Varo del nuovo padiglione carcerario a Sulmona

Sulmona si prepara all’apertura di un nuovo padiglione carcerario che ospiterà fino a 265 detenuti in più, ma il Movimento 5 Stelle denuncia le gravi carenze che accompagnano questa operazione. Da sempre impegnato per un sistema penitenziario più efficiente e sicuro, il M5S solleva perplessità su una gestione che rischia di compromettere sia i diritti degli operatori che quelli dei detenuti, sottolineando la totale assenza di un confronto politico serio sulla questione.
Mentre le forze politiche locali, regionali e nazionali restano in un silenzio preoccupante, il carcere di Sulmona si appresta a diventare uno dei più affollati e problematici d’Italia, con circa 700 detenuti classificati come alta sicurezza. All’interno della struttura si concentreranno esponenti delle più pericolose organizzazioni criminali, tra cui Cosa Nostra, Stidda, ‘Ndrangheta, Camorra, Sacra Corona Unita, Quarta Mafia, Mafia Nigeriana e Albanese. Un dato allarmante, soprattutto considerando che le criticità già esistenti nel carcere non sono mai state risolte e che la struttura si avvia a un sovraccarico insostenibile.
L’inaugurazione del nuovo reparto è prevista per inizio marzo, nonostante le interrogazioni parlamentari della senatrice Gabriella Di Girolamo del M5S e le continue denunce avanzate dai sindacati. Gli appelli riguardano principalmente la grave carenza di organico, l’inadeguatezza degli spazi e le condizioni precarie di sicurezza per il personale. Tuttavia, le richieste di intervento sono state sistematicamente ignorate, come se le problematiche sollevate fossero esagerazioni infondate. La realtà, invece, è ben diversa.
Le criticità riguardano in primis la mancanza di personale di polizia penitenziaria. Nonostante l’arrivo di 27 nuove unità, queste sono state immediatamente riassorbite dai trasferimenti e dai pensionamenti, lasciando inalterata la situazione di emergenza. Anche la logistica si presenta come un problema irrisolto, con una caserma per gli agenti priva di un numero adeguato di posti letto. Sul fronte della gestione interna, le carenze sono altrettanto gravi: la cucina per i detenuti non è sufficiente a soddisfare le esigenze alimentari previste, mancano spazi idonei per le attività trattamentali come sale hobby e scuole, e non sono state installate adeguate strumentazioni per impedire l’uso di droni e telefoni cellulari da parte dei detenuti.
Le misure di sicurezza risultano largamente insufficienti. Il carcere di Sulmona è privo di un sistema efficace per prevenire scavalcamenti, non dispone di adeguati spazi per le videoconferenze giudiziarie e non ha mezzi sufficienti per il trasferimento dei detenuti. Inoltre, la carenza di personale medico e infermieristico complica ulteriormente la gestione quotidiana della struttura, aggravando il già complesso quadro generale. Mancano persino reparti dedicati ai detenuti non fumatori e spazi adeguati per i colloqui con i familiari, lasciando emergere un quadro di totale disorganizzazione.
Di fronte a queste mancanze, l’amministrazione penitenziaria ha deciso di procedere comunque con l’attivazione del nuovo padiglione, ignorando i principi sanciti dalla Costituzione, dall’Ordinamento Penitenziario e dal Regolamento di Esecuzione. La funzione rieducativa della pena sembra essere stata completamente dimenticata, con il rischio concreto di trasformare il carcere in un mero contenitore di individui, senza alcuna prospettiva di reinserimento sociale.
Il Movimento 5 Stelle si oppone con fermezza a questa gestione approssimativa e irresponsabile e continuerà a denunciare le gravi carenze del sistema penitenziario sulmonese. Il carcere di Sulmona, il tribunale e l’ospedale devono essere trattati come istituzioni interconnesse, fondamentali per la sicurezza e il benessere della comunità. Per questo motivo, il M5S intende inserire nel proprio programma per le prossime amministrative un capitolo dedicato a questa emergenza, con l’obiettivo di riportare l’attenzione su un tema che non può essere ignorato.
La sicurezza degli operatori e la dignità del sistema penitenziario non possono essere compromesse da scelte politiche superficiali. Il Movimento 5 Stelle continuerà a battersi affinché Sulmona non venga lasciata sola di fronte a questa sfida.
 MOVIMENTO 5 STELLE SULMONA