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Il tempo... ieri
Sole al mattino
con acquazzone
pomeridiano
Il sole ci ha fatto compagnia fino alle ore 14,00. Poi improvvisamente sono arrivate cumuli di nuvole che
hanno scatenato un forte acquazzone, seguito da una grandinata. Tornata la
quiete, siamo stati accompagnati fino a sera da continui piovaschi.
Temperatura ancora in calo: massima 16,5° C; minima 6,5° C (ore 23,00).
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UNA NOTTE DI TERRORE-DI DISTRUZIONE-DI MORTE
Un mese fa - il 6 Aprile 2009 - il terremoto in Abruzzo
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Le parole non servono più per ricordare quel tragico 6 Aprile, quando la Terra ha tremato, portando
distruzione e lutti nel nostro Abruzzo. Si è pianto abbastanza per le vittime! Ora occorre che il popolo abruzzese,
asciugate le lacrime, risorga e, in modo particolare, che la città dell’Aquila, per usare una metafora che ricorre spesso in questi giorni, torni a
volare. Occorre che l’animo forte dell’Abruzzo montano sappia ora dimostrare che nessuna avversità potrà mai abbattere la sua dignità, il suo coraggio, forgiato dal freddo dei lunghi inverni. Le case, i paesi,
dovranno essere ricostruiti con l’antica bellezza, voluta dai nostri avi, perché non vengano snaturati e possano essere lasciati in custodia alle generazioni
future. Si invochi la giustizia per punire i rei di costruzioni senza i criteri
di legge.
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Non ci saranno nè processione nè offerta delle serpi
DOMANI A COCULLO PER LA FESTA DI SAN DOMENICO
Gravemente colpita la chiesa del Santo e quella Parrocchiale
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COCULLO - Il terremoto del 6 Aprile, che ha portato lutti e dolori nella regione e in
molti paesi, ha causato l’inagibilità delle chiese, con l’inevitabile conseguenza del “dimensionamento” del cerimoniale, che nella nostra terra particolarmente esalta il ricco
patrimonio di folclore religioso. Anche a Cocullo è toccata questa sorte, per cui quest’anno la tradizionale processione con i serpi non si snoderà per le vie del paese. Quasi sicuramente si svolgerà una cerimonia religiosa, ma in un’atmosfera pesante, nello spettacolo mesto della ferita chiesa del Patrono e
delle tende azzurre, approntate dalla Protezione Civile nei paraggi degli spazi
che negli altri anni erano occupati dalle pittoresche bancarelle. (Nino
Chiocchio)
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A FUOCO UNA FIAT UNO NELL’ABITATO DI VILLALAGO
Tanta paura ma nessun incidente a persone e a cose
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VILLALAGO - Erano le ore 11,15 di ieri mattina, quando Cesidio Grossi, residente all’Aquila, è entrato nella sua auto, Fiat uno, parcheggiata di fronte al bar da Michele.
Messo in moto, si è diretto in Via Dante Alighieri. Appena venti metri e si sono scatenate le
fiamme dal motore. Cesidio precipitosamente è sceso dalla macchina, abbandonandola al suo destino e chiedendo aiuto ai
passanti. Si sono mobilitati in molti, cercando gli estintori per sedare l’incendio. Qualcuno ha subito telefonato ai Carabinieri e ai Vigili del Fuoco. I
Carabinieri, che erano in servizio al lago, sono arrivati dopo pochi minuti. La
prontezza di questi e l’aiuto di alcuni cittadini sono riusciti a spegnere le fiamme. I Vigili del
Fuoco, partiti da Sulmona, che dista 25 chilometri, sono arrivati quando il
pericolo di un incendio che rischiava di coinvolgere le case vicine era stato
scongiurato. Il fuoco ha distrutto il motore e tutta la parte anteriore della
macchina. Il danno poteva andare oltre, se non ci fosse stato il pronto
intervento di alcuni cittadini e dei Carabinieri.
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Il qualunquismo amministrativo
e l’integralismo culturale
di Fernando Ventresca “Introdacqua Libera”
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LETTERA AL DIRETTORE
Signor Direttore,
a Modena, città dove risiedo, il termine "sborone" definisce in gergo un personaggio
esibizionista, colui che assume atteggiamenti plateali e ha comportamenti privi
di tatto ed eleganza, ossia fare lo sbruffone: "fér àl sburòun". Questi modi di agire non sono tollerabili da parte di chiunque li assuma,
ancor meno risultano adatti a chi è obbligato a rispettare una serie di regole improntate al bon ton, proprie del
ruolo istituzionale che è designato a ricoprire. Purtroppo è da tempo che l'attuale Capo di Governo con una condotta poco opportuna,
infrange il galateo istituzionale mortificando l'elevata funzione a cui è preposto, lunga è la lista delle impudenti gaffe o l'elenco delle battutte di cattivo gusto. Ho
fondati sospetti che l'emergenza Abruzzo e le tragedie dei territori devastati
dal sisma, possano fornire l'occasione per nuove "sboronate", gli indizi sono
la disinvolta gestione dell'agenda di Governo, declinata per l'esclusivo
tornaconto della propria parte politica e i gli irrisolti conflitti
d'interessi. A tal proposito segnalo il link alla rubrica "La Posta dei
Lettori" del quotidiano online "Il Messaggero" che pubblica la lettera firmata:
"Il grande inganno del dopo terremoto". La lettera solleva perplessità sul provvedimento di legge definito "Decreto Abruzzo".
Luigi Fuiano.
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