Il lunedì del direttore

Ad Amarena, mia concittadina e confidente
SCANNO HA UNA STORIA DI SECOLI CHE LA RENDONO NOTA

Cara Amarena, la notizia dell'annegamento di due cuccioli di orso ha fatto breccia nel cuore di tutti, pensando ai loro disperati tentativi di salvezza, finché le forze li hanno abbandonati e al dolore della loro madre che non è riuscita a salvarli dall’atroce morte.
La notizia si è diffusa la mattina del 7 Maggio, appena scoperto l’accaduto da un escursionista che ha avvisato i Carabinieri Forestali.
Due orsetti galleggiavano nel laghetto a Colle Rotondo di Scanno, realizzato a 1600 metri di altezza per l’innevamento artificiale degli impianti sciistici, dismessi da alcuni anni.
Sul luogo sono arrivate le forze dell’ordine e le guardie del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Non sono mancate le associazioni ambientaliste e animaliste e i loro comunicati, che hanno buttato discredito sull’amministrazione comunale di Scanno con offese gravi.
Il Comune ha la sua colpa. Dove, però, stava il Parco con i suoi i servizi di sorveglianza che avrebbero dovuto segnalare quel pericolo che si trova nell’areale degli orsi, a tre chilometri dalla zona protetta? E perché il Parco, se l’amministrazione Comunale non ha risposto ai richiami, non l’ha messo in sicurezza, addebitando le spese al Comune? O forse il Parco non ha ben compreso che quel telone di plastica che impermealizza l’invaso, poteva essere scivoloso per gli animali?
Sarà il sindaco di Scanno a rispondere, se lo riterrà opportuno, alle gravi offese rivolte alla sua amministrazione, mentre a me preme difendere Scanno, definito in questa circostanza, “un paese che probabilmente in pochi conoscerebbero al di fuori dei confini abruzzesi se non fosse stato per l’orsa Gemma, anch’essa eletta a simbolo solo per meri fini di attrattività turistica”.
Scanno ha una storia di secoli, fatta di cultura, di palazzi, di chiese, di donne in costume, di artigianato orafo che la rendono nota e attrattiva e non certamente per Gemma.
All’epoca del “Grand Tour” ha richiamato viaggiatori ed escursionisti da tutta l’Europa, non per vedere gli orsi, ma per ammirare il paese e il costume delle donne. Quando la fotografia è divenuta un’arte, sono arrivati i fotografi più famosi, per non parlare dei pittori.
Ancora oggi Scanno ha presenze turistiche invidiabili. Chi risale la Valle del Sagittario è per conoscere questo borgo incantato e rivivere quelle atmosfere descritte dai viaggiatori.
Quando si parla di Scanno, cara Amarena, bisogna essere ben informati, attentamente riflessivi per non scrivere corbellerie.