Ma chi pensa più a salvare la Natura?

Ma chi pensa più a salvare la Natura, nel senso della sua bellezza, bellezza costituita dalla presenza di alberi, prati e boschi, i quali a loro volta formano panorami e, quindi, bellezza? Ovvero, chi pensa più a salvare la bellezza della natura?
Eppure anche Papa Woytila disse, citando Dostoevskij, che “è la bellezza salverà il mondo”! Ma come potrà essere la bellezza a salvare il mondo se nessuno pensa più a salvare la bellezza della natura? Se tutti sono divenuti ecologisti che alla bellezza preferiscono la sanità, il benessere e la salute pubblica (che spesso sono proprio le cause della rovina della bellezza!)? Chissà, forse Papa Woytila, proprio per la sua carica e la sua fede, pensava piuttosto alla spiritualità dell’uomo, alla salvezza dell’anima e all’aldilà, mentre l’uomo pensa piuttosto ai suoi bene terreni… dove tutti sperano di essere eterni?
Prendiamo a caso un invio di notizie ambientaliste diffuse dai siti Internet (ormai ogni cittadino ne ha quasi uno personale!): su 25 notizie, NON UNA parla di salvare la natura per la sua bellezza, tutte le altre sono rivolte alla salvezza del Pianeta (inteso come sua sanità): a come produrre in modo compatibile, a come costruire con materiali ecologici, a come avere energia che sia “rinnovabile”, a come non disperdere la plastica (che però ogni giorno utilizziamo!), alla sanità corporale e fisica  (finanche all’aspetto ego-esibizionistico!) dell’uomo, al rispetto per gli animali (nel frattempo favorendo tutta una serie di danni ambientali a causa degli effetti dell’eccesso di amore per essi!) e a condannare la caccia nonostante la sua innegabile anche utilità sociale (specie oggi col crescere a dismisura di tante specie animali, con tutti i problemi collaterali e non poche volte in competizione con le esigenze vitali dell’uomo), a combattere emissioni inquinanti di ogni genere (ma frequentando gli iper-mercati colmi di prodotti che ne sono il risultato!), a protestare per  le onde sonore ed elettromagnetiche e radiazioni (senza le quali Né Internet né gli inseparabili cellulari funzionerebbero!), a come ridurre il surriscaldamento globale, a ridurre l’uso di pesticidi e gli allevamenti intensivi (che però spesso favoriscono non pochi alimenti, che magari poi ci vendono comunque come “biologici”!) a come bloccare i cambiamenti climatici, a richiedere una giustizia ecologica e sociale, a sostenere e partecipare a convegni in cui dibattere tutto quanto sopra, ecc. Tutte cose giuste. Ma, e a salvare la bellezza della Natura? Chi si occupa di salvare gli alberi, i boschi, i territori, i paesaggi, e così la loro bellezza singola e d’insieme?
Si noti bene, bellezza che tanto spesso viene degradata e sciupata proprio dalle attività dell’uomo per ottenere tutto quanto sopra! Ecco, certamente qualcosa non quadra... almeno leggendo i media, che del poco che alcuni fatto si guardano bene dal riportarlo!