PREMESSA
Con ordinanza in data 02.07.09 l'ill.mo Presidente dolt. Antonio Gagliardi ha
nominato il sottoscritta ing. Nicola Salvati, iscritto all'Ordine degli
Ingegneri della Provincia di Chieti al n. 412 e con studio in Chieti in via San
Donato n. 50, Consulente Tecnico d'Ufficio e nelle successive udienze del
13.07.09 e 16.07.09 il Giudice Istruttore dott. Di Benedetto, ha nominato CTU
il dott. geologo Giancarlo Boscaino, definendo quindi un collegio dei CTU,
nella causa indicata in epigrafe con l'incarico di rispondere ai seguenti
quesiti così modificati nelle udienze su riportate:
1. Descriva il collegio dei CTU ed eventualmente ricostruisca la situazione dei
luoghi ed in particolare dell'edificio scolastico oggetto del ricorso alla luce
di quanto esposto o lamentato dal ricorrente nel ricorso e negli altri scritti
difensivi e delle eventuali controdeduzioni del resistente, individuando gli
eventuali interventi eseguiti dopo l'iniziale edificazione dell'immobile (quali
ad esempio sopraelevazioni e, più in generale, realizzazioni di strutture ulteriori) eseguendo i rilievi
fotoplanimetrici ed i sondaggi che riterrà opportuni.
2. Accerti il collegio dei CTU, tenendo conto delle concordi affermazioni delle
parti, dei dati rilevati in loco, documentalmente provati, non controversi o
altrimenti certi:
1. l'esistenza e l'entità degli inconvenienti lamentati dal ricorrente sulla scala di sicurezza
dell'edificio scolastico;
2. le cause che hanno provocato gli inconvenienti eventualmente accertati,
determinando, nell'ipotesi di concorso di più cause l'incidenza percentuale di ciascuna di esse;
3.la natura e il costo dei lavori necessari per l'eliminazione delle cause e
degli effetti dannosi degli inconvenienti (in particolare dissesti statici,
cedimenti, pericoli di crollo) eventualmente riscontrati.
E del quesito integrativo dell'udienza del 13.07.09 come modificato nell'udienza
del 16.07.09:
3. Dica infine il collegio dei CTU, in relazione alle cause accertate, se le
stesse siano a loro volta riconducibili a difetti di progettazione e/o
esecuzione dell'opera ovvero a errori nello studio geologico dei luoghi.
SOPRALLUOGHI
Sono stati eseguiti, riportando le principali operazioni svolte, i seguenti
sopralluoghi:
• 27.07.09 Avvio delle operazioni peritali;
• 06.08.09 Indagini geognostiche per stabilire il tipo e la consistenza del
terreno sul quale grava la struttura fondale della scala di sicurezza;
• 07.08.09 Continuazione delle indagini geognostiche e inizio misurazioni e
sondaggi sulla struttura della scala di sicurezza;
• 12.08.09 Esame delle tamponature, del pavimento, degli infissi e delle porte
della scala di sicurezza e inizio della rottura dell'interferenza della
struttura fondale della scala di sicurezza con la trave di fondazione
dell'edificio scolastico;
• 13.08.09 Continuazione della rottura dell'interferenza, ulteriori misurazioni e
riconsegna della piena disponibilità del corpo scala all'amministrazione comunale;
• 10.09.09 Esame delle strutture dell'edificio scolastico, misurazioni e
acquisizione del progetto iniziale e delle successive varianti e riconsegna
della piena disponibilità dell'edificio scolastico all'amministrazione comunale.
COMUNICAZIONI E RELAZIONI
Nel corso delle indagini sono stati depositati presso la Cancelleria del
Tribunale di Sulmona i seguenti documenti:
• 30.07.09 Comunicazione relativa all'avvio delle operazioni peritali del
27.07.09;
• 07.10.09 Relazione relativa alla scala di sicurezza dell'edificio scolastico
'R. Parente' di Scanno.
QUESITI
• Quesito 1. Dal sopralluogo del 10.09.09 e dai documenti acquisiti risulta che
il complesso scolastico, composto da un edificio di tre piani e sottotetto su
base rettangolare, con struttura in cl. armato formata da telai di travi e
pilastri in elevazione e un reticolo di travi rovesce in fondazione, con scala
a tre rampe per piano che serve i tre piani e il sottotetto ed un ulteriore
corpo di fabbrica che funge da palestra collegato all'edificio su parte del
lato lungo dello stesso, è stato ultimato in un arco di tempo di circa 10 anni.
Il progetto principale è del 1961 (allegato 1 del CTU) e il progetto in variante è del 1969 (allegato 2 del CTU), entrambi a firma dell'ing. Fernando Nannarone.
Il progetto in variante riguarda la disposizione interna dell'edificio, la
rotazione della palestra con fulcro sullo spigolo dell'edificio scolastico in
modo da non essere aderente allo stesso e l'eliminazione di un corpo di
fabbrica aderente alla palestra. Il calcolo è stato eseguito secondo le Norme Tecniche Sismiche per le località di 2° categoria in vigore all'epoca della redazione del progetto principale. Essendo
stato redatto il progetto in fasi successive secondo le varie disposizioni
dell'Amministrazione, come risulta dalla citata documentazione, il realizzato
complesso scolastico non è fedelmente corrispondente alla documentazione progettuale originale ma è comunque nella norma del costruire, poiché modifiche non sostanziali possono essere accettate, infatti da alcune
misurazioni in loco si riscontrano alcune diversità dimensionali rispetto ai disegni di progetto. Nel corso del sopralluogo sono
stati esaminati attentamente le tamponature perimetrali, le tramezzature
interne, gli infissi esterni ed interni ed i solai rilevando la loro perfetta
funzionalità.
Con le deliberazioni n. 137/21.09.00 e n. 3/11.01.01 della Giunta del Comune di
Scanno (come da relazione tecnica generale del progetto allegata al fascicolo
della parte ricorrente) è stato affidato all'ing. Tancredi Rossicone la redazione del progetto definitivo
ed esecutivo di ampliamento e adeguamento della scuola media 'R. Parente', le
cui opere principali sono:
• Nuovo ingresso principale con realizzazione di una pensilina in acciaio
autoportante e distaccata dalla parete dell'edificio scolastico da un adeguato
giunto tecnico;
• Ristrutturazione del piano primo e secondo e ampliamento con aumento
dell'altezza del piano sottotetto secondo le esigenze dell'amministrazione
scolastica;
• Adeguamento del complesso edificio-impianti sia ai fini della prevenzione
incendi sia ai fini delle norme in vigore sugli impianti tecnologici e sulle
barriere architettoniche;
• Realizzazione di una scala di sicurezza chiusa e a prova di fumo.
Dalle indagini eseguite (atti del sopralluogo del 10.09.09) è risultato che l'ing. Rossicone non ha potuto prendere visione dei progetti
originari della scuola, essendo gli stessi all'epoca non reperibili presso
l'Amministrazione Comunale (i documenti sono stati ritrovati, come da
testimonianze del personale comunale, nell'anno 2007), e quindi ha dovuto
eseguire tutte le misurazioni sia geometriche sia quelle relative ai ferri
delle strutture, tramite metal detector. Inoltre per i carichi gravanti sulla
struttura ha dovuto tener conto della situazione di fatto, in particolare il
piano sottotetto era adibito ad archivio e locale di sgombero.
L'unico intervento che incide sulle strutture dell'edificio scolastico è quello eseguito al piano sottotetto che, per come è stato attuato, si configura come un intervento di miglioramento (punto C.9.1.2
del D. M. 16.01.1996, norme in vigore durante la redazione del progetto),
infatti vengono eseguiti:
• La diminuizione dei carichi agenti di fatto nel sottotetto mediante
l'eliminazione dell'archivio e del locale di sgombero;
• Interventi locali sulla struttura del sottotetto tra i quali la più importante è la trave di coronamento lungo tutti i pilastri perimetrali che diminuisce
l'effetto spingente del tetto;
• L'aumento della quota d'imposta delle falde, m. 1,00 al colmo e m. 1,65 ai
bordi, permette al sottotetto di essere utilizzato per attività didattiche e quindi trasmettere un minor carico rispetto a quello esistente
Relativamente all'aumento dell'altezza del sottotetto il punto citato delle
Norme permette le verifiche locali delle strutture modificate, tale metodo di
calcolo è stato ritenuto corretto dagli organi preposti alla vigilanza sull'attuazione
delle Norme Tecniche.
Il fascicolo della parte ricorrente contiene il ricorso per Accertamento Tecnico
preventivo e n. 17 allegati: la parte dello stesso inerente il quesito n. 1 è basato su due schede (n.10/15.04.09 e n. 11/16.04.09 allegati del fascicolo
della parte ricorrente) dei tecnici del Dipartimento della Protezione Civile.
Si riporta integralmente dal ricorso dell'avv. Sambenedetto:
"In data 15 e 16.4.2009 l'edificio scolastico Scuola primaria e secondaria
"Romualdo Parente" è stato oggetto di accertamenti anche da parte dei tecnici del Dipartimento della
Protezione Civile. Dalla scheda di rilevamento del 15.4.2009, relativa al corpo
di fabbrica principale, risulta quanto segue:
"II fabbricato adibito a scuola elementare e media ed attività ludiche è composto da una struttura in muratura di tre p/ani/n elevazione e scala in
c.a., copertura in c.a. di tipo pesante. II danno riscontrato consiste in
lesioni diffuse che hanno interessato le murature portanti... su tutti e tre i
livelli,, è stata interessata anche la scala ... pertanto si consiglia di non utilizzare la
struttura ... e di procedere ad un accurato approfondimentcf (All. 14).
Nel verbale del successivo giorno 16.4.2009 i tecnici del Dipartimento della
Protezione Civile hanno annotato quanto segue;
- Sezione 4 Danni ad elementi strutturali: "Scale -gravissimo';
- Sezione 7 Terreno e fondazioni: "dissesti preesistenti acuiti da sisma".
I tecnici hanno quindi concluso come segue: "II fabbricato consiste in una
struttura in c.a. avente quattro piani in elevazione la cui epoca di
costruzione risale al 1961, e successivamente sopraelevata e adeguata alle
norme di sicurezza con una scala esterna in c. a. servente i quattro piani in
elevazione; II danno riscontrato riguarda esclusivamente la scala di servizio
che aveva già avuto un forte cedimento in fondazione per effetto del decostipamento dello
stesso in quanto costituito da materiale di risulta e alleggerito dall'azione
dilavante delle acque meteoriche. II terremoto ha acuito il fenomeno di
rotazione de//a struttura aggiunta della scala, funzionante da fulcro di
rotazione, la soletta sporgente della trave di fondazione del fabbricato sulla
quale scarica l'estremità interna della fondazione -scala.
Pertanto essendoci problemi di sicurezza per la pubblica incolumità si invita il Sindaco ad emettere urgentemente Ordinanza di demolizione della
scala. Ed inoltre per l'eventuale agibilità della Scuola una verifica statica complessiva oggetto di sopraelevazione".
Dunque, la stessa sopraelevazione, pure progettata dall'lng. Tancredi Rossicone
e realizzata sotto la sua direzione, abbisogna di urgente verifica statica,
come in generale l'intero fabbricato.
Lo scrivente, esaminando le due schede del Dipartimento della Protezione Civile
allegate, nota che la prima, n. 10/15.04.09, è riferita ad un altro edificio scolastico, mentre l'altra, n. 11/16.04.09, è della scuola "R. Parente", che dalle indagini eseguite non ha subito alcun
danno in riferimento al terremoto del 06.04.09.
È inevitabile che al sottoscritto CTU sorga il dubbio che nel ricorso
l'esposizione dei fatti presenti qualche confusione inerente le due schede,
trattandosi di edifici diversi. Inoltre la scheda n. 11/16.04.09 del tecnico
del Dipartimento della Protezione Civile non descrive esclusivamente lo stato
del luogo e i danni riportati, ma esprime concetti che presuppongono la lettura
di tutta la documentazione esistente sul fabbricato ed evidenzia soltanto, ed
in modo errato, fatti che sembrano servire ad indirizzare le azioni
dell'Amministrazione Comunale.
Infatti sostenere che i cedimenti della scala di sicurezza sono stati acuiti dal
sisma presuppone aver preso visione delle schede di monitoraggio (allegati 4,
5, 6, 7, 8, 18,
23, 24, 25, D, 27, 28 del fascicolo della parte resistente), ma queste dicono
esattamente il contrario di quanto affermato, cioè tutte le rilevazioni di monitoraggio eseguite
dal 2004 al giorno 06.04.09 dopo il sisma indicano un graduale cedimento
alternato, ossia aumento e diminuizione del cedimento stesso, e nel sopralluogo
congiunto del 06.04.09 (allegato 12 del fascicolo della parte resistente)
eseguito dall'ing. Rossicone, dal responsabile dell'Area Tecnica del Comune di
Scanno e da altri tecnici locali è stata rilevata la diminuizione del cedimento in atto sulla scala di sicurezza.
Inoltre sia la scheda n. 11/16.04.09 sia il sopralluogo su citato non hanno
rilevato lesioni sulla struttura dell'edificio scolastico (situazione che è rimasta immutata sino
all'ultimo sopralluogo del CTU del 10.09.09) e ciò nonostante si invita il Sindaco ad ordinare una verifica statica complessiva
della Scuola, che viene iniziata il giorno
27.07.09 durante il sopralluogo per l'avvio delle operazioni peritali. Questo
fatto ha dato luogo alla comunicazione del 30.07.09.
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La parte ricorrente ha inserito nel fascicolo anche una relazione di Consulenza
Tecnica del 16.05.2008 che non è riferita alla causa indicata in epigrafe, ma è relativa alla verifica tecnica delle strutture dell'edificio scolastico
Parente. Dall'esame della relazione emergono interpretazioni del D. M.
16.01.1996 in contrasto con l'interpretazione degli organi di controllo e
calcolazioni eseguite non sul costruito bensì sui dati di progetto, infatti è lo stesso tecnico che riporta nella relazione:
"Una valutazione più accurata avrebbe richiesto delle indagini in sito, ma per ragioni economiche è stato scelto di affidarsi solamente ai dati di progetto".
La causa era un Procedimento Penale È stata archiviata.
Il fascicolo della parte resistente contiene le controdeduzioni e tra gli
allegati la documentazione del monitoraggio sui cedimenti della scala di
sicurezza, che sono stati inviati all'Area tecnica del Comune di Scanno, al
Servizio del Genio Civile di Sulmona, all'Istituto Comprensivo "Valle del
Sagittario", alla geol. Valeria Notarmuzi, al geol. Antonio Mancini.
• Quesito 2. I sub-quesiti 2.1 e 2.3 sono stati esaminati nella "Relazione
relativa alla scala di sicurezza dell'edificio scolastico 'R. Parente' di
Scanno" del
07.10.09.
Sub-quesito 2.2. Nell'allegato 3 della parte resistente il Geologo, titolare
dell'incarico (allegato 5 del CTU), riporta che la platea di fondazione della
scala di sicurezza trasmette al terreno un carico dell'ordine di 0,2 Kg/cmq
molto minore di quello ammissibile riportato nella relazione geologica e
geotecnica del Maggio 2002, allegata al progetto dell'ing. Rossicone
relativamente all'incarico di cui alle deliberazioni n. 137/21.09.00 e n.
3/11.01.01 della Giunta del Comune di Scanno (allegato 14 della parte
resistente), infatti da essa si evince una capacità portante del terreno che secondo le formule adottate varia tra 12,293 t/mq
(1,2293 Kg/cmq) e 14,703 t/mq (1,4703 Kg/cmq), detta capacità portante viene confermata in ordine di grandezza, 13,38 t/m (1,338 Kg/cmq)
anche nella successiva relazione geologica e geotecnica, sempre dello stesso
Geologo, del 10.04.06 allegata al progetto dell'ing. Rossicone del 14.04.06 di
adeguamento alle norme sismiche dell'edificio scolastico 'R. Parente', in tale
progetto di adeguamento è previsto anche il consolidamento del corpo scala.
Il Geologo incaricato (verosimilmente nel Maggio 2002, infatti come risulta
dall'allegato 3 e 4 del CTU il Progettista non può ancora eseguire i calcoli e di conseguenza il deposito delle strutture presso
il Servizio del Genio Civile di Sulmona), secondo l'art. C.3 comma 4 del D.M.
LL.PP. 11.03.1988, ha redatto la relazione geologica e geotecnica basandosi
sulla propria conoscenza del luogo, lo stesso concetto per la successiva
relazione geologica e geotecnica del 10.04.06, non eseguendo quindi indagini più approfondite.
Quindi anche dopo gli avvenuti cedimenti del corpo scala la natura e la
composizione del terreno sul quale poggia la scala di sicurezza sono rimasti
gli stessi, essendo convinti, all'epoca, il Direttore dei lavori, il Geologo e
i tecnici del Comune che tali cedimenti siano dovuti a dilavamento del terreno
per la rottura di un tubo dell'acquedotto e per un pluviale non regimentato
(atti del sopralluogo del 13.08.09, per il sottoscritto CTU probabilmente hanno
concorso all'entità dei cedimenti, ma non sono la parte preponderante).
Inoltre il Progettista non ha eseguito i calcoli relativi ai cedimenti facendo
propri i dettami dell'art. C.4.3 comma 3 del D.M. LL.PP. 11.03.1988. Dalla
documentazione progettuale (allegato 5 del CTU) risulta che il progetto della
scala è stato eseguito con lo stesso programma di calcolo in possesso del sottoscritto
CTU e avendo lo stesso ottenuto i files relativi ha ricalcolato la struttura
della scala con le norme del D. M. 16.01.1996, estrapolando per le cinque
combinazioni di carico canoniche le pressioni sul terreno e i cedimenti
differenziati dello stesso, e ha ottenuto quanto segue:
• Pressione sul terreno in Kg/cmq
Combinazione di carico valore minimo valore massimo media
1 0,361 1,006 0,68
2 0,373 1,056 0,71
3 0,349 1,159 0,75
4 0,180 1,300 0,74
5 0,100 1,330 0,72
• Cedimenti differenziati del terreno in mm.
Combinazione di carico valore minimo valore massimo media
1 0,90 2,51 1,71
2 0,93 2,64 1,79
3 0,87 2,89 1,88
4 0,46 3,26 1,86
5 0,26 3,34 1,80
dai dati su riportati si vede che le pressioni massime sul terreno sono entro i
valori della capacità portante riportata nella relazione geologica e geotecnica e che i cedimenti
differenziati variano tra 0,26 mm e 3,34 mm confermando che, con i dati
geologici e geotecnici in possesso del Progettista, la progettazione della
struttura della scala è corretta.
Nella realtà, essendo la composizione e la natura del terreno diversa da quella ipotizzata e
di conseguenza i parametri geologici e geotecnici anch'essi diversi, l'ordine
di grandezza dei valori dei cedimenti è stato 10 volte maggiore come risulta dalle schede di monitoraggio (allegati 4,
5, 6, 7, 8, 18, 23, 24, 25, D, 27, 28 del fascicolo della parte resistente).
Risulta dalla documentazione (allegato 16 del fascicolo della parte resistente),
che nel corso degli scavi la ditta esecutrice degli stessi non ha riscontrato
alcuna emergenza dalla fondazione del fabbricato della scuola, rassicurando in
tal modo il Direttore dei lavori, il quale, nella veste di progettista
dell'adeguamento alle norme sismiche della scuola nel 2006, ha ancora
ipotizzato le travi di fondazione della scuola di sezione rettangolare.
Risulta, altresì, dalla documentazione (allegato 6 del CTU) che l'ing. Rossicone, avendo potuto
consultare i progetti originali dell'ing. Nannarone, suggerisce al geol.
Mancini, incaricato di eseguire indagini geologiche e geotecniche approfondite
sul terreno in prossimità del corpo scala, di eseguire dei saggi in corrispondenza dell'angolo
platea-fondazioni edificio per verificare quanto è emerso dai progetti dell'ing. Nannarone. E in tale occasione (sondaggi e saggi
del geol. Mancini) che vengono messi in luce i due seguenti fatti:
• l'esistenza dell'interferenza platea-fondazione che spiega la rotazione verso
l'esterno della scala, tale stato di fatto è stato ampiamente esaminato nella Relazione relativa alla scala di sicurezza
dell'edificio scolastico 'R. Parente' di Scanno del 07.10.09. Nel sopralluogo
del 13.08.09 si è verificato che l'armatura della platea interferisce geometricamente con l'ala
della fondazione di circa cm 4, il resto è solo calcestruzzo;
• la natura e la composizione del terreno sul quale sorge la scala di sicurezza
completamente diverso da quanto ipotizzato nella relazione geologica citata a
corredo del progetto depositato presso gli organi competenti (allegato 20 del
fascicolo della parte resistente).
Nel fascicolo della parte ricorrente a sostegno delle proprie tesi è allegata la 'Relazione finale della perizia riguardante la soluzione della
problematica legata al movimento della scala di emergenza dell'edificio
scolastico R. Parente' commissionata dal Comune di Scanno alla GEINA s.r.l. a
firma dell'ing. Nicola Sciarra, nella quale il tecnico, pur evidenziando che il
terreno (riferendosi alle indagini geognostiche del geol. Mancini e del geol.
Pietromartire) è inconsistente, attribuisce il dissesto al posizionamento errato della platea e
non evidenzia che il terreno non è idoneo a sostenere il peso della struttura. Per il sottoscritto CTIJ la perizia
è stata redatta non tenendo conto della effettiva causa che ha prodotto il
dissesto lamentato, ma seguendo un disegno prestabilito ossia: la demolizione
del corpo scala, ciò si evince anche dalla soluzione proposta rispetto al semplice consolidamento,
come evidenziato nella Relazione relativa alla scala di sicurezza dell'edificio
scolastico 'R. Parente' di Scanno del 07.10.09, nell'allegato 18 del fascicolo
della parte resistente e nell'allegato 7 del CTU.
Nei giorni 26, 27, 28 del mese di Agosto 2009 la scala di sicurezza è stata demolita (atti del sopralluogo del 10.09.09), provocando al Comune di
Scanno un danno molto superiore a quello preventivato nella Relazione relativa
alla scala di sicurezza dell'edificio scolastico 'R. Parente' di Scanno del
07.10.09, nell'allegato 18 del fascicolo della parte resistente e nell'allegato
7 del C11J sia in termini di costo e manutenzione sia in termini di tempi di
realizzazione sia nel perdurare lo stato di non piena funzionalità del complesso scolastico.
Da quanto detto, riferendosi al danno provocato dal dissesto lamentato dal
ricorrente sulla scala di sicurezza, che può essere quantificato nell'importo occorrente per rendere la scala pienamente
funzionale e riportato nella Relazione relativa alla scala di sicurezza
dell'edificio scolastico 'R. Parente' di Scanno del 07.10.09 (€ 20000,00), emergono più attori responsabili e nell'ordine il Geologo (dott.sa Valeria Notarmuzi), il
Direttore dei lavori (ing. Tancredi Rossicone) e la Ditta
esecutrice dei lavori (CIEMME Cucci s.n.c.) per i seguenti motivi:
* il Geologo che si è fidato delle proprie conoscenze del luogo, infatti indagini più accurate avrebbero indotto il Progettista a prevedere un diverso approccio
nella progettazione della fondazione del corpo scala.
È da tener presente che senza la sovrapposizione della platea con l'ala di
fondazione i cedimenti del terreno sotto l'azione del carico trasmesso dal
corpo scala non sono del tipo uniforme ma ugualmente differenziati vista la
conformazione degli strati di terreno, come risulta dallo studio geologico del
CTU dott. Boscaino (allegato 8 del CTU). Al Geologo si attribuisce una
incidenza percentuale del 33%;
• il Direttore dei lavori che si è fidato di quanto riferito dalla Ditta esecutrice dei lavori, in quanto se
avesse presenziato di persona o tramite un suo collaboratore sarebbe venuto a
conoscenza dell'ala della fondazione, perché, come si nota dallo studio geologico del CTU dott. Boscaino (allegato 8 del
CTU), chi ha eseguito lo scavo ha dovuto scoprire l'ala della fondazione.
Infatti l'anima della trave di fondazione è di altezza cm 90, lo scavo ha una profondità dall'estradosso della fondazione di cm 5+60+15 = cm 80 (cm 5 rappresentano lo
spessore del massetto e del pavimento, cm 60 è lo spessore della platea e cm 15 è lo spessore del breccione di allettamento della platea) e l'ala ha uno spessore
all'attacco con l'anima di cm 40, quindi l'ala viene scoperta per cm 30.
La conoscenza dell'esistenza dell'ala avrebbe evitato il riempimento dello
spazio tra l'armatura della platea e l'anima della fondazione con il
calcestruzzo in eccesso dopo il getto sulla armatura stessa.
Al Direttore dei lavori si attribuisce una incidenza percentuale del 33%;
la Ditta esecutrice dei lavori (che ha fatto eseguire gli scavi alla ditta
Colarossi Pietro nella funzione di prestatore d'opera) per quanto detto al
punto precedente non ha
riferito quanto effettivamente non ha potuto non vedere, infatti nell'allegato 7
del CTU si impegna ad eliminare l'interferenza della platea con la fondazione
senza alcun onere per il Comune di Scanno, ammettendo in tal modo la propria
responsabilità.
Alla Ditta esecutrice si attribuisce una incidenza percentuale del 33%.
• Quesito 3. Appare chiaro dall'esame del quesito 2 che la causa che ha provocato
il dissesto lamentato dal ricorrente è dovuto:
• a superficialità ed errori nello studio geologico del luogo: ciò ha comportato una supervalutazione della capacità portante del terreno sul quale poggia la scala;
• ad errata esecuzione dell'opera: la ditta esecutrice dello scavo non ha
riferito l'effettivo stato del luogo di scavo in corrispondenza della trave di
fondazione
• perimetrale della scuola e la ditta esecutrice dei lavori ha esteso il getto di
calcestruzzo sino alla trave di fondazione della scuola;
• a mancanza di controllo nella esecuzione dei lavori: il Direttore dei lavori,
pur non rivestendo la figura di Direttore di cantiere che presuppone la
presenza costante sul cantiere stesso, doveva essere presente, o incaricare un
suo collaboratore, nella fase di scavo, non essendo a conoscenza della reale
sezione della trave di fondazione della scuola.
Per quanto riguarda il Progettista si è costatato che con i dati in suo possesso ha agito correttamente.
Nel ringraziare la S.V il sottoscritto CTU rimette l'elaborato peritale, secondo
le
proprie competenze, restando a disposizione per ulteriori chiarimenti.
(Il CTU ing. Nicola Salvati)
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