A Sulmona congresso nazionale del Cai su “Medicina e Montagna”

A Sulmona, dove c’è un’attiva sede sezionale CAI fin dal 1922, presieduta attualmente da Nino Restaino, si è parlato, grazie alla Commissione Medica del Club Alpino Italiano, di “Medicina e Montagna” il 27 settembre, in concomitanza ad un altro congresso medico sulla Reumatologia. Il congresso del CAI è stato moderato dalla dr.ssa D'Angelo Carla, sulmonese, presidente Nazionale Commissione Medica, e dal dr. Giancelso Agazzi, bergamasco, componente CCM. Numerosi gli interventi dei vari medici provenienti da tutta l’Italia con tematiche pertinenti, consultabile dal sito ufficiale CAI.
L’Aquila Capitale della Cultura, Pescara sede dell’Economy Summit e Sulmona sede nazionale congressuale CAI di Medicina e Montagna. Tutto sembrerebbe spingere all’ottimismo ma a Sulmona però le cose non vanno bene, ed è sotto gli occhi di tutti. Sembra la Cenerentola d’Abruzzo, qualcuno la chiama immondezzaio, per via dei rifiuti che provengono da ogni dove. Spopolamento, fuga dei cervelli, fragilità ed instabilità politica, caratterizzata dalle continue soluzioni da commissari nella figura del sindaco. L’attuale sindaco Luca Tirabassi neoeletto, purtroppo inattivo per malattia, si spera possa riprendere il timone.
A Sulmona, città con le caratteristiche da post industriale in cerca di rigenerazione non solo urbana, si attende addirittura alla sua ultima risorsa rimasta: quella paesaggistico ambientale che, anziché essere valorizzata, viene umiliata in modo non più tollerabile.
Vedasi la vicenda SNAM e la recente sollevazione di scudi dell’associazionismo civico contro, senza giocare con le parole, come già si legge dalla stampa, l'impianto “definito come inceneritore, da cui, secondo le stime, 'sei camini emetterebbero ogni anno tonnellate di ossidi di azoto, ossidi di zolfo, polveri e altri contaminanti'. Il tutto in una valle chiusa, dove insistono già altri impianti produttivi con rilevanti emissioni”.