Il lunedì del direttore

Ad Amarena, mia concittadina e confidente

Rinviata in Abruzzo la caccia ai cervi

Cara Amarena, sono contento di riprendere questo confidenziale e terapeutico colloquio con te, dopo tre mesi di assenza, dovuta al rinnovo del sito web di questo giornale. Non ho mai pensato di chiuderlo. E tu sai che ti dico la verità, perché credo nel pensiero filosofico di Giordano Bruno, che sosteneva che ogni creatura ha la dualità di anima e corpo. Egli ipotizza un Universo animato, mosso da un principio vitale interno, che si identifica col suo creatore.
La tua anima, quindi, cara Amarena, sa, conosce e non può essere ingannata.
Qualcuno, invece, ha creduto che lo chiudessi, pensando ad una mia stanchezza psichica, dovuta a critiche e offese, che mi sono state rivolte.
Ezra Pound, poeta e saggista, sostiene che se un uomo non è disposto a correre qualche rischio per le sue idee, significa che le sue idee non valgono niente o non vale niente lui.
Quando ho fondato questo giornale ho messo in conto il rischio di ricevere critiche e offese. E se sono ancora a tenerlo vivo, ritengo che le mie idee, non assolute ma relative,  abbiano un valore.
Cara Amarena, tu mi ascolti e so che mi rispondi, altrimenti non proverei questa forte emozione.

Oggi, nella nostra regione doveva iniziare la caccia ai cervi. È stata rinviata a Novembre perché i cacciatori non sono pronti.
Questi splendidi animali ormai sono anni che abitano nel nostro territorio. Camminano senza paura per le strade del nostro paese; pascolano allegramente sui nostri prati e sulle rive dei nostri laghi e si fanno avvicinare con mansuetudine. Sono divenuti un’attrattiva turistica. Gli atti di aggressione sono rari.
Il provvedimento della Giunta Regionale prevede l’abbattimento di 469 esemplari, entro il 15 Marzo 2025. I cacciatori sono pochi e non tutti sono disposti a pagare cinquanta euro per i cuccioli minori di 12 mesi, 100 euro per le femmine giovani e adulte, 150 euro per i maschi giovani e 250 euro per i maschi adulti.
La campagna svolta dalle Associazioni contrarie al provvedimento  ha raccolto 134.000 firme sulla petizione on line; 46.000 sono i cittadini che hanno scritto direttamente al Presidente Marsilio per chiedere lo stop alla caccia. Non è servito a nulla!
Cara Amarena, speriamo che il Consiglio di Stato annulli la sentenza del Tar dell’Aquila che ha dato ragione alla Giunta regionale dell’Abruzzo.

Giordano Bruno era  di mentalità aperta, contestataria, “eretica”. E di eresia venne accusato. Non si sottrasse al rogo, abiurando le sue idee. Rivolto ai giudici dell’Inquisizione: “Forse tremate più voi nel pronunciare contro di me questa sentenza che io nell'ascoltarla”.
Era l’anno 1600, quando le fiamme consumarono le sue carni. Le sue ceneri vennero buttate nel Tevere.