ANVERSA -  “Abbiamo visto e condividiamo il grido d’allarme lanciato dal WWF sugli incendi estivi, e letto con attenzione il relativo Decalogo, che dovrebbe indicare le cose più importanti ed urgenti da fare per prevenire gli incendi”, dichiara Nunzio Marcelli, presidente dell’ARPO (Associazione Regionale Produttori Ovicaprini). L’ARPO però sottolinea come, rifacendosi col “Decalogo” alle Tavole della legge di biblica origine, il Fondo per la Natura abbia purtroppo dimenticato di includere nella sua analisi una vera protagonista della storia biblica, la pastorizia. “E’ già dai tempi di Caino e Abele, purtroppo, che per motivi non sempre cristallini le attività pastorali non godono di buona stampa in alcuni ambienti, eppure svolgono un ruolo di tutela del territorio che è dimostrato dal fatto stesso che proprio l’Abruzzo, la regione pastorale per eccellenza, è anche la regione d’Italia con la più ampia superficie dedicata a parco. Bisogna domandarsi: chi ha conservato questo territorio così com’è nel corso dei millenni, molto prima che l’Occidente scoprisse l’esistenza del Panda?”. Leggendo con attenzione l’Incendiometro pubblicato dal WWF, evidenzia l’ARPO, si trova che la parola pascolo ricorre molte volte ma sempre in accezione negativa. Fin dalle prime pagine come possibile causa di incendi dolosi; successivamente, solo per sottolineare che le normative in vigore vietano il pascolo dai 5 ai 10 anni nei terreni già oggetto di incendi. Ma nel ricordare queste leggi nazionali ed europee, secondo l’ARPO il WWF ha perso l’occasione di menzionare che poco più di un anno fa il Parlamento Europeo si è espresso con una Risoluzione (2007/2192) che ha riconosciuto (cit.) “il ruolo ambientale fondamentale

dell’allevamento pastorale tradizionale, come elemento di preservazione e salvaguardia del paesaggio e di ecosistemi sensibili”, sottolineando in particolare come la presenza delle greggi contribuisca a mantenere la biodiversità e a “ripulire gli spazi naturali dalla materia vegetale secca, il che è ESSENZIALE” – sostiene il Parlamento europeo – “ai fini della prevenzione degli incendi”. La massima istituzione rappresentativa europea mette quindi in guardia contro il rischio che queste attività scompaiano, chiedendo alla Commissione di intervenire urgentemente con azioni positive perché non si disperda questo patrimonio.  “Abbiamo il timore”, aggiunge Nunzio Marcelli, “che queste attività non siano gradite perché svolte gratuitamente dai pastori da millenni, e se riconosciute rischierebbero di sottrarre una notevole quantità di fondi pubblici attualmente elargiti ad enti, istituzioni, associazioni varie per il monitoraggio e la vigilanza del territorio”. Solo l’altro ieri l’ARPO ha dato l’annuncio dell’istituzione del “Premio CAINO”, nato per evidenziare chi nel corso dell’anno si sia distinto per aver apportato il maggior danno alle attività pastorali : nel presentare il Premio, l’Associazione dei pastori aveva sottolineato che l’idea di intitolarlo alla figura biblica di Caino era nata per sottolineare come ci fosse stato e ancora ci sia chi nel corso della storia, per diversi motivi, ha osteggiato queste attività in modo addirittura aggressivo. “Non vorremmo”, conclude il Presidente ARPO in modo sibillino, “avere fin da subito più candidature che premi disponibili”.

 

SCANNO - Spett.le Redazione, con preghiera di pubblicazione si invia in allegato la lettera che il Coordinatore del Circolo Pd di Scanno, Massimiliano Lavillotti, ha consegnato al Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, nel corso dell'incontro avuto la sera di giovedi scorso a Scanno. Si ringrazia per la disponibilità dimostrata Igino Mancini. “Gentilissimo Presidente Chiodi, - scrive il coordinatore Massimiliano Lavillotti - la Sua visita a Scanno, che ci onora per la scelta da Lei e dalla Sua Giunta effettuata, ci impone quale Partito politico attivo nella vita del nostro paese, di esporLe alcuni rilevanti problemi: 1) La ripartizione dei Fondi D.O.C.U.P. (  Euro 17.000.000,00 )  che l’Assessore Castiglione ha annunciato in Consiglio Regionale speriamo che tenga conto anche di Scanno e della possibilità/necessità di realizzare il collegamento sciistico con Roccaraso; 2) Scanno attende ancora l’erogazione dei fondi della

Legge Regionale 2005 ( Euro 825.000,00 ) fondamentali per la definitiva ripartenza del bacino sciistico di Monte Rotondo; 3) La situazione dell’ex società Schiappa Srl, ora Paolibus Srl, il cui organico il 17 agosto p.v. molto probabilmente sarà trasferito  a Sulmona, con notevoli svantaggi per alcune famiglie finora qui residenti; 4) L’assenza a Scanno, a differenza di altre località turistiche della zona, della Guardia Medica  Turistica, che in passato ha sempre assicurato il proprio servizio ai nostri ospiti. Certi della Sua sensibilità, attendiamo che almeno sul servizio di assistenza sanitaria Ella e il Suo Assessore alla Sanità, Dott. Venturoni, vogliate dare una concreta risposta in tempi brevi ai cittadini, turisti e al paese di Scanno. RingraziandoLa per la sua cortesia e disponibilità, porgiamo Cordiali Saluti. IL COORDINATORE C. PD MASSIMILIANO LAVILLOTTI