Lunedì 8 Aprile 2013 - Il Santo del giorno: Solennità dell’Annunciazione del Signore

Il tempo... ieri - GIORNATA nuvolosa e fredda. Il sole ha fatto brevi e velate apparizioni verso sera, prima del tramonto. Assenza di precipitazioni. Notte stellata. Temperature: mass. 9,1°C; min. 2,6°C; attuale 4,7°C (ore 23,30).
 
Il Lago di San
Domenico va prendendo
i colori della primavera
A Chieti
il 12-13-14
aprile 2013
al centro eposizioni
Camera
di Commercio
Giornata
 Mondiale
 dell’acqua.
Là dove nasce
il Sagittario
 
INAUGURATA IERI A VINITALY DI VERONA
LA MOSTRA FOTOGRAFICA
DI GIACOMELLI SU SCANNO

Da ieri fino al 10 aprile sono esposte al Padiglione 11 “Abruzzo del Vinitaly” le opere di Mario Giacomelli (nella foto) dal titolo "Scanno. La serie completa". Un mosaico di immagini che raccontano uno scorcio in bianco e nero del “Paese dei fotografi”. Sono immagini scattate nella primavera del 1957. Così lo racconta Giacomelli: «Sono andato a Scanno) perché avevo voglia di fare cose diverse da quelle che facevo allora e perché a Scanno sono andati tutti i fotografi del mondo. E' stata un'esperienza meravigliosa perché proprio a Scanno è nata l'idea di usare la tecnica del bruciato, procedimento di cui sono fiero. Odio le immagini che rimangono così come la macchina le vede. Riprendere un soggetto senza però modificare niente è come avere sprecato tempo. Tutto ciò che per me è stato godimento fotografico nasce a Scanno. La prima volta venivo da Pescara. Una volta arrivato sono sceso dall'automobile a precipizio e mi sono anche fatto male, emozionato com'ero nel vedere per la prima volta queste figure nere, le mucche nere, le galline. Tutte a spasso per il corso».
Foto della serie "Scanno" sono tutt'oggi esposte al Museo di Arte Moderna di New York, in quello della Virginia e in diversi musei europei tra cui il Puskin di Mosca.
 
 
LETTERA AL DIRETTORE
di Ezio Pelino

Sig Direttore,
la sconfitta del Pd si chiama Bersani. Con la sua  campagna elettorale (melensa quella insistita smargiassata di smacchiare il giaguaro), si è giocato tutto il vantaggio di partenza. Il tema più sentito dagli elettori è il costo della politica e i privilegi della casta. Il M5S lo cavalca, riempie le piazze, fa il pieno di voti. Una pacifica rivoluzione. Il Pd non vi spende nemmeno una parola. Ancora oggi non rinuncia al finanziamento pubblico dei partiti, non rinnega il tradimento del referendum che lo aveva abolito con oltre il 90%. Vittoria mutilata quella di Bersani, che avrebbe dovuto dimettersi, come fece correttamente Veltroni. Lanciare il giovane Renzi, che da candidato premier avrebbe certamente vinto le elezioni, e che ora si muoverebbe con più lungimiranza e abilità. Bersani  che fa? Capisce che il suo popolo non accetterebbe un’alleanza con Berlusconi e interloquisce con il movimento di Grillo. Ma in maniera sbagliata. Invece di sottoporsi all’umiliazioni dello streaming, avrebbe dovuto guadagnarsi l’alleanza con il M5S facendo un passo indietro e proponendo candidati alla presidenza del Consiglio e al Colle di altissimo livello, fuori dai partiti, graditi ai grillini. Li avrebbe così sfidati, ponendoli di fronte alla responsabilità di rifiutare candidature ineccepibili. Non si è ancora accorto che i grillini, stupidamente qualificati fascisti, sono di sinistra, anzi a sinistra del Pd. Sono animati da quel rigore etico che caratterizzava una volta il PCI. Vogliono una politica pulita, rappresentanti non compromessi con il passato, non responsabili dello sfascio del Paese. Con loro il Pd avrebbe avuto un’eccezionale maggioranza per realizzare finalmente quelle  riforme che rincorriamo da decenni. Ora, dopo aver perso quasi due mesi, logorato, svillaneggiato, si consegna a Berlusconi, quello stesso che promuove la sollevazione contro la procura e propone una sua riforma della giustizia, in cerca di immondi salvacondotti. Altro che legge sull’ineleggibilità. Il condottiero Bersani si consegna ora nel modo peggiore al peggiore protagonista della storia della Repubblica. Chapeau!.
I lunedI’ del direttore
A proposito di...

Ieri sono stato a Scanno alla festa di laurea di Biagio Mancini. Al lauto pranzo tra i tanti invitati c'erano anche Pietro Spacone e, naturalmente, Gigi Mancini, fratello del festeggiato. I due sono i responsabili "primi inter pares" del famoso "tavolo dell'unione" per una lista condivisa, da presentare alle prossime elezioni amministrative. E' successo che, dopo il dolce, il discorso sia scivolato inevitabilmente sulle probabili liste che si starebbero preparando. Se ne sono contate sette e tra queste sembrerebbe che ci sia anche quella dell'ex sindaco e di coloro che hanno procurato l’attuale sfascio amministrativo. E poi si sono fatti anche diversi nomi di eventuali candidati a sindaco.
Per il momento sono solo chiacchiere tra convitati. Una riflessione, però, è giusto che vada fatta. Sono circa trent'anni che seguo le vicende politico-amministrative di Scanno. Tranne in rare occasioni, le liste sono state sempre due: una di centrodestra e l'altra di centrosinistra. La lista vincente rappresentava la maggioranza degli elettori. Da qualche decennio le liste sono arrivate a tre e la vincente è espressione della minoranza degli elettori, perché la somma dei voti delle due liste perdenti è di molto superiore.
La caduta anzitempo dell'ex amministrazione ha generato divisioni tali che tutti si sentono in dovere di soccorrere Scanno. E dicono di volerlo fare, perché vogliono bene a questo paese. E fa piacere sentire tante manifestazioni d'affetto! Sono sincere? Ma sì, perché dubitarne? Anche quell'amante che perseguitava la sua amata l'ha fatto per amore. E poi l'ha uccisa perché non sapeva stare senza di lei. Mettiamo che le liste siano effettivamente sette. Una sarà la vincente e le altre? Accetteranno "con lieto core" la sconfitta? si metteranno a disposizione per essere d'aiuto? o cercheranno di farla cadere con i vari tranelli politici?
Non è tanto negativo il numero delle liste, quanto quello che potrebbe succedere. Se vogliono veramente bene a Scanno dovrebbero dimostrarlo dopo, collaborando con la lista vincente, nel ruolo assegnato dagli elettori, evitando di portare di nuovo al Comune un Commissario prefettizio, che amministra il paese con poteri propri, senza un confronto politico, senza discussioni consiliari e votazioni.
 
LETTERA AL DIRETTORE

Nonostante i tempi ci vuole sempre un arcaico mestiere per controllare il territorio che dispone di moderni e molteplici tutori del territorio da la: Bacheca del pecoraio.
La foto allegata, è stata scattata ieri, domenica il 7 aprile 2013.
"Imponente muro a secco di oltre 130 anni, realizzato per il transito a trazione animale, altezza 12 m. circa. Ha sostenuto nel tempo egregiamente le mutate esigenze di traffico pesante e automobilistico tra Scanno e Sulmona La deduzione: "Il mancato controllo e l'assenza di manutenzione delle distratte amministrazioni lo porteranno al prossimo collasso e conseguente chiusura della strada ex 479".
Nel nostro mondo arcaico e anacronistico si dice: perdere le vacche per poi cercare le corna? Saluti, Nunzio
 
OGGI SolennitA’
dell’Annunciazione
del Signore
Santa Messa al Santuario
della Madonna del Lago

SCANNO - Oggi alle ore 15, 30, per la solennità dell’Annunciazione del Signore, sarà celebrata una Santa Messa al Santuario della Madonna del Lago, dedicato alla Madonna dell’Annunziata. Solitamente è celebrata il 25 marzo. Poiché quest’anno è capitato nella Settimana Santa, la ricorrenza è stata rinviata alla data odierna. E’ consuetudine, consalidata da anni, celebrare una Santa Messa alla chiesetta della Madonna del Lago.
 
attualmente fanno parte del Comune di Ortona. L'Assemblea provvederà anche all'elezione dei 3 delegati della Regione che parteciperanno alla seduta del Parlamento per l'elezione del nuovo Presidente della Repubblica. All'ordine del giorno, poi, una serie di interrogazioni e interpellanze: "Ristrutturazione piscina provinciale di Pescara" (Acerbo, Prc), "Affidamento di incarico per la redazione del Piano Regionale delle Attività Estrattive" (Costantini, IdV), "Contenzioso Ria" (Acerbo, Prc - Saia, Pdci), "Campus dell'innovazione automotive e metalmeccanica" (Prospero, Rialzati Abruzzo - Tagliente, PdL), "Prosecuzione attività Riab di Montesilvano" (Costantini, IdV), "Centrale PowerCrop di Avezzano" (D'Amico, PD - Di Pangrazio, PD - Stati, Fli).
In chiusura della seduta si provvederà alla sostituzione di un componente del Collegio regionale per le garanzie statutarie, all'elezione del Garante dei detenuti e all'istituzione della Commissione regionale Pari Opportunità.
Domani 9 aprile
convocato il consiglio
regionale dell’Abruzzo

All'ordine del giorno della seduta del Consiglio regionale di martedì 9 aprile, al primo punto, c'è la designazione dei delegati della Regione Abruzzo per l'elezione del presidente della Repubblica (articolo 83, secondo comma, della Costituzione). Infatti, è stata fissata ufficialmente la data della prima seduta per l'elezione del nuovo capo dello Stato, che potrà aver luogo già a partire dal 18 aprile. Seguirà il progetto di legge che prevede il divieto di cumulo tra il vitalizio di Consigliere regionale e di Parlamentare. Il Consiglio dovrà anche esprimersi sull'indizione del referendum consultivo per l'annessione al Comune di Francavilla al Mare delle contrade Postilli e Riccio, che
 
Garantire
la guardia
medica nelle zone
montane

In relazione al problema della soppressione del servizio di guardia medica nelle aree montane di competenza della Asl provinciale, per effetto del Decreto Balduzzi, il consigliere regionale Giovanni D’Amico ha sollecitato il direttore dell'Azienda Giancarlo Silverio “ad individuare tutte le metodologie e le soluzioni organizzative per garantire il mantenimento del servizio di guardia medica nelle aree montane più distanti dai centri di cura ed incidenti per flusso turistico e concentrazione di utenti”. Fra le sedi di guardia medica a rischio chiusura figura anche quella di Campo Di Giove. “Il direttore ha assicurato l'impegno a garantire la permanenza del servizio nelle aree particolarmente esposte per fattori di montanità e turistici – riferisce D’Amico - con una particolare attenzione per le sedi preesistenti nell'Alto Sangro e nelle aree più distanti dalle strutture di emergenza e cura, con particolare attenzione per i periodi di maggior afflusso turistico, invernali ed estivi”.
 
Un progetto
per il Parco della memoria
a ricordo delle vittime
del sisma

Il settore Ricostruzione pubblica del Comune dell'Aquila ha emanato il bando per un concorso di idee finalizzato alla progettazione del ''Parco della memoria'' a piazzale Paoli. Lo rende noto l'assessore alle Opere pubbliche, Alfredo Moroni. ''Abbiamo dato seguito a una precisa volonta' del Consiglio comunale, ribadita dal sindaco Cialente e della Giunta - dice - La Municipalita' allestira' questo Parco, quale simbolo dell'eterno ricordo della tragedia rappresentata dal terremoto del 6 aprile 2009''. Il luogo scelto non e' casuale: piazzale Paoli, infatti, e' ricompreso nell'area delimitata da via XX Settembre, via Campo di Fossa, via Luigi Sturzo e dalle altre strade in cui e' stato registrato il piu' alto numero di vittime, nella citta' capoluogo. I progetti dovranno contemplare anche un'accurata riqualificazione del piazzale. ''A caratterizzare il progetto - spiega meglio Moroni - dovra' essere una fontana, che sara' chiusa a dicembre di ogni anno, cioe' nel mese in cui, nel 2008, inizio' la sequenza sismica, e sara' riattivata il 6 aprile, quale segno di rinascita''. I progetti dovranno essere presentati o inviati per posta entro il 30 aprile all'Ufficio di Gabinetto del Sindaco; una commissione composta da 3 membri - un rappresentante delle famiglie delle vittime, uno dell'Universita' e uno del Comune - scegliera' l'elaborato che poi verra' realizzato. L'opera sara' costruita con fondi comunali.