Chieti e Provincia Mostre
9 Ottobre 2025
Mauro Mattia Serra presenta "Sotto i Nostri Occhi" al Foyer dello Zambra di Ortona
Redazione
Il 15 ottobre alle ore 18:30 il Foyer del Cinema Auditorium Zambra di Ortona (Ch) ospiterà l'inaugurazione di "Sotto i Nostri Occhi", la nuova mostra fotografica dell'ortonese Mauro Mattia Serra.
L'esposizione è promossa da Unaltroteatro di Lorenza Sorino e Arturo Scognamiglio e precede di un giorno l'avvio ufficiale della stagione teatrale 2025/26. La mostra invita il pubblico a riflettere sul confine sottile tra l'atto del vedere e quello del percepire realmente, trasformando il familiare in inatteso.
Il progetto di Serra prende le mosse dal concetto di prosopagnosia, l’incapacità di riconoscere i volti, estendendo la riflessione a tutta la percezione quotidiana. Ogni giorno, migliaia di elementi come volti, oggetti, cibo scorrono senza lasciare traccia, diventando ciò che abbiamo imparato a ignorare.
"Sotto i Nostri Occhi" indaga proprio questo territorio, ponendo una domanda fondamentale: quante cose vediamo ogni giorno senza percepirle davvero? Attraverso una lente che fonde neuroscienza e arte visiva, le immagini di Mauro Serra ribaltano il punto di vista abituale. L'artista trasforma avanzi di un pasto o oggetti comuni in soggetti inattesi, riletti in chiave ironica o pop. L'oggetto si emancipa dalla sua funzione, e ciò che è stato dimenticato o svalutato dallo sguardo torna a mostrarsi come vivo e imprevisto.
La mostra rappresenta un invito a esercitare uno sguardo nuovo sul quotidiano, riscoprendo la presenza e il significato in ciò che è dato per scontato.
Mauro Serra (Ortona, 1986) è un fotografo e neuroscienziato. Dopo gli studi scientifici, ha approfondito la sua vocazione artistica maturando le proprie competenze a Rovereto, Melbourne e Milano, dove ha frequentato la scuola di fotografia CFP Bauer.
Attualmente, Serra si occupa di fotografia pubblicitaria e fine art, e insegna fotografia creativa presso la Ferrari Fashion School di Milano.
Attraverso uno sguardo ironico e un’estetica pop dai colori saturi, il progetto artistico di Serra cattura l’attenzione dello spettatore, che si trova costretto a una riflessione suggerita da un punto di vista scomodo, finanche disturbante. Ciò avviene con un uso consapevole del mezzo artistico e della comunicazione visiva, maturata quest’ultima nell’ambito delle neuroscienze, che racconta la realtà nuda e cruda, imbellettata da una appariscente maschera distopica capace di rendere appetibile quello che in altre circostanze viene ritenuto disgustoso.

