AD ONELIO SBORDONI

Caro Onelio,
un ricordo nitido, indelebile: riporta alla mente la figura d’una Madre, che tenendo per mano un fanciullino, si profilava là, dalla “Speziaria” per poi scendere giù nella strada su cui si affacciavano le finestre della casa dove noi abitavamo allora. Era la Tua Mamma, Iolanda, che Ti protesse sempre con un coraggio ed un amore per sopperire all’assenza di Tuo Padre. Assenza? Quale tragedia nascondeva la Donna vestita in gramaglie, alla quale era mancata per sempre la gioia di condividere la presenza di un Figlio, di Te, che per fortuna eri la ricompensa d’un amore troppo presto stroncato dalla tragedia d’una guerra che aveva visto Lui, Angelo, prima prigioniero, e poi nel lungo navigare verso le Americhe, era stato ingoiato con altri sfortunatissimi commilitoni dai gorghi dell’Oceano Atlantico?
Tu, Onelio, crescesti nel vigile conforto di una Madre che Ti vide capace di farTi una vita da solo, dopo avere compiuto gli studi, fino a a costruirTi una famiglia e nel rispetto del lavoro che affrontasti con determinazione e con forte senso del dovere: il ruolo che ricopristi nel Corpo della Guardia di Finanza Ti fu sempre di sprone ad affrontare ogni giorno con scrupolo le esigenze che tale ruolo richiede, anche quando Ti trovasti a svolgere le manzioni diUfficiale Superiore dello stesso Corpo.
Noi Ti ricorderemo per la serietà e per la Tua indole, per l’amore che dimostravi verso il paese natio, dove avevi ristrutturato una casa per trascorrervi con i Tuoi momenti di riposo dal lavoro, di serenità e di incontro con gli amici di una volta… dove tornerai ancora per riposare sotto l’ala materna.
Esprimiamo le più sentite condoglianze alla moglie, ai due figli, alla nuora e ai nipoti, nonché ai parenti tutti.

ONELIO SBORDONI, Ufficiale della Guardia di Finanza, era nato a Cocullo 1l 10 aprile 1941; è morto nell’Ospedale di Tivoli lo scorso 11 aprile.