Alfedena e Skiri Tropy 2025: il futuro nella pratica dello sci di fondo

Se dopo quarant’uno anni, dello Skiri Tropy, se ne scrive ancora così tanto vuol dire che piace e che fa incetta di presenze. Difatti, gli iscritti all’edizione appena conclusasi di questo mega  evento sono stati quasi mille e cinquecento, ben otto le nazioni partecipanti, tredici regioni provenienti da tutta Italia, centodiciotto società annoverate, con più di centocinquanta volontari a disposizione di tutta questa energica flotta di fondisti. A dare man forte a questi numeri e con il vanto di far parte del Comitato Regionale Abruzzese, ben quattro della squadra dello sci club di Alfedena. Specificatamente si sta parlando dell’ometto Cannata Juri e dell’imprevedibile Silvestri Salvatore per la categoria Under 12, del peperino Di Vito Gabriele Carlo e del frizzante Policella Nicholas per la categoria under 10. Fra loro tutti meravigliosamente differenti, sebbene uniti da un grande spirito di squadra, di appartenenza e dalla voglia di dire la propria in termini di partecipazione. A dire hanno detto tanto e in tanti modi, alle ore 14:00 del 18 gennaio 2025 nello stadio del lago di Tesero erano schierati con sci ai piedi e occhiali fluorescenti sulle narici, Nicholas e Gabriele. Solo dopo trenta minuti era la volta di Salvatore e Juri. Una gara come quella in questione dura pochi minuti, sono minuti speciali ed intensi a cui ci si prepara per mesi e anche per anni, il freddo è una presenza ingombrante in quei luoghi, seppur, in questa edizione se l’è dovuta battere con un sole abbastanza pieno di sé. Può andar bene oppure no, basta un niente, basta una partenza non provata bene, basta restare imbottigliati alla prima curva, basta un non spingere abbastanza sulle gambe o un non sfruttare bene la spinta che si possiede quando si imbocca un tratto pianeggiante. Tante le incognite e tutte dietro l’angolo! Di tutto ciò, questi piccoli e grandi fondisti ne hanno conoscenza, difatti subito dopo aver varcato l’arrivo, con la loro preparatrice-allenatrice, Elena Como, hanno fatto il punto della situazione, con lucidità e freddezza hanno disquisito su errori e buone pratiche, proprio come professionisti adulti. Ognuno che diceva la sua su sé stesso e sull’altro, perché per tutta la gara si erano tenuti d’occhio e si erano dati coraggio, in questa occasione più di altre, forse perché il loro presidente Arturo Como, per la prima volta, dopo decenni non aveva potuto seguirli in questa trasferta in quanto impegnato ufficialmente nel Trofeo CONI Winter in Abruzzo, in qualità di componente del comitato regionale e di presidente della commissione giovani fondo abruzzese. La presenza del Presidente, hanno ribadito più volte i piccoli atleti, si sarebbe materializzata con tante frasi di incoraggiamento, con la sua voce da tenore, in più punti della pista li avrebbe incoraggiati durante la competizione. Fra tutte i quattro alfedenesi preferiscono quella che fedelmente recita “spingi, daiiiiiii, spingi, spingi”.