Sinistra Italiana: No al metanodotto e alla centrale Snam

“C’è un’opera inutile, costosissima e dannosa che, nel silenzio delle istituzioni, ha iniziato a prendere forma a Sulmona: la centrale di compressione del gas a servizio del gasdotto Rete Adriatica”. Così, Fabrizio Giustizieri, Sinistra Italiana L’Aquila e Daniele Licheri, Segretario Regionale Sinistra Italiana alzano la voce al fianco dei comitati NO Snam.
“Un’opera inutile, visto che il consumo di gas sta scendendo sempre più in Italia, essendo stato il 2023 l’anno con il minor consumo mai registrato, pertanto non si comprende il motivo di costruire nuovi impianti. Un’opera costosissima, in quanto per il nuovo gasdotto Snam tra Abruzzo ed Emilia-Romagna si parla di una cifra che supera i 2,4 miliardi di euro. Un’opera dannosa per le tasche dei cittadini, in quanto l’entrata in funzione comporterà un’enorme sovracapacità di trasporto che verrà scaricata sulle bollette, violando gli impegni di contrasto alla crisi climatica”, precisano Giustizieri e Licheri.
Sotto la lente d’ingrandimento, anche l’impatto ambientale. “È inoltre evidente l’impatto devastante sul territorio con copiosi abbattimenti di alberi (stime preliminari parlano di 2 milioni di alberi abbattuti) che andranno, inevitabilmente, ad incidere sugli ecosistemi forestali appenninici che, al contrario, andrebbero salvaguardati nel rispetto degli obiettivi europei e internazionali di tutela degli ecosistemi naturali e lotta ai cambiamenti climatici. Non di meno preoccupano la produzione dei fumi della centrale e la ricaduta delle relative particelle e polveri sottili sui campi agricoli circostanti della Valle Peligna, a danno dell’agricoltura di qualità lì praticata: a volte è proprio vero che l’essere umano si comporta come un virus e, pertanto, per un insano bisogno di rincorrere i consumi, è capace di distruggere il mondo in cui vive”.
Ancora, l’impatto sul territorio passa per la sua storia. “Se non c’è rispetto della natura, ancor meno ce n’è della storia in quanto è uno sfregio la costruzione della centrale di compressione su un sito archeologico corrispondente a un villaggio dell’età del bronzo: come sarà possibile continuare ad indicare Sulmona una città d’arte e di storia se i suoi amministratori restano silenti davanti a tutto ciò?”.
Sinistra Italiana si rivolge alle Istituzioni. “Perché tanto disinteresse e silenzio da parte delle Istituzioni peligne? Possibile che non ci siano preoccupazione, richiesta di approfondimento e confronto in merito a quello che sta accadendo? Una città è viva quando si interroga, quando indaga, quando fa rumore; al contrario una città muore quando resta indifferente, quando perde la capacità di rivendicare il suo ruolo, quando vi regna il silenzio. Sinistra Italiana, al fianco dei Comitati No Snam, si impegna a rompere la cappa di silenzio a Sulmona e in tutta la Valle Peligna, convinta com’è che l’indifferenza è il terreno in cui albergano interessi diversi e spesso contrastanti da quelli del miglioramento del benessere collettivo”.
Fabrizio Giustizieri, Sinistra Italiana L’Aquila
Daniele Licheri, Segretario Sinistra Italiana Abruzzo