Polemiche a Lanciano: Empatia a senso unico per il pedagogista Stefano Rossi 

Si è svolto ieri l’attesissimo incontro con il celebre psicopedagogista Stefano Rossi, autore di bestseller e paladino della tolleranza, dell’inclusione e della gestione emotiva. Un evento che prometteva di essere, almeno nella teoria, un inno all’empatia. 
Tutto è iniziato con una richiesta del suo editore, Feltrinelli, che ha contattato Edit Inform srl per organizzare il consueto banchetto di libri. Un gesto semplice, quasi rituale, che accompagna ogni conferenza degna di questo nome. I libri arrivano, il banchetto si allestisce, l’evento si avvicina. Ma poi, come in ogni favola pedagogica che si rispetti, arriva il colpo di scena: una telefonata della distribuzione Feltrinelli chiede di restituire i testi. Motivo? Il dott. Rossi non gradirebbe la presenza di Edit Inform all’evento. Nessuna spiegazione scritta, solo uno scarno invito a sparire. Che dire: empatico. 
Segue una pioggia di messaggi vocali su WhatsApp che, più che comunicare, sembrano voler educare sì, alla scortesia. Il pedagogista, noto per insegnare come gestire le emozioni, dimostra che la teoria è una cosa, la pratica un’altra. Il contratto? Non lo prevede. La collaborazione? Non conta. La logica? Facoltativa. 
Edit Inform, con la pazienza di chi ha letto e diffuso innumerevoli manuali di resilienza, chiede una comunicazione formale. La risposta, tanto perentoria quando laconica: “Io non faccio mandare nulla, tu al mio incontro non entri”. Un approccio che ricorda più il buttafuori di una discoteca che il colto intellettuale di un seminario sulla gentilezza. 
Il giorno dell’evento due collaboratori di Edit Inform si presentano comunque, in ossequio ad un’autorizzazione ricevuta da Feltrinelli e da un membro dell’associazione organizzatrice. Ma, ecco che compare il dott. Rossi, accompagnato da una donna che si definisce organizzatrice. I due dell'azienda pescarese vengono indicati come “non graditi” e invitati -eufemisticamente scrivendo - ad andarsene con modi che definire “poco empatici” sarebbe riduttivo. 
I collaboratori, con la dignità di chi ha letto troppi capitoli su come gestire i conflitti, si ritirano senza polemiche. Ma, la domanda resta: che fine ha fatto l’empatia? Forse è rimasta chiusa tra le pagine di “Genitori in Ansia”, in attesa di essere distribuita … da qualcuno gradito. 
In conclusione, l’evento ha avuto successo, il pubblico ha applaudito e il dott. Rossi ha confermato il suo posto in cima alle classifiche. Ma a Lanciano, qualcuno ha imparato una lezione importante: "l’inclusione è bellissima, se insegnata ma, a condizione che sia equanime".