Lunedì 28 Luglio 2014 - Il Santo del giorno: Sant'Alfonsa dell'Immacolata Concezione,
Clarissa dell’India
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Il tempo... ieri - Giornata a due tempi: mattinata assolata, ma non troppo calda; nel pomeriggio le nuvole hanno portato
la pioggia e un violento temporale. Notte stellata Temp: max 18,2°C; min 13,1°C; attuale 18,0°C (ore 23,50).
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FESTA DELLO SPORT AL LAGO DI SCANNO
CON XTERRA ABRUZZO 2014
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LAGO DI SCANNO - Le aspettative non sono state deluse. La manifestazione di XTerra, seconda
edizione al Lago di Scanno, ha richiamato più di 500 atleti da ogni parte del mondo. Con orgoglio citiamo gli atleti
scannesi: Costanzo Pizzacalla (nella foto a lato spronato dal presidentissimo
Mario De Vincentis), Antonio Berardi, Massimo Silla e Antonio Carfagnini.
La prestigiosa gara di triathlon off road ha preso il via puntualmente alle ore
11,00 di sabato 26 luglio con la gara di nuoto in una cornice di gente e con il
sole che è uscito a guardare, per poi nascondersi e lasciare il posto alla pioggia che ha
accompagnato le gare di Mountain Bike e della Corsa, rendendo pesante e di
difficile controllo il percorso, soprattutto in discesa.
Ha vinto lo spagnolo Ruzafa. Il sudafricano Conrad, vincitore della scorsa
edizione è giunto terzo. Erbenova è stata la prima delle donne. Il giovane Costanzo Pizzacalla si è classificato al 35° posto, un piazzamento onorevole, dato il numero e lo spessore dei partecipanti.
Origliando tra i gruppetti degli atleti, mentre aspettavano il turno al "washing station", tutti
hanno espresso soddisfazione per la gara in generale, lamentando soltanto che
per la Mountain Bike la strada sterrata era eccessiva e, causa pioggia, molti
hanno preferito fare le discese a piedi per paura di cadute. Per il resto
ottima l’organizzazione, sotto l’attenta regia di Wolf Hardt (nella foto in basso), tedesco solo di passaporto,
coadiuvato dai volontari di Scanno, dall’associazione MTB e in modo particolare durante la gara dalla presenza attenta
delle Forze dell'Ordine.
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LETTERA AL DIRETTORE
di Sandro Grossi
Ancora una risposta ad Ezio Pelino
gentile direttore,
solo per precisare a Ezio Pelino che non nego nessuna delle realtà che egli ci rappresenta sulla Palestina. Credo in ciò che ha visto in Israele. Poteva essere meno generico nella descrizione, non
importa. Tuttavia mi ha fatto riflettere come uno Stato canaglia faccia entrare e visitare
liberamente sul suo territorio tutte le canagliate che fa. Mi torna in mente
quando negli anni settanta lavoravo a Roma e vedevo le finestre degli
appartamenti al primo piano protette da inferriate; dentro di me dicevo:"Ma che
razza di gente è questa che vive nelle proprie case come in un carcere?". Ora sembra che le
inferriate sono anche ai secondi piani! Nel mio paese, Villalago, fino a qualche mese fa si lasciava liberamente la chiave nella
toppa delle porte; ora si cambiano le serrature e qualcuno sta tornando all'uso
dei vecchi "braccialetti",
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sono tutti pazzi? Andiamo nelle banche e passiamo attraverso i metal detector così come quando si entra negli aeroporti, perchè?
Contesto, invece, il "famoso intellettuale" attribuito a Vattimo. Famoso per chi? Per me è un Carneade qualsiasi. Intellettuale è invece un attributo generico che non vuol dire nulla. Ogni essere umano ha il
proprio intelletto; c'è chi lo usa in ingegneria, chi nella letteratura, chi nella censura dei costumi, chi nell'insegnamento, chi nella falegnameria, chi nell'amministrazione
familiare siamo tutti intellettuali. Bisogna però stare attenti a non perderlo come mi sembra stia accadendo a Vattimo! Questi,
fra l'altro, mi sembra uno di quelli che dice "armiamoci e partite". L'auspicio
è che Pelino non perda il proprio intelletto andandogli troppo dietro. Contesto altresì che sia il primo a denunciare i soprusi, i delitti gli eccidi, ecc. commessi
dalle grandi potenze. Sono diecine di anni che uomini, questi sì giganti benefattori dell'umanita, lo fanno; mi riferisco in particolare ai "medici senza frontiere" ma anche a molti altri che non solo ci hanno messo
la faccia ma tutto se stessi in quella denuncia. Facciamo loro un monumento e
seguiamoli nella giusta strada della costruzione della pace.
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Presentato ieri a Scanno il libro
di Simonetta Benigni
“Ho vissuto troppe vite”
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Scanno - Ieri pomeriggio alle ore 18,00 nell’Auditorium ex-Anime Sante, c’è stata la presentazione del libro di Simonetta Benigni, dal titolo “Ho vissuto troppe vite”,edito da Youcanprint. A presentarlo è stato Amedeo Fusco, che ne ha illustrato, con note di critica letteraria, il
contenuto. Per l’autrice questo è il primo lavoro, frutto di una lunga elaborazione, che s’intreccia tra fantasia e realtà, della storia di Scanno che va dal Medioevo ai nostri tempi. Ad entrare subito
in scena è la Maga Angiolina del Lago di Scanno, che nell’incipit dichiara: “Ho vissuto troppe vite. Un’unica lunga vita vissuta in epoche diverse,in corpi diversi”. Infatti è lei a raccontare, trasformandosi con le sue magie, le piccole storie di uno
spaccato scannese, che abbraccia più secoli.
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L’autrice, pur essendo marchigiana, ha avuto modo di addentrarsi nei meandri della
vita del paese sin dal 1982, in vacanza a Scanno, affascinata dalla sua architettura e dalla sua
gente. Ne ha poi approfondito le conoscenze con le letture dei libri della
biblioteca locale, della cronistoria della raccolta del periodico “La Foce”, dei racconti diretti delle persone del posto. C’è da aggiungere che il matrimonio con uno scannese l’ha avvicinata ancora di più a Scanno.
L’Auditorium era pieno di gente interessata.
A Simonetta auguriamo tanto successo per questa sua prima opera che avrà, come da lei stessa dichiarato, una continuazione.
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ENNESIMO FURTO
A VILLALAGO
Rincorsi inutilmente i ladri
fino ad Anversa
VILLALAGO - Ancora ladri in azione. Questa volta hanno preso di mira una casa del centro
storico. Sono entrati da una finestra, trovando da portar via solo un orologio
del valore di 250 euro, dopo aver messo a soqquadro la casa. A scoprirlo in
tarda serata è stato il figlio della proprietaria, l'unico che vi abitava, essendo i genitori
in vacanza.
Il magro bottino ha indotto i malviventi a tentare il furto in un'altra
abitazione, sempre nel centro storico. Nella casa, dove vivono due anziani, al
momento assenti. Per appurare se qualcuno era dentro hanno suonato il
campanello. Essendo collegato anche alla contigua casa, dove abita la figlia
con la sua famiglia, questa si è affacciata. Si è trovata di
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fronte due persone che con accento napoletano le hanno chiesto dove
si trovava una tale strada. La signora ha risposto che strade con quella denominazione non esistevano in paese. Allontanatisi i due malviventi, ha
telefonato al sindaco, dicendogli che delle persone sconosciute giravano per il
paese. Questi ha allarmato il vicesindaco, un assessore e il maresciallo della
stazione dei carabinieri Enrico Tarquini, che in quel momento non era in
servizio. Con due macchine sono partiti subito alla ricerca delle persone
sospette, che stavano cercando di uscire dal paese con una macchina bianca. Li
hanno rincorsi ma non sono riuciti a fermarli. Usciti dal paese si sono diretti
verso Anversa. Le due macchine sono corse dietro ai fuggitivi.
Arrivati ad Anversa, il sindaco, il vicesindaco, l'assessore e il maresciallo
hanno desistito dall'inseguimento, dopo aver annotato il numero di targa. Per porre fine ai furti a giorni l'amministrazione comunale installerà una videocamera che riprenderà le macchine che arrivano a Villalago. Un'altra la dovrebbe installare il Comune
di Scanno, per registrare quelle provenienti da Villetta Barrea.
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Interrogazione
sulla tutela MADE IN ITALY
dal Sen. Antonio Razzi
Il senatore Antonio Razzi ha presentato una interrogazione a proposito della tutela del Made in Italy
nel mondo sui prodotti enogastronomici e le eccellenze della produzione
italiana di altissima qualità. In particolare, per la produzione vitivinicola italiana ha chiesto se il
Governo non intenda controllare l’intera la filiera, partendo dai supermercati e dalle enoteche arrivando, a
ritroso, alle aziende produttrici del vino. La tutela del made in Italy nel
mondo è una fissazione che ha riguardato tutta la vita prima di emigrante all’estero e poi di parlamentare eletto nella circoscrizione fuori dai confini italiani
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del senatore Antonio Razzi. Il confronto, ha detto Razzi, con le produzioni
straniere è impari. I prodotti italiani sono di gran lunga i migliori come tradizione,
produzione e qualità ecco perché sono i più contraffatti. Personalmente lo posso dire essendo stato per 40 anni residente
in Svizzera e con cognizione di causa. All’estero mangiare italiano è sinonimo di uno stile e competenza indiscussi. Mi ero reso promotore, con il
precedente ministro dell’agricoltura, di un marchio di qualità “OTTIMO” che, con il suo protocollo di esecuzione avrebbe dettato i crismi e le
metodologie per arginare il fenomeno odioso e deleterio della contraffazione.
Il decreto fu firmato ma non ebbe, purtroppo, seguito per la caduta della
legislatura. Il Made in Italy va difeso e salvaguardato con ogni mezzo
disponibile perché significa salvare la nostra genialità ed affidabilità in tutti i settori enogastronomici italiani. Questa è la nostra più grande ricchezza, ha concluso il senatore Antonio Razzi.
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