PNALM Ambiente
20 Ottobre 2024, 11:27
Il Dott. Sammarone è stato nuovamente confermato alla direzione del Pnalm
Franco Zunino (Segr. gen. Wilderness)
Parco Nazionale d’Abruzzo. Il dott. Luciano Sammarone è stato nuovamente confermato per un quinquennio alla sua direzione. Difficile dire se sia una buona notizia per gli amanti di questo Parco, per i suoi abitanti e, in particolare, per l’Orso bruno marsicano. Certo è che nei cinque anni precedente di successi particolari non se ne sono visti molti; ed anzi, nessuna dei problemi GRAVISSIMI che girano attorno alla vita dell’Orso marsicano è stato risolto; al contrario, si sono talmente incancreniti, che l’unica soluzione che le autorità del Parco (e quindi Luciano Sammarone) hanno saputo trovare, è quella di cercare di convincere la gente che è normale che gli orsi anziché frequentare le montagne come un tempo, frequentino sempre più spesso i paesi alla ricerca di quel cibo di origine antropica che un tempo trovavano in montagna. Eppure la soluzione è di una semplicità quasi lapalissiana: far ritrovare agli orsi quelle coltivazioni e quei greggi di armenti che, appunto, un tempo trovavano in montagna (e non con artificiali “posti alimentari” su imitazione di quello che si fa in Slovenia per cacciare e osservare gli orsi), ma assai più semplicemente, facendo coltivare la terre e pascolare le greggi: e, perché no? Con qualche casuale – località – abbattimento di cervi da lasciare loro come carnai!). Un modo, peraltro, anche non poco utile per favorire economia e lavoro nei paesi del Parco. Purtroppo, pare che Sammarone abbia preferito la scelta delle “Comunità a misura d’orso”: ovvero non più l’orso che deve adeguarsi all’uomo come è stato per migliaia di anni, ma l’uomo che deve adeguarsi all’orso! Certo, resta il fatto basilare che sta dietro a queste scelte, ovvero, che per un’autorità (ci si riferisce al Parco e non solo all’ultima gestione di Sammarone, che pedissequamente altro non ha saputo fare che proseguire nell’erroneo andazzo di un tempo, al quale si deve lo sbandamento della minuscola popolazione dal territorio del Parco a tutta l’Italia centrale, senza che si sia registrato un aumento della popolazione: ed è questa la cosa più grave!), dover riconoscere di aver sbagliato per decine di anni non dando retta a quanti da decenni vanamente allertano, inascoltate cassandre! Quindi, avanti ancora così per altri cinque anni, segno, però, che forse anche la politica ai suoi vertici di meglio non sa fare se non limitarsi a dare conferma a compiacenti posti di potere!