abruzzo più forte gentile e orgoglioso.