Auguri di pronta guarigione a Papa Francesco

Il 22 febbraio, dopo qualche giorno di degenza al Policlinico Gemelli, Papa Francesco ha avuto un aggravamento delle condizioni di salute.
L’ultimo bollettino medico, diffuso dalla sala stampa vaticana, descrive un Papa in miglioramento, in quanto gli esami di laboratorio hanno dato questa risposta.
Nonostante la malattia Papa Francesco ogni giorno tiene fede alla sua missione, affidata da Cristo all’apostolo Pietro e ai suoi successori di guidare il gregge universale della Chiesa, quale “Pastor Aeternus”.
La sua malattia ci ricorda che è un uomo. Come tale è chiamato ad essere Vicario di Cristo, infallibile nella dottrina cristiana, ma fallibile nella sua umanità, perché è un essere - come Egli  stesso confessò - che ride, piange, soffre come tutti.
La malattia del Papa ci ricorda l’esistenza di questo contrasto: infallibile come guida della Chiesa e debole nella carne.
La devozione al Papa è un pilastro della spiritualità cattolica. Ci si riunisce in preghiera per questa devozione, perché si teme per la sua morte. 
La preghiera, come ebbe a dire Papa Francesco, “è come un grido che esce dal cuore di chi crede e si affida a Dio”. È simile al grido di Bartimeo, il mendicante cieco di Gerico che nel Vangelo di Marco sente arrivare Gesù e lo chiama più volte. Nessuno lo aiuta ad avvicinarsi al Signore, così comincia a gridare: “Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!”. Gesù lo ascolta e lo fa chiamare. Viene portato davanti al Maestro, che “gli chiede di esprimere il suo desiderio”. E questo è importante, commenta il Papa: “e allora il grido diventa domanda: ‘Che io veda di nuovo!’”.
Alla fine Gesù gli dice: “Va’, la tua fede ti ha salvato”.
Con la preghiera il “Popolo di Dio” chiede di non privarlo della presenza, della guida di Papa Francesco.
Da questo modestissimo giornale facciamo gli auguri al Papa di pronta guarigione.