RICORDO DI BERLINO MARINILLI

Berlino aveva acquisito l’esperienza di un novantaseienne e quindi conservava molti ricordi che a lui piaceva rievocare. Purtroppo la conoscenza di lui è avvenuta un po’ tardi, ma  è stata fruttuosa per alcune ricerche che in verità non riguardavano la sua infanzia e la sua gioventù. Visse in una dimensione agro-pastorale prima che emigrasse in Svizzera, dove praticò la manovalanza nell’industria edilizia per sette anni. Tornato, forse perché sospinto dalla sensibilità e dall’amore per la famiglia e per la nostalgia della sua terra, si rituffò nel mondo agricolo e nelle ore di riposo preferì dialogare con la giovane moglie e con la sua bambina alla quale raccontava molte storie.
Berlino era affabile e rispettoso, di una discrezione che non avresti immaginato sotto la scorza di un montanaro; la lunga esistenza gli aveva procurato un bagaglio di saggezza e di ricordi invidiabile. Quei ricordi affioravano nella sua mente nitidi e lui rispondeva alle domande con una esposizione chiara e lucida malgrado che la lamentata sordità cercasse inutilmente di contrastargli la memoria, come un giorno disse esplicitamente che il 25 aprile ai Casali, quando lui era giovane, si celebrava la ricorrenza di San Giovanni Evangelista. Orbene, poiché non sono esperto in materia fui incuriosito dal fatto che in quel giorno, proprio il 25 aprile, ai Casali si celebra la festa di San Marco: costretto a fare le ricerche in proposito lessi quanto segue agli Atti degli Apostoli: San Giovanni era “detto Marco”, nome pagano dello stesso (quindi S. Marco era il nome grecizzato dai Romani dell’evangelista Giovanni, il quale aveva assistito personalmente alle vicende della vita di Gesù, mentre Marco aveva soltanto riferito quanto gli aveva raccontato San Pietro, il primo apostolo, che lo consacrò vescovo di Atina attorno al 60 d.C.).
Berlino ha inserito il tassello che mancava nel mosaico che copre uno spazio temporale lungo secoli, dalla tarda Romanità, pieno Medioevo al Basso Medioevo, cioè nel mosaico di vicende che gravitano sul toponimo di San Giovanni in Campo .
San Marco il Galileo sarebbe vissuto nel I secolo e martirizzato ad Atina sotto Domiziano; nell’ “Enciclopedia dell’Ecclesiaste” leggiamo che San Marco il Galileo predicò il Vangelo dalle nostre parti; il ricordo di Berlino sulla data della ricorrenza della festa patronale concorda esattamente con il toponimo della grangia di San Giovanni in Campo?
Grazie, Berlino Marinilli, abbiti ora un ricordo commosso e grato.