“Dieci quadri per dieci giorni = cento anni”
Sulmona ricorda con una mostra il pittore Gaetano Pallozzi

Sabato 1° febbraio 2025, alle ore 16:00, nel Polo Culturale Civico Diocesano di Santa Chiara, dove sarà inaugurata la mostra “Dieci quadri per dieci giorni = cento anni”L’evento, organizzato dall’Associazione Sulmona Città d’Arte e dal Comune di Sulmona, prevede un dialogo-racconto tra Mariolina Pallozzi, figlia dell’artista, con lo storico dell’arte Massimo Scudieri.
Saranno illustrare le scelte operate per l’esposizione e sarà ripercorsa la vita e la produzione artistica del Maestro con la finalità di illustrare al pubblico l’importanza del suo contributo al panorama artistico del Novecento e il profondo legame con la Città di Sulmona.L’esposizione, realizzata su iniziativa del Presidente e dei soci dell’Associazione Sulmona Città d’Arte, accolta dal Comune di Sulmona, offre una selezione di opere inedite provenienti dall’archivio di famiglia che esplorano, attraverso linguaggi espressivi differenti, il percorso artistico e umano di Gaetano Pallozzi. Al termine del racconto sarà possibile visitare la rassegna espositiva.
Gaetano Pallozzi si è dedicato alla pittura fin da giovane, studiando all’Istituto d’Arte “G. Mazara” di Sulmona e partecipando fin dal 1942 a mostre pubbliche. La sua carriera lo ha portato a esporre in importanti rassegne, tra cui la Quadriennale d’Arte di Roma, e a partecipare a numerose mostre collettive in Italia e all’estero. Le sue opere sono state collocate in edifici pubblici e sono conservate in collezioni pubbliche e private.
Oltre alla sua attività artistica, Pallozzi è stato ideatore del Premio Sulmona, che oggi giunge alla sua cinquantesima edizione, e direttore artistico della Pinacoteca Comunale d’Arte Moderna. Le sue opere e il suo impegno culturale sono stati oggetto di numerose pubblicazioni e recensioni, che ne hanno consacrato la figura come uno dei protagonisti dell’arte contemporanea italiana. Un appuntamento imperdibile per celebrare un grande artista che ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’arte e della cultura di Sulmona e non solo.