CON LA BCC ROMA IN NAVIGAZIONE SULLA MSC ARMONIA
NEL MARE ADRIATICO E NEL MARE DI ULISSE
Secondo giorno: 28 giugno 2014
Venezia - Spalato

La nave, partita da Venezia alle ore 17,00, arriva a Spalato alle ore otto. E’ sabato 28 giugno. La luce del nuovo giorno è iniziata a filtrare dall’oblò della cabina dalle ore cinque. L’aurora tinge di rosso il mare ad oriente,  si vedono in lontananza le coste della Croazia. Mi alzo, cercando di fare il minimo rumore per non svegliare Antonietta: non voglio perdermi lo spettacolo del sorgere del sole. Vado al terrazzo del ponte otto che si trova a poppa. Non c’è nessuno. La nave procede lentamente sul mare calmo e si avvicina sempre di più alla costa. Il rumore dei motori non mi infastidisce. Guardo la scia biancastra, con venature azzurrognole e verdastre, che in lontananza svela l’ampia curva della rotta navale che porta a terra. Il sole comincia a fare capolino nel cielo tinto di rosso e nel giro di pochi minuti è fuori dalle montagne. Intanto sono arrivati altri ospiti, di cui una coppia che inizia semplici esercizi di stretching. Torno in cabina. Mi preparo per andare a fare colazione al self-service del ponte undici e alle ore sette sono pronto. Percorro il lungo corridoio e poi prendo l’ascensore per la mia destinazione, salutato cordialmente dai vari inservienti che hanno iniziato la loro giornata di lavoro. Al self-service si è formata già una lunga coda. Vedo molte persone con vassoi ripieni di tutto. Gli Italiani per la maggior parte sono abituati a fare colazione con caffè e latte e qualche dolce. Lì, invece, sembravano di essere tutti tedeschi o inglesi. Prendevano di tutto: frittatine, pancetta, uova, yogurt, affettati vari e ogni varietà di frutta, tralasciando di citare i dolci, che erano in grande quantità su vassoi distinti. Eppure quella grazia di Dio era solo per gli Italiani, perché non c’erano stranieri, essendo la crociera riservata ai soli soci della BCC. Evidentemente l’aria di mare stuzzicava l’appetito! Personalmente sono rimasto fedele alla tradizione italiana: latte e caffè e una brioche.
Dopo colazione torno alla terrazza del ponte otto. La nave ha rallentato i motori ed è in attesa del pilota per entrare nella baia di Spalato. La città è ben visibile in lontananza, illuminata dai raggi ancora obliqui del sole, che disegnano lunghe ombre.
L’Armonia getta l’ancora senza entrare in porto. Lo sbarco dovrà avvenire con le lance. Intanto mi ha raggiunto Antonietta, che è andata a fare colazione al ristorante. Insieme ci rechiamo al ponte cinque dove sta per iniziare lo sbarco a gruppi, in ordine numerico.
Quando tocca a noi sono già le ore nove. La lancia ci sbarca non molto lontano dal centro città. A piedi percorriamo il lungomare e poi entriamo nella città antica murata. Pur avendola visitata altre volte l’emozione è immutata. I resti della grande villa dell’Imperatore Diocleziano danno l’idea della maestosità architettonica e della ricchezza di sculture. Il Duomo, che ha preso gran parte dello spazio antico era strapieno perché c’era la cerimonia di consacrazione di quattro novelli sacerdoti, per cui non siamo riusciti ad entrare. C’erano sulla piazzetta due “pretoriani romani” e poi dentro i resti di un tempio un coro locale con costumi tradizionali. Abbiamo visitato infine la cittadella medioevale e rinascimentale, dove la cultura veneziana è in ogni angolo. Usciti dalla cittadella ci siamo incamminati lungo il mercato della frutta, quindi abbiamo raggiunto una bella piazza. Sotto i portici c’erano le bancarelle d’arte. Mia moglie si è fermata al banco di una merlettaia, fotografando la signora che lavorava al tombolo, disponibile e riconoscente per l’attenzione suscitata.
Ancora una passeggiata sul lungomare e poi con passo svelto a riprendere la lancia per tornare sulla nave.
Pranzo al ristorante, con una grande scelta di cibi. Un breve riposo pomeridiano e poi per il resto della giornata stesi al sole sulla terrazza del ponte otto.
La nave non è ripartita all’ora stabilita, perché qualche ospite non ha rispettato l’orario di rientro. Serata al White Party, tutti vestiti di bianco.
Domani è giornata di navigazione per andare a Mykonos. Abbandoneremo l’Adriatico per entrare nello Ionio, mare leggendario di Ulisse, re di Itaca, e poi nell’Egeo.

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Il video di un gruppo
di cantori in costume
tradizionale