Interventi
16 Maggio 2025, 07:11
Sul cucciolo neonato di orso marsicano che vagava senza la madre
Franco Zunino, segretario AIW
Ci risiamo! Di nuovo in Abruzzo è stato trovato e catturato un cucciolo neonato di Orso marsicano (femmina di pochi mesi), che evidentemente si è disperso per ragioni non note. Il cucciolo stava vagando nei pressi del paese di Pizzone (Molise). Nonostante le ricerche, pare che nei dintorni non sia stata segnalata alcuna orsa adulta, ipotizzabile madre del cucciolo. Le autorità del Parco l’hanno prelevato e ricoverato in un’apposita struttura, dove il suo svezzamento verrà proseguito in modo artificiale. È stata una decisione saggia? Probabilmente sì, sebbene almeno in America sia stato dimostrato che cuccioli neonati siano sopravvissuti anche senza l’aiuto della genitrice; ma nel caso dell’orso marsicano, il cui numero è sempre più esiguo, forse non era il caso di rischiare; quindi si è certamente fatto bene a catturarlo. Sperando che poi lo sia possa riinserire in natura quando sarà in grado di cibarsi da solo di cibi solidi.
Con la speranza che non debba poi fare la fine che già fece una precedente orsetta (“Morena”), liberata in un periodo pre-letargico (errore?), ma che, munita di radiocollare, a causa della crescita, in molti hanno pensato che la sua morte sia poi stata fatta risalire al radiocollare che, avendo cessato il suo funzionamento per motivi che non sono stati resi noti, e, quindi, nell’impossibilità di sostituirlo per adattarne un altro alle maggiori dimensioni raggiunte dall’animale, le aveva reso difficile la possibilità di inghiottire cibo (sebbe le autorità abbiano motivato la morte per ragioni fisiologiche!).
In ogni modo, anche nel caso di una sua sopravvivenza in cattività, se non altro si sarà salvata una femmina che potrà essere fatta fecondare e generare; cosa importante per l’esigua popolazione, sebbene debbano poi presentarsi i soliti problemi di imprinting conseguenti all’aiuto e vicinanza dell’uomo (addomesticamento). Per non dire dell'opportunità di dare inizio alla finora ignorata proposta, che altri hanno spesso fatto, di creare al più presto una “banca del seme” per questa sottospecie. Quello che però colpisce nel comunicato delle autorità del Parco Nazionale d’Abruzzo, è quanto hanno scritto per giustificare la messa in cattività dell’orsetta (cosa che conferma quanto da tempo lo scrivente Franco Zunino ha scritto e segnalato ben più di una volta, sul rischio che una eccessiva presenza di lupi sia da anni un pericolo proprio e anche per i cuccioli d’orso!). Una dichiarazione da tutti sempre ritenuta un tabù da non citare (e infatti mai nessuna autorità, né le ONG che si occupano della salvaguardia animale, hanno avuto il coraggio di scriverlo o segnalarlo!).
Era, ed è ancora, un tabù. E rivelarlo avrebbe dovuto significare toccare un altro tabù: che i lupi essendo troppi possono mettere a rischio anche la sopravvivenza dell’Orso marsicano, e che forse sarebbe, il caso di ridurne il numero anche per questa ragione, e non solo per limitare i danni agli armenti domestici! Ecco cos’à scritto il Parco: «La scelta di togliere il cucciolo dal territorio si è resa necessaria per scongiurare possibili pericoli derivanti dalla presenza della strada, ma anche dal fatto che, proprio nella zona, sono presenti cani da guardiania di allevamenti zootecnici, oltreché una documentata presenza di lupi. In entrambi i casi il cucciolo sarebbe stato una facile preda». Una dichiarazione mai fatta prima, e che diventa storia, e che sarà bene che i tanti lupofili e gli orsofili non dimentichino! E l’AIW non mancherà di ricordarlo quando si parlerà dei problemi relativi alla protezione dell’Orso marsicano!