PNALM Ambiente
12 Febbraio 2025, 07:32
Sull’orso marsicano e il Pnalm
Franco Zunino, Segretario generale AIW
Come ogni anno, all’inizio del periodo post letargico per l’Orso marsicano, nel Parco Nazionale d’Abruzzo, in località “La Cicerana” in Comune di Lecce nei Marsi viene organizzata la solita “ciaspolata”, che se allieta e diverte chi vi partecipa, tanto piacere non fa all’Orso marsicano che proprio in quella zona ha alcune delle importanti “zone di rifugio” e di svernamento! Tanto più quest’anno che da alcuni giorni sono già stati segnalati movimenti di orsi proprio in quell’area, compresa una femmina con cuccioli. L’AIW ha subito inoltrato una PEC di protesta e allerta a tutte le autorità competenti affinché l’iniziativa venisse annullata.
Ovviamente invano, visto che i soldi non sono bruscolini! E la presenza di un rifugio presso il quale i partecipanti possono ristorarsi, è più forte di ogni esigenza “ursina”! Ovviamente la “ciaspolata si è poi regolarmente tenuta, con piena soddisfazione dei partecipanti e dei gestori del rifugio/ristorante a cui hanno fatto capo. Poi, però, ci si lamenta della presenza degli orsi nelle aree fuori dal Parco. Ma forse no, pare infatti che siano in tanti ad essere contenti che i pochi orsi marsicani rimasti si disperdano in tutto il centro Italia, facendo passare la “dispersione” come un successo non definendola tale, ma una ricolonizzazione di altre aree da parte di una popolazione che si suppone e si fa credere che sia in crescita, per cui non sarebbe dispersione ma accrescimento. La cosa grave resta però il fatto che si continua ad utilizzare un rifugio che è stato allestito come ristorante su una strutture a sua tempo costruita abusivamente assieme ad altre 32 villette un tempo definite “di speculazione edilizia”!
E che, unica, è rimasta mentre le altre sono state tutte smantellate proprio in quanto ritenute, anche per atto giudiziario, “abusive” e quindi “ecomostri” da smantellare… Peccato che la più perniciosa per la sua posizione, sia stata l’unica ad essere stata salvata! Perniciosa perché era ed è ubicata in un bel posto, e la cosa fece gola a qualcuno! Questa è storia, ma storia che ad alcuni piace far dimenticare! Evidentemente l’abusivismo e la bruttura di una struttura, in Italia dipende da chi la costruisce o da chi ne usufruisce!
Ora è bastato appiccicargli l’etichetta di “EcoRifugio”, e quello storico abusivismo, e quella sua “bruttura” per la sua posizione tutt’altro che “ecologica” è stata sanata: come i peccati quando ci si confessa, un pater nostro e un ave Maria e la coscienza ritorna a posto!... Anche se si è: in un Parco Nazionale, ai limiti di una rarissima “foresta vetusta”, ai limiti di un’area di rifugio per l’orso marsicano, ai limiti di una Riserva Integrale, e in un’area compresa in una Zona Speciale di Conservazione!