Italia Salute e Sanità
5 Febbraio 2025, 06:47
L’inquinamento atmosferico è un’emergenza sanitaria
C.S. Isde Italia
L’inquinamento atmosferico è il principale rischio ambientale per la salute pubblica in Europa e in Italia. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ogni anno nel mondo circa 8,1 milioni di persone muoiono prematuramente a causa dell’aria inquinata, mentre l’Agenzia Europea dell’Ambiente stima che solo nel nostro Paese l’esposizione agli inquinanti atmosferici provochi decine di migliaia di decessi prematuri all’anno.
L’Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE Italia ha pubblicato un nuovo Position Paper sull’inquinamento atmosferico, curato dal dott. Paolo Bortolotti, membro della Giunta Esecutiva ISDE Italia, e con il contributo di numerosi esperti e ricercatori. Il documento offre un’analisi approfondita sugli effetti dell’inquinamento sulla salute, sulle fonti di emissione e sulle strategie di mitigazione, proponendo anche una “cassetta degli attrezzi” per intervenire a livello locale con azioni di advocacy.
L’inquinamento atmosferico è responsabile dell’aumento di patologie respiratorie, cardiovascolari e neurodegenerative, oltre ad avere effetti negativi sulla salute riproduttiva e sullo sviluppo infantile. Il Position Paper sottolinea come gli attuali limiti di legge dell’UE – pur essendo stati recentemente ridotti con la nuova Direttiva sulla qualità dell’aria (ottobre 2024) – rimangano superiori ai valori di sicurezza indicati dall’OMS e, soprattutto, entreranno in vigore solo nel 2030.
“Non possiamo permetterci di aspettare il 2030 per ridurre l’inquinamento dell’aria. Servono azioni immediate e misure più restrittive per proteggere la salute pubblica”, dichiara Paolo Bortolotti, co-autore del documento.
Principali fonti di inquinamento: traffico, inceneritori e biomasse
Il Position Paper analizza nel dettaglio le principali fonti di emissione, evidenziando il peso di settori specifici:
• Traffico stradale e trasporti: particolarmente critici per le emissioni di NO₂ e PM, in particolare nelle città.
• Inceneritori e impianti di cremazione: contribuiscono all’inquinamento da particolato e diossine, con possibili effetti sulla salute umana.
• Combustione di legna e biomasse: fonte di inquinamento domestico sottovalutata, con impatti sulla qualità dell’aria indoor e outdoor.
• Settore agricolo e allevamenti intensivi: legati alla produzione di ammoniaca e polveri sottili.
• Trasporto navale e aereo: inquinanti emessi soprattutto nelle aree portuali e nei pressi degli aeroporti.