Claudio Di Nardo
Muore inascoltato dagli organi competenti

Prigioniero di una scalinata che gli impediva di entrare e uscire in autonomia dalla sua casa, Claudio Di Nardo, 66 anni, è morto senza che fosse trovata una soluzione.
Viveva su una sedia a rotelle. Da anni combatteva per poter accedere liberamente alla sua abitazione nella frazione di Frattura.
Una battaglia che si è trascinata dal 2018, tra appelli inascoltati e progetti mai realizzati. La scalinata su suolo comunale rendeva impossibile per lui spostarsi senza l’aiuto di diverse persone. Si era rivolto più volte al Comune e anche al prefetto, che aveva sollecitato l’amministrazione a intervenire. Tuttavia, ogni proposta del Comune si era rivelata troppo onerosa per il diretto interessato.
Secondo Di Nardo, l’iter per accedere ai fondi per l’abbattimento delle barriere architettoniche prevedeva numerosi passaggi burocratici.
Credeva che il Comune fosse obbligato a garantire l’accessibilità delle infrastrutture pubbliche, come previsto dalla normativa, ma niente è stato fatto prima della sua morte, tanto che si era rivolto a un legale. (Fonte, Il Centro)