Avvisi di garanzia per i lavori al Lago di Scanno

Il sostituto Procuratore della Repubblica di Sulmona, Edoardo Mariotti, dopo la chiusura delle indagini preliminari, avviate già nel mese di Ottobre, sui lavori di “Messa in Sicurezza Rive del Lago di Scanno e della Strada Circumlacuale”, ha ritenuto di emettere avvisi di garanzia per i tecnici responsabili e per la ditta esecutrice dei lavori. A norma di legge avranno venti giorni di tempo per presentare le memorie difensive o chiedere di essere interrogati. Secondo l’accusa, avrebbero violato “l’autorizzazione paesaggistica”, nonché la serie di prescrizioni impartite dalla Soprintendenza.
Il consigliere comunale di minoranza, Fernando Ciancarelli, presentò il primo Agosto 2024 un’interrogazione con risposta scritta al sindaco, Giovanni Mastrogiovanni, in cui chiedeva di conoscere “se tutte le prescrizioni siano state rispettate e, in caso negativo, di conoscere le motivazioni di altre scelte e soprattutto se siano state richieste agli Enti preposti ulteriori autorizzazioni necessarie al completamento dei lavori”. Per conoscenza venne inviata anche ai giornali locali che ne diffusero il testo.
I Carabinieri Forestali avviarono le indagini.
Sulla questione sono intervenuto nell’editoriale del numero di Agosto 2024 della rivista “Il Gazzettino della Valle del Sagittario”. Non ho cambiato opinione per cui riporto quanto allora scrissi.

I lavori eseguiti non rispettano pienamente le prescrizioni del Ministero, non per “disubbidienza”, ma perché, secondo me, era impossibile attenervisi, per la conformazione delle stesse rive. Senza il taglio delle “essenze arboree presenti”, nate spontaneamente negli anni, non sarebbe stato possibile posizionare le pietre per i muri di sostegno.
Non sono un tecnico, né tantomeno chi ha il compito di controllare il rispetto delle norme. Ritengo, da semplice cittadino, che la scelta abbia privilegiato la consistenza dei muri di sostegno per far fronte al passaggio dei mezzi pesanti. L’aspetto paesaggistico non è stato, secondo me, minimamente stravolto. Aspettiamo che la natura si riappropri di quello che le appartiene. Occorre decidere, prima di stare a puntualizzare alcuni aspetti, se vogliamo che intorno al lago si crei un’area “Wilderness”, o se dobbiamo seguitare a farne un luogo di turismo, con tutte le infrastrutture che occorrono.  Se siamo per l’area Wilderness dobbiamo cominciare ad abbattere strade, villette, alberghi e chioschetti; se vogliamo, invece, che sia un luogo di turismo, stiamo solo attenti a farlo con una filosofia ambientalista e con tanto buon senso.


Nell’interrogazione al Sindaco, Ciancarelli fece presente “che l’area d’intervento di questi lavori ricade all’interno del SIC IT7110101 “Lago di Scanno ed emissari” e all’interno di Area di Tutela Paesaggistica ai sensi dell’art.142, comma 2, lettera A del D.lgs. 42/2004”.
Vi riportò anche la nota del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo prot.n.14056/019 dell’11/3/2019, a firma del Direttore dott.ssa Rosaria Mensarelli e le successive comunicazioni, con le quali si invita il Comune di Scanno a mantenere “l’attuale profilo plano altimetrico della sponda lacustre costituita da una pendenza digradante verso l’acqua”, a non effettuare “tagli delle essenze arboree presenti che costituiscono l’habitat naturale della fauna e microfauna tipica del luogo, oltre a caratterizzare dal punto di vista paesaggistico l’area”, a “limitare l’utilizzo dei massi ciclopici ove strettamente necessario e alternarli alla sistemazione di terreno vegetale in maniera da favorire il rinverdimento del sito”, a far si “che le gabbionate da reintegrare non costituiscano una parete verticale e continua di delimitazione della sponda, altresì siano posizionati in maniera organica, discontinua e non lineare seguendo l’andamento naturale del profilo spondale piano-altimetrico; pertanto non devono avere una forma cubica ma a parallelepipedo, e senza spigoli vivi coperte da terreno vegetale e con altezza di cm 50 e sfalsate nel senso della pendenza”, “di utilizzare prevalentemente sistemazioni a palificate cespugliate di legname, al fine di ripristinare, l’assetto naturalistico e paesaggistico della riva del lago”.
A questa veniva aggiunta la nota del Dipartimento Agricoltura Servizio Foreste e Parchi DPD21 della Giunta Regionale Abruzzo del 25/10/2021, a firma del Dirigente del Servizio Belmaggio Sabatino, e le successive comunicazioni con cui si invita il Comune di Scanno a “salvaguardare le essenze arbustive ed arboree autoctone, in particolare conservare le superfici a canneto esistenti” e “prevedere la salvaguardia dei microhabitat (necromassa, megaforbie, ecc.) utilizzati dalla piccola fauna”.
Nell’interrogazione venne riportata anche la nota del Comune di Scanno Area Tecnica del 7/10/2020 prot.n.5375, a firma del Responsabile Piermassimo Tarullo, nel quale si ribadiscono le prescrizioni di cui sopra per l’approvazione del progetto “Messa in Sicurezza Rive del Lago di Scanno e della Strada Circumlacuale”.

Che i lavori eseguiti non siano graditi a molti ne dà riscontro la lettera della “Maggioranza Silenziosa” di Scanno, inviata a questo giornale il 19 Ottobre 2024, in cui si legge: L'ultimo lavoro sulle rive del lago è stato definito da ‘fucilazione’ ed il guardrail una bruttura unica. Inoltre, molti non capiscono che senso ha mettere il guardrail, sicurezza stradale, dietro gli alberi e  al centro di quello che potrebbe e dovrebbe diventare una passeggiata.

I lavori sono stati fatti con una filosofia ambientalista e con tanto buon senso? Sarà la Magistratura a stabilirlo.