Scanno Elzeviri
28 Dicembre 2024, 06:56
Al Lago di Scanno
Col suo ambiente innevato
Roberto Grossi
Dopo tre giorni di cattivo tempo, con bufere di neve, ieri il cielo è tornato ad essere di un azzurro “immacolato”. C’era un sole radioso, come lo può essere nelle giornate d’inverno, quando l’aria è cosi sottile da dare trasparenza ad ogni cosa.
Arrivato al lago, vado sulla riva di Scanno. Per scattare qualche foto ho bisogno che il sole non entri nell’obiettivo, essendo i suoi raggi radenti.
Non c’è nessuno e posso godermi senza nessun disturbo la bellezza del lago. Osservandolo bene, con precisi punti di riferimento, noto che il suo livello è risalito di circa un metro.
Si conta ora sullo scioglimento della neve, che possa rifornire i bacini imbriferi montani per ridare vitalità al Fiume Tasso e ai rivi che sfociano nel lago.
Mi rallegro di questo e mi soffermo a guardare le montagne imbiancate che gli fanno da corona.
Scatto alcune foto con la chiesetta e poi rivolgo la macchina fotografica verso l’intera estensione, attratto dalla sua forma serpentina, presa con il basso livello.
Visto dalla collina dell’Eremo di Sant’Egidio ha la forma di un bel cuore, con i due lobi ben disegnati.
Arrivano due macchine. La quiete è finita. Vado via.