QUANDO NON SI RIESCE A SUPERARE L’ANIMALISMO PUR PARLANDO DI SELEZIONE NATURALE!

Quando sui media si parla di natura, il problema è che quasi sempre si chiamano i cosiddetti “esperti” a farlo, esperti che il più delle volte sono solo tali per aver letto una serie di libri o studiato sui banchi di scuola, e non hanno mai avuto un’esperienza pratica CON la natura o CON gli animali selvatici come il lettore è portato ad immaginare essendo egli presentato come “esperto” della materia.
Purtroppo questi esperti da tavolino (perché è ovvio che anche leggendo ciò che hanno scritto altri si diventa conoscitori di una certa materia: solo che se gli altri erano a loro volta esperti da tavolino – e sono tanti, specie quando si parla e scrive di Natura e animali selvatici! –, si finisce per continuare a diffondere inesattezze e disinformazione!). Spesso sembrano ragionamenti intelligenti, solo che lo sembrano solo, e invece sono spesso castronerie, ma castronerie che però riportate da certi media fanno opinione! Prendiamo l’esempio di un pezzo apparso nei giorni scorsi sulla rivista Style Magazine (n. 1 Gennaio 2025) del Corriere della Sera, dove la giornalista Valentina Ravizza cita e fa suo il pensiero di un’etologa (Chiara Grasso).
Senza voler polemizzare, ma semplicemente analizzando criticamente quanto questa “esperta” ha asserito, ecco qui di seguito una replica alle sue asserzioni scritte e diffuse come CERTEZZA. Si critica il fatto che in Trentino la gente protesta per il problema arrecato dagli orsi, specie dopo l’uccisione, non dei vari J, K, M, ecc. che hanno creato problemi di convivenza con l’uomo, ma di Carlo Papi! Eppure è ovvio che la convivenza di cui parlano la si ottiene solo fino a quando orsi e uomini stanno ognuno dalla propria parte, e che quando gli orsi travalicano, è il caso di abbatterli come normalmente fanno gli americani a Yellowstone (un pratico – e annoso! – esempio che si guardano bene dal dire ai lettori!). Ecco, questo è il problema di convivenza di cui parlano le suddette persone. Ovvero, ne parlano ma sempre con un occhio di riguardo per l’orso ed i lupi, nel senso che ne pretendono la convivenza anche quando i fatti, il territorio e l’ambiente, dicono che la cosa in Italia è impossibile per ovvie ragioni a meno di non prendere dei provvedimenti di contenimento! Ma che per loro, studiosi da tavolino, ovvi non sono! «Non è il cervo che attraversa la strada, ma la strada che attraversa il bosco», dicono, sostenendo una grande verità e coniando uno slogan che potrebbe essere adottato dalla stessa Associazione Wilderness (che vede nelle strade il peggior nemico del mondo naturale selvaggio).
Solo che loro non si rendono conto che in Italia è tutta una strada, e che ogni momento ne realizzano altre ovunque – con il tacito silenzio menefreghista proprio anche degli animalisti! –, e che loro stesse le usano per i loro spostamenti senza mai porsi il problema e senza rendersi conto dell’incongruenza, perché ormai le strade ci sono e non ci resta che ridurre il numero dei cervi, dei cinghiali, degli orsi, e dei lupi per evitare brutti incontri e tragici incidenti! Non ha senso parlare di problemi e poi non dire mai come risolverli concretamente, e non già con proposte assurde e irrealizzabili (anche perché inefficaci!), così evitando di dover riconoscere che l’unico modo in Italia è ridurre il numero degli animali in eccesso per le nostre potenzialità. L’uomo ha  creato il problema e l’uomo lo deve risolvere! Eccole le “precauzioni” che dicono di doversi prendere, ma senza mai dire quali sarebbero (perché le loro sarebbero solo inefficaci!).
Credono alla favola, e la propalano, che riducendo il numero dei cervi, dei cinghiali, dei lupi ed orsi, questi aumenterebbero di numero: una tesi illogica e mai veramente dimostrata, ed anzi indimostrabile proprio perché illogica! Se così fosse, dovrebbero esser loro stessi a richiedere gli abbattimenti così da far crescere le popolazioni dei loro amati animali waltdisneyani! Mentono sapendo di mentire quando parlano della introduzione degli orsi del Trentino, dove non già è stata effettuata un’operazione di rinsanguamento, bensì si è proceduto ad un SOSTIZUONE dell’intera popolazione, portando in Trentino più orsi sloveni del bisogno (come invece hanno fatto i francesi nei Pirenei) e senza mai dire alla gente del Trentino del loro carattere aggressivo verso l’uomo, pure bene noto agli esperti (quelli veri!). «Se un uccellino cade dal nido per una bufera perché dovrei arrogarmi il diritto di interferire con la selezione naturale?» dice l’etologa. E la dice giusta, solo che poi tira fuori «il dovere di portarlo in un centro di recupero per animali selvatici perché venga curato e poi liberato», anziché dirci che va lasciato dove lo si è trovato, affinché divenga cibo naturale per altri animali! La giornalista finisce poi per dirci che «come specie umana dobbiamo decidere se vogliamo una natura fiabesca alla Walt Disney oppure dei boschi vivi la cui bellezza risiede proprio nel non essere sotto il nostro controllo».
Ovvero, sostenendo una tesi più che giusta, ma che smentisce tutta quanto ha scritto prima nel suo articolo! È così che in Italia certi problemi ambientali e faunistici non si risolvono mai! Disinformando la gente e mistificando i fatti per adattarli ai propri umani sentimenti, pur poi incoerentemente criticandoli.