Interventi
27 Aprile 2025, 07:17
SULLA MORTE DELL’ORSO DEL PNALM
Franco Zunino, Segretario AIW
Si potrebbe dire (e qualcuno lo riterrà certamente poco commendevole!): ecco, giunta primavera e, quindi, la stagione in cui gli orsi marsicani lasciano le loro tane invernali, e dall’Abruzzo ed è giunta la solita ennesima notizia di un orso morto! Ed ennesima non tanto e solo per la sua morte, quanto per il fatto che sia avvenuta al di fuori dell’areale storico di quest’animale; segno e conferma di un abbandono il cui inizio risale ormai a diverse decine di anni orsono, e di un fenomeno emigratorio-dispersivo dialetticamente trasformato dalle autorità in un “fenomeno espansivo”; fenomeno che però fa a pugni con il “vuoto” dell’areale storico, segno quindi che non di “espansione” si tratta, ma di “dispersione”. E lo dicono tutti gli studi più seri sulla distribuzione e sul comportamento delle popolazioni animali.
Unica buona notizia, si fa per dire, è che si è trattato di un maschio e non di una, assai più preziosa, femmina. Delle ragioni della sua morte ancora oggi, a distanza di decine di giorni, non si sa nulla o, almeno, nulla hanno fatto sapere all’opinione pubblica le autorità del Parco Nazionale d’Abruzzo (si mormora sia stato veleno, ma pare che di tracce non ve ne siano; come scartata pare sia l’ipotesi dell’uccisione causata da…piombo!). Ma questa mancata “non informazione” è più normale di quanto si creda, almeno visti i tardivi comunicati (per ragioni solo a loro note) sulla situazione di questa specie a cui ormai da anni le autorità ci hanno abituati! Intanto proseguono le osservazioni sempre più lontane di avvistamenti di orsi ben fuori dall’areale storico; ovviamente animali in cerca di quegli alimenti agro-alimentari che da anni non trovano più nell’area del Parco. E proseguono i monitoraggi, eterni monitoraggi assolutamente inutili per far crescere la popolazione di orsi; ma utili per far sentire attivi alcuni personaggi ormai “orso-dipendenti”, e per far parlare i media.