Il 3 Dicembre scorso è stata rimessa al presidente, dr. Antonio Gagliardi, del tribunale di Sulmona, da parte dell’ing. Nicola Salvati, la relazione di consulenza tecnica d’ufficio per l’accertamento tecnico preventivo sulle responsabilità in merito alla scala d’emergenza dell’istituto scolastico comprensivo di Scanno. I fatti ormai sono noti a tutti. La scala d’emergenza chiusa, progettata dall’ing. Tancredi, insieme all’adeguamento di tutto l’edificio scolastico, qualche anno fa subì un distacco di pochi centimetri dal corpo principale. Questo determinò l’abbandono dell’edificio, portando gli alunni nella vechia scuola elementare. In seguito al terremoto del 6 Aprile scorso anche questa, per danni subiti, venne abbandonata, facendo proseguire l’anno scolastico in sedi d’emergenza. Prima della riapertura della scuola con un’ordinanza sindacale la scala venne abbattuta, stando alla relazione dei tecnici della Protezione Civile, che “invitava” il sindaco a demolirla quanto prima. Il sindaco di Scanno, dr. Giammarco - così come ci disse - non poteva vivere con questo patema d’animo nel pensare alla sicurezza dei ragazzi, una volta rientrati in classe. L’ing. Rossicone, comunque,  aveva dato a suo tempo una soluzione tecnica per mettere in assoluta sicurezza la scala. Nel contenzioso che ne è seguito, per appurare le responsabiità, è stato nominato dal tribunale di Sulmona un collegio di tecnici per gli accertamenti di legge. Il CTU ha dovuto rispondere ai seguenti quesiti: « 1. Descriva il collegio dei CTU ed eventualmente ricostruisca la situazione dei luoghi ed in particolare dell'edificio scolastico oggetto del ricorso alla luce di quanto esposto o lamentato dal ricorrente nel ricorso e negli altri scritti difensivi e

delle eventuali controdeduzioni del resistente, individuando gli eventuali interventi eseguiti dopo l'iniziale edificazione dell'immobile (quali ad esempio sopraelevazioni e, più in generale, realizzazioni di strutture ulteriori) eseguendo i rilievi fotoplanimetrici ed i sondaggi che riterrà opportuni. 2. Accerti il collegio dei CTU, tenendo conto delle concordi affermazioni delle parti, dei dati rilevati in loco, documentalmente provati, non controversi o altrimenti certi: 1. l'esistenza e l'entità degli inconvenienti lamentati dal ricorrente sulla scala di sicurezza dell'edificio scolastico; 2. le cause che hanno provocato gli inconvenienti eventualmente accertati, determinando, nell'ipotesi di concorso di più cause l'incidenza percentuale di ciascuna di esse; 3.la natura e il costo dei lavori necessari per l'eliminazione delle cause e degli effetti dannosi degli inconvenienti (in particolare dissesti statici, cedimenti, pericoli di crollo) eventualmente riscontrati. E del quesito integrativo dell'udienza del 13.07.09 come modificato nell'udienza del 16.07.09: 3. Dica infine il collegio dei CTU, in relazione alle cause accertate, se le stesse siano a loro volta riconducibili a difetti di progettazione e/o esecuzione dell'opera ovvero a errori nello studio geologico dei luoghi». Le risposte del CTU hanno assolto il progettista, e condannato in eguale percentuale di responsabilità il geologo, il direttore dei lavori e la ditta esecutrice. Per i particolari pubblichiamo l’intera relazione. LA RELAZIONE DEL CTU