La risposta del direttore del Pnalm a Franco Zunino
Segretario Generale della AWI

Si riscontra la nota datata 4 febbraio scorso di Codesta Associazione, relativa all’oggetto, per comunicare quanto segue:
1 - continuare a indicare il rifugio della Cicerana come una struttura abusiva è falso, oltre che fuorviante e illogico, a maggior ragione alla luce di atti amministrativi compiuti dal Comune proprietario, Lecce nei Marsi, d’intesa con l’Ente Parco. Atti tutti e sottoposti alle valutazioni di competenza degli organi preposti;
2 - il rifugio della Cicerana rappresenta una delle poche eccellenze del Parco in termini di ospitalità in aree montane, considerando che l’escursionismo può contare, contrariamente ad altre zone, su un numero molto limitato di rifugi dove pernottare per specifica scelta del parco proprio al fine di limitare il disturbo antropico. La gestione della struttura è affidata ad un soggetto professionalmente molto qualificato, che si occupa di turismo naturalistico da oltre 30 anni e che ha fatto della tutela ambientale attraverso la conoscenza e l’educazione ambientale un punto di merito;
3 - lo svolgimento di attività organizzate, come quella prevista per il 9 febbraio prossimo, è funzionale ad evitare che iniziative analoghe si svolgano nel disordine più totale, come avvenuto nel recente passato in altre località montane, determinando danni ben più gravi rispetto a quelli ipotizzati, e mai verificati, da codesta associazione. Il tutto anche perché l’escursione (con o senza neve) è prevista in orario diurno, evitando l’accesso alle aree più delicate sia nelle prime ore del giorno che in quelle serali, riducendo così al minimo ogni e qualunque forma di disturbo, curando inoltre che i gruppi siano limitati ad un massimo di 20 unità circa;
4 - in aggiunta a quanto sopra si evidenzia che i percorsi interessati sono quelli presenti sulla carta escursionistica del Parco, regolarmente segnalati e liberamente accessibili dal pubblico. Vietarli sarebbe un controsenso;
5 - l’organizzazione dell’evento nel 2023, in occasione della prima edizione, ha presentato regolare screening di VINCA, ritenuto sufficiente in relazione alla tipologia di attività e valutato positivamente dall’Ente.
In generale, pur condividendo le preoccupazioni di codesta associazione rispetto alla tutela dell’orso, si dissente dall’atteggiamento che tende a precludere ogni e qualunque forma di utilizzo del territorio, essendo consapevoli che solo attraverso la conoscenza, meglio se “guidata” come nel caso specifico, si può favorire la crescita culturale dei cittadini, residenti e turisti, e richiedere una maggiore consapevolezza rispetto ai temi della conservazione, da cui derivano comportamenti responsabili.
Questo percorso, che non è privo di difficoltà e di rischi, è condiviso con la gran parte degli enti locali, in primis il Comune di Lecce nei Marsi, dove anche grazie all’azione sinergica e puntuale degli amministratori, è cambiato il rapporto col Parco, derivandone azioni proattive di tutela e conservazione, impensabili fino a qualche anno fa, quando il Parco era visto solo come “l’ente dei divieti”. Il Direttore Luciano Sammarone