Dalla minoranza consiliare di Anversa degli Abruzzi

La minoranza del Consiglio comunale di Anversa degli Abruzzi esprime profondo sconcerto per l’assenza dell’Amministrazione Comunale alla cerimonia di conferimento delle Medaglie d’Onore al cittadino Antonio Ricci , ex Internato Militare italiano nei lager tedeschi, svoltasi il 27 gennaio presso la Prefettura dell’Aquila in occasione del Giorno della Memoria.
Mentre la Giunta Municipale e alcuni esponenti della maggioranza hanno ritenuto opportuno presenziare alla cerimonia organizzata per lo stesso motivo dalla Prefettura di Chieti in contemporanea,  in onore di un altro nostro concittadino, Pietro Giannantonio, nessun rappresentante del Comune si è fatto carico di onorare il sacrificio e la memoria del concittadino anversano Antonio Ricci presso la Prefettura dell’Aquila e né si è avuta la premura di delegare alcuno per farlo.
Una scelta che appare quantomeno discutibile e che alimenta un legittimo interrogativo: chi amministra il nostro piccolo Comune, forte dei suoi 300 abitanti, è realmente consapevole del valore di queste occasioni? Ha le competenze adeguate e la sensibilità istituzionale necessaria per interpretare il proprio ruolo? Perché, in realtà, in una comunità di così ridotte dimensioni, la rappresentanza comunale assume un significato ancor più profondo: non è una mera formalità, ma un atto identitario, un momento di coesione e riconoscimento collettivo, un segno tangibile del legame tra la storia, il presente e il futuro. Il  sindaco Gianni Di Cesare, impossibilitato per motivi di salute, per come lo conosciamo non avrebbe consentito il verificarsi di questa indifendibile mancanza di senso istituzionale. 
Che un’Amministrazione non avverta questa responsabilità fa sorgere una domanda inevitabile: se non si è in grado di comprendere e valorizzare la memoria storica e il suo valore morale, si è davvero in grado di rappresentare una comunità?
Il cittadino Gianni Ricci, trovatosi di fronte all’assenza totale del Comune, ha dovuto ricorrere al supporto del Sindaco di Pratola Peligna, che gli ha prestato la fascia tricolore affinché almeno un simbolo di Anversa fosse presente alla cerimonia. Un gesto di dignità e orgoglio personale che ha sopperito all’inadeguatezza di chi avrebbe dovuto garantire questa presenza per dovere istituzionale.
Con un interrogazione del gruppo di minoranza per fare piena luce sulla vicenda  abbiamo formalmente richiesto alla giunta municipale le motivazioni di tale mancanza e a questa istanza ci è stato risposto per iscritto con la solennità istuzionale che non e stata avvertita della cerimonia.
La Prefettura dell’Aquila su nostra richiesta, ci ha inviato la documentazione che attestasse l’invito rivolto all’Amministrazione Comunale, per verificare se vi sia stata una semplice negligenza, una distrazione o qualcosa di più profondo: una manifesta incapacità di esercitare con consapevolezza il ruolo di rappresentanza pubblica. Oltre alla mancanza di senso civico si è ricorso all'evidente menzogna lesiva della dignità di tutta la comunità  anversana.
Chiediamo che episodi simili non si ripetano mai più, perché un’Amministrazione che non si fa carico della propria storia e della memoria dei suoi cittadini dimentica anche il proprio ruolo e la propria funzione.
Il Gruppo consiliare di Minoranza