A proposito di lavori che iniziano, si fermano e ...
Scanno: interventi di messa in sicurezza ex eremitaggio in località lago di Scanno

Succede che si tende sempre a dare la responsabilità dei ritardi dell’inizio dei lavori, finanziati da alcuni anni, all’inerzia dell’Amministrazione Comunale e per essa al Sindaco, all’assessore ai lavori pubblici o ai tecnici responsabili dell’area urbanistica.
In questa “storia” che vi andiamo a raccontare di messa in sicurezza dell’ex eremitaggio in località lago di Scanno  c’è un altro soggetto che inficia il provvedimento esecutivo, a cui bisognerebbe prestare attenzione quando si fanno le gare di appalto.
Lo scopriremo alla fine della storia.
Con decreto del 6 marzo 2019, il dipartimento per gli affari interni territoriali e il dipartimento della ragioneria generale dello stato assegnarono al Comune di Scanno il finanziamento di euro 5.175.891,00 per l’esecuzione di interventi di messa in sicurezza di edifici e del territorio ai sensi della Legge n. 205 del 27 dicembre 2017.
Il finanziamento ricomprendeva dieci interventi distinti, tra i quali vi è la messa in sicurezza ex eremitaggio in località lago di Scanno, per un importo di € 209.400,00.
Nelle casse comunali è vincolata la somma accreditata fin dal 2019 di euro 167.520,00 pari all’80% dell’importo finanziato, che prevede nel quadro economico approvato con deliberazione di Giunta comunale del 24 ottobre 2019 l’importo di euro 145.818,95 per i lavori ed euro 63.581,05 per spese tecniche, IVA ed imprevisti.
In data 06-07-2019, con determina n. 121, venne affidato l’incarico per la progettazione, direzione e contabilità dei lavori all’arch. Di Cesare Giovanni, per l’importo di € 9.858,53.
In data 17-08-2019, con determina n. 149, fu dato l’incarico per la redazione della relazione geologica e sulle indagini, modellazione sismica, prove geofisiche e geotecniche al geologo Catia Di Nisio, per l’importo di € 3.395,92;
In data 23-09-2019, con determina n. 211, ebbe l’incarico per il coordinamento della sicurezza al geom. Mercantini Filiberto, per l’importo di € 2.910,00;
In data 17-09-2019, con determina n. 206, fu affidato all’ing. Di Giusto Michele, per l’importo di € 1.485,00, l’incarico di collaudo delle opere
In data 28-10-2019 venne inviata la lettera di invito n. 5777 di prot. alle ditte estratte dall’elenco della centrale unica di committenza per formulare la loro offerta e dopo un anno, in data 10-11-2020 con determina n. 254, fu effettuata la presa d’atto di gara deserta, in quanto non era pervenuta alcuna offerta.
Con una procedura semplificata, con determinazione n. 22 del 2 febbraio 2022 è stata disposta l’aggiudicazione alla ditta TEMPUS ET OPERA SRL rendendosi disponibile ad effettuare i lavori con l’importo di euro 105.530,36 oltre oneri e costi della sicurezza ed IVA, con un ribasso del 23,160% sull’importo a base d’asta di euro 137.337,79.
Successivamente all’aggiudicazione definitiva, dopo oltre due anni e mezzo, con nota del 2 luglio 2024, l’ufficio tecnico comunale chiedeva di fornire con sollecitudine la documentazione necessaria ai fini della stipula del contratto e la relativa esecuzione dei lavori.
Con riscontro tempestivo del 5 luglio 2024, prot. n. 5687, la ditta TEMPUS ET OPERA SRL vi ha rinunciato.
Dopo otto mesi, in data 11 marzo 2025, con determinazione n. 72, il Responsabile dell’Area Tecnica Urbanistica ha revocato l’aggiudicazione definitiva alla ditta TEMPUS ET OPERA SRL dei lavori di “Messa in sicurezza ex eremitaggio in località lago di Scanno”.

In questa storia emerge chiaramente che i lavori non sono ancora iniziati, perché la ditta che si era aggiudicato l’appalto ha temporeggiato a consegnare i dovuti documenti. Evidentemente era scemato l’interesse, infatti quando è stato sollecitata si è tirata indietro.
Abbiamo un lasso di otto mesi, da Luglio a Marzo, per la revoca dell’aggiudicazione dei lavori. Come mai tanto tempo? Nella delibera non c’è scritto. Possiamo solo fare delle congetture: il responsabile del procedimento era in ferie; ha ritenuto che ridare vita ad un nuovo iter di appalto, era sconsigliato in tempo di vacanze; in Comune c’erano incombenze più urgenti; aveva bisogno di tempo per informarsi sul da fare.
I piccoli paesi di montagna soffrono anche di questo: quando l’importo dei lavori è di poco conto, le ditte non partecipano, perché “è più la spese che l’impresa”.

La foto allegata è stata scattata ieri mattina. Il livello del lago è visibilmente risalito.