L’Aquila e Provincia Tradizioni
24 Gennaio 2025, 06:55
Il “Pianeta della Maldicenza” a L’Aquila si è concluso col rinnovo delle cariche nelle varie confraternite
Redazione
La XXII edizione del Festival “Il Pianeta della Maldicenza” si è concluso il 23 Gennaio con la festa di Sant’Agnese. Il programma di quest’anno, iniziato il 16 Gennaio, è stato molto ricco: giovedì 16 gennaio, convegno nazionale dal titolo “I dialetti nella società contemporanea”; venerdì 17 lo spettacolo teatrale «Se volete rie sanu re-venete aju Renzu Pianu»; sabato 18 gennaio il secondo festival San…Lustio, il concorso di band in dialetto aquilano.
La rassegna di eventi si è concluso il 23 di gennaio, giorno in cui ricorre la festività di Sant’Agnese, con lo spettacolo teatrale “L’uomo e la verità”.
L’ironico rituale della maldicenza ha avuto come consuetudine che le varie confraternite si riuniscano nella serata del 21 gennaio per scambiarsi le tipiche “cariche” della tradizione, affibbiando ad ogni componente una nomina grottesca che lo descriva in maniera caricaturale.
Le confraternite o congreghe sono tante, per cui riportiamo in cronaca sono quelle della Confraternita dei Devoti di Sant’Agnese per essere la più antica Confraternita agnesina aquilana, che da XXII edizioni promuove il festival “Il Pianeta Maldicenza”.
Boris Di Pasquale (nella foto), noto urologo dell’ospedale “San Salvatore”, è stato eletto ieri sera “Priore” per il 2025 della più antica Confraternita agnesina aquilana, ovvero la “Confraternita aquilana dei devoti di Sant’Agnese” dalla quale è nata l’omonima Associazione culturale, che da 20 edizioni promuove il festival “Il Pianeta Maldicenza” insieme al Movimento Agnesino. La Confraternita, per antica tradizione, elegge una sola carica.
Di Pasquale è risultato il più votato (quasi un plebiscito) al termine dello scrutinio (presidente del seggio: Oreste Cordeschi; Massimiliano Pieri e Carlo Cobianchi scrutatori) tenutosi a conclusione di una frizzante e allegra serata nel ristorante, in centro storico, “Lo Scalco dell’Aquila”, dal 2020 “triclinio” della Confraternita e quarta sede del Dopoguerra dopo le “mangiatoie” storiche delle trattorie “Macallè”, “San Biagio” e nel post sisma, dal 2013 “Delfina alle 99 Cannelle”.
“Se l’urologo indica la luna, tu non perdere mai di vista il dito” ha detto Di Pasquale, nel suo discorso programmatico, alzato appunto l’indice.
Il Priore uscente Vincenzo Giorgi (cui per tradizione è toccato offrire champagne), ha passato le insegne (l’antico medaglione in legno finemente intarsiato) a Di Pasquale cui toccherà “governare” l’Anno Agnesino 2025 verso “L’Aquila Capitale della Cultura 2026”.