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Lunedì 5 Ottobre - Il Santo del giorno: Sant' Eliano di Cagliari, Vescovo e Martire
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Il tempo... ieri - DISCRETA GIORNATA DI SOLE. Le nebbie mattutine si sono subito diradate lasciando un cielo sereno. Risalita
termica sia per le massime, sia per le minime. Tempe: mass. 19,2°C; min. 8,3°C; attuale 12,4°C (ore 23,50)
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GIORNATA MONDIALE
DEGLI INSEGNANTI
Ricorre OGGI la Giornata mondiale degli insegnanti, evento isituito dall’UNESCO nel 1994 e finalizzato alla promozione del miglioramento della condizione degli
docenti nel mondo. Il bisogno di una ricorrenza di questo tipo nasce dalla mancanza di
un’adeguata considerazione nei confronti di una professione fondamentale per il
benessere della società; gli insegnanti, infatti, non sono soltanto un mezzo per attuare obiettivi educativi ma anche figure imprescindibili che contribuiscono alla
creazione di una società basata sulla conoscenza, i valori e l’etica. “Empowering insegnanti, la costruzione di società sostenibili” è lo slogan della Giornata, durante la quale l’UNESCO riconosce ai docenti il ruolo fondamentale per la promozione di un’educazione di qualità verso una cultura della pace.
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VILLALAGO
Dove la natura
si lamenta
Il luogo
del viaggio
che incanta
e sconcerta
Testo e foto
di Vincenzo Battista
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Il prof. Vincenzo Battista è uno studioso di antropologia. Conosce molto bene la Valle del Sagittario. Nel
1999 preparò una mostra digitale documentaria dal titolo “Il Paesaggio dei miti”, con un lavoro di ricerca in tutti i paesi della Valle del Sagittario, per
arrivare a definire e a leggere l’area geografica come unità culturale, per un unico percorso antropologico. Il mito - come l’ha inteso l’autore - è patrimonio di una terra, ne costituisce l’essenza e il substrato, ne afferma i caratteri, ne riconosce le prerogative, ne
raccoglie e sintetizza le eredità. Essendo memoria universalmente accertata, recupera il passato e ne proietta il
senso nel futuro. Esso è comune nel
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paesaggio, nel suo riprodursi sia nella cultura colta sia nella tradizione orale delle classi
subalterne. Il mito in definitiva è la radice di una cultura nella quale gli uomini e le comunità di un territorio si identificavano e si riconoscono. Vanno, però, ricollegati tra di loro. E questo egregiamente lo ha fatto Vincenzo Battista.
Tutto il materiale fotografico, per quanto riguarda Villalago, Anversa e Scanno
lo ha messo a nostra disposizione, per farlo conoscere.
Ringraziamo l’autore e iniziamo con Villalago.
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42° PREMIO SULMONA
CERIMONIA DI PREMIAZIONE
Sabato scorso c’è stata la cerimonia di consegna dei riconoscimenti ai giornalisti e agli artisti
vincitori della edizione 2015, presentata dalla giornalista Daniela Miniucchi
(Rai 2) nel corridoio del polo museale nell’ex convento di Santa Chiara. Assente il presidente onorario del Premio. Vittorio
Sgarbi, che in una lettera (letta all’inizio) ha motivato la sua assenza. A fare gli onori di casa il fondatore della
rassegna, Gaetano Pallozzi, direttore artistico del Circolo di arte e cultura “Il Quadrivio”, presieduto da Giuliano Presutti. C’erano il sindaco Giuseppe Ranalli, il presidente del Consiglio regionale,
Giuseppe Di Pangrazio, la vice presidente del gruppo di FI al Senato, Paola
Pelino, la vice sindaco, Luisa Taglieri, autorità politiche, artisti, appassionati d’arte.
I giornalisti premiati sono stati Gian Marco Chiocci (direttore del quotidiano “Il Tempo”) e Rosanna Ragusa (direttore di
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News Mediaset). La Targa “Città di Sulmona - Premio speciale per la comunicazione”, è stata assegnata a David Nebiolo, Direttore della Comunicazione di Cia. Ad avere
la meglio sulle 123 opere in concorso, tra dipinti e sculture, in rappresentanza di 15 nazioni, è stato il quadro “Astrolabio” (realizzata con olio, legno e inchiostro su tela) di Roberta Buttini di Genova
vincitrice della 42esima edizione del Premio Sulmona di arte contemporanea. All’autrice è stata consegnata la Medaglia del “Senato della Repubblica”. Secondo posto (Medaglia della Camera dei Deputati) all’opera “Invenire” di Lucia Buono di Bari. Sono poi state premiate con la Targa de “Il Quadrivio” le opere “Ascensione” di Mario Lanzione (Benevento), “Un pescatore ai tempi di Odisseo” di Anna Ma (Frascati – Roma), “Abstractus” di Franco Lista (Napoli), “Ritratto” di Giulio Telarico (Cosenza), “Ama” di Myriam Risola (Bari), “Cst.27” di Edith Dzieduszycka (Francia), “Luna Ferita” di Lino Alviani (Castel di Sangro – L’Aquila), “Fragili Assenze” di Violetta Mastrodonato e Marcello Specchio (Montesilvano – Pescara) e “Dialoghi del tempo e dello spazio” di Jacopo Fonte (Raiano – L’Aquila).
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IL LUNEDI’ DEL DIRETTORE
Sui migranti a Villalago
Il Prefetto dell’Aquila non ha preso ancora nessuna decisione sull’arrivo dei 25 migranti a Villalago. Sono in attesa sia i proprietari dell’Albergo Stella Alpina, che li dovrebbero ospitare, sia l’Amministrazione Comunale, che tramite il sindaco, ha espresso in una lettera le
proprie valutazioni all’organo prefettizio.
I proprietari dell’albergo hanno riconfermato la loro disponibilità a dare alloggio ai migranti. L’Amministrazione comunale, invece, sentiti anche i cittadini nell’assemblea popolare del 19 settembre scorso, ha nella lettera al Prefetto
avanzato una serie di considerazioni contro un’eventuale decisione di smistare i migranti anche a Villalago.
Queste considerazioni si possono riassumere in pochi concetti che vanno dalla
vocazione turistica del paese, con ristoranti, alberghi e bar, che potrebbero
risentirne per la presenza di persone straniere, all’impossibilità di una vigilanza costante, sia per mancanza di vigili urbani, sia per il numero
esiguo di carabinieri, dislocati nella stazione di Scanno, che dista sei
chilometri. E’ stata posta l’attenzione anche sul tessuto sociale villalaghese costituito per lo più da anziani e su quella parte del paese, quasi del tutto disabitata nel periodo
invernale, dove sono localizzate le seconde case di coloro che frequentano il
paese nel periodo estivo. Anche il numero di 25 migranti è stato ritenuto elevato, rispetto al numero della popolazione residente.
La mia opinione l’ho espressa già su questa rubrica, ritenendo l’accoglienza un atto civile. E più che scrivere al Prefetto
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mi sarei attivato con una serie d’incontri tra la popolazione e coloro che predicano la Carità (quale il parroco o il Vescovo della Diocesi) e con l’associazione responsabile.
I migranti non sono ladri, stupratori e assassini. Tra questi qualcuno lo è: le cronache ce lo ricordano in continuazione, ma ci raccontano anche di furti
e assassinii commessi dagli Italiani.
Lo scrittore Giampaolo Pansa, in una recente intervista, ha sostenuto che un
giornalitsa non è tale se non viene odiato e inveito con maledizioni dal potere e dai suoi
sostenitori. Non mi conviene aggiungere altro, perché oggi ho un lungo viaggio da fare. Non si sa mai! (R. Grossi)
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LA PRESENTOSA SCANNESE
Donata da Diego a Isabel
in quel di Spagna
Sabato tre ottobre, Teruel ha scelto la "presentosa" dell'oreficeria di Scanno come dono di Diego
a Isabel, quale pegno del suo amore. La cosa potrebbe far storcere il naso agli
storici, se non fosse che, nel teatro, i sincretismi anche diacronici sono
possibili. L'Orestea può ben essere ambientata nella New York del xxi secolo, per esempio. Nel
pomeriggio dello stesso giorno si è steso un protocollo sul progetto Europa Enamorada, dove il Presidente del
Consiglio comunale, Amedeo Fusco, relatore al III Congresso di Rievocazioni
storiche di TeruelL, ha fatto inserire il concetto delle "infrastrutture culturali", su cui si deve puntare,
tanto più che la Commissione Europea ha come obiettivo la promozione del c.d. patrimonio
immateriale.
Il Sindaco di Scanno, Pietro Spacone, ha firmato l'intesa con città della Spagna, del Portogallo, della Polonia, con l'associazione Shakespere in love di Verona e con la Fondazione "Bodas de Isabel" di Teruel,
che è stato scelto come capofila del progetto europeo "Europa Enamorada".
La storia di Diego e Isabel, così come ci è stata tramandata. Nei primi anni del XIII secolo vivevano nella città di Teruel Diego de Marcilla e Isabel de Segura. Il loro amore non era gradito
alla famiglia di Isabel, per il fatto che Diego non possedeva ricchezze. Gli fu
dato un tempo per arricchirsi. Partì così per la guerra e tornò poco dopo la scadenza dell'ultimatum. Isabel già era sposa di un fratello del signore di Albarracín. Ciononostante, Diego ottenne udienza con Isabel nella sua casa e le chiese un
bacio; ella glielo negò ed il giovane ne morì di dolore. Il giorno seguente si celebrarono i funerali del giovane nella
chiesa di san Pietro. Nel mentre, una donna vestita a lutto si avvicinò al féretro: era Isabel, che voleva dare al defunto il bacio che gli negò in vita. La giovane posò le sue labbra su quelle di Diego ed improvvisamente cadde morta accanto a lui.
I resti dei due innamorati si possono visitare nel Mausoleo de los Amantes (foto
a lato) annesso alla Chiesa di San Pietro di Teruel.
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Ieri festa di San Francesco
con la processione
aux flambeaux a Scanno
SCANNO - Dopo una serie di giornate cupe e piuttosto fredde, quella di ieri, con sole e
rialzo delle temperature, ha favorito la festa di San Francesco, conclusa con
la processione aux flambeaux al calare delle tenebre. Quest’anno è intervenuto don Andrea Accivile, che ha celebrato la messa vespertina e seguito
la processione lungo le vie del paese, dalla chiesa di Sant’Antonio. Nonostante sia all’esterno una festa di tono minore, è stata partecipata, come tutte le altre, dalle Confraternite con i Gonfaloni e
da molta gente fino al rientro in chiesa per il canto del “Te Deum” e la Benedizione Eucaristica.
Un tempo la festa di San Francesco si svolgeva sempre il quattro ottobre, anche
se era giorno feriale, di mattina, ed era meno solenne.
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Fu Padre Beniamino, negli anni Ottanta, a spostarla nella serata con le fiaccole
e le donne in costume, allora ancora in buon numero.
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