In viaggio per la Spagna dalle Andorre all'Andalusia
Nona tappa: Narbonne, la città della Gallia colonizzata dai Romani
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Inizia da Granada il viaggio di ritorno. Alle ore sette tutti in pullman per iniziare il percorso
inverso che ci dovrà riportare a Scanno. Dopo la pioggia di ieri la giornata si annuncia serena. E'
ancora notte per effetto del fuso solare e quando arrivano i primi chiarori
siamo quasi tutti appisolati. Dobbiamo percorrere 1150 chilometri. E' un
viaggio che lascia le grandi estensioni di oliveti e la Sierra Nevada con le
cime innevate. Di tanto in tanto incontriamo qualche treno che corre lungo la
ferrovia. I paesi che vediamo da lontano hanno tutte la caratteristica della
case bianche. A sinistra di tanto in tanto vediamo il mare, mentre sulla destra
si annuncia la Meseta. Dopo due ore e mezza prima sosta tecnica. Gli autisti ci
preparano un buon caffè espresso. E poi dopo dieci minuti di nuovo in corsa verso la Francia. Ciccio
ricomincia il suo cruciverba, chiedendo a tutti le parole da incrociare. E tra
una risata e l'altra arriva il momento del pranzo in un autogrill. Qualche
panino e poi subito via. I tre giovani autisti si alternano alla guida. Ancora
un paio di soste tecniche e siamo vicini alla frontiera tra Spagna e Francia.
Arriviamo a Narbonne alle ore 20,00. Ci sistemiamo subito in albergo e poi tutti a cena. Anche i Francesi non usano la pasta, per cui ci servono un
antipasto e un secondo piatto di carne, insalata e patatine fritte.
Dopo cena abbiamo un'escursione guidata alla città. La guida, una giovane donna, viene a prenderci in albergo e tutti insieme in
pullman ci rechiamo in centro, che troviamo deserto, con pochi bar aperti. Tira
un forte vento e fa molto freddo. La guida è alla sua prima esperienza con un gruppo d'italiani e non conosce molto bene la
nostra lingua. La incoraggiamo e riesce a farci comprendere la storia di
Narbonne, nella Gallia Narbonense, a sud.ovest della Francia, conquistata e
colonizzata da Giulio Cesare. I Romani costruirono la prima strada di
collegamento tra l'Italia e la Spagna. Ha circa 50 mila abitanti e si trova a
15 chilometri dal mare. Percorriamo a piedi il centro storico, sferzati dal freddo vento, che diventa
violento agli incroci delle stradine. Dopo la visita al palazzo del mercato,
alcuni di noi tornano in pullman. Il gruppetto dei coraggiosi segue la guida,
ben protetta da cappello e cappotto. Andiamo a visitare il Canale della Robine,
che la collega al mare, poi la Cattedrale e il palazzo arcivescovile. Al centro
della città ci sono i resti dell'antica Via Domizia, dove ci facciamo una foto di gruppo.
Le strade sono ricche di negozi che hanno ancora le vetrine illuminate. Il
freddo ci fa affrettare la visita. Risaliamo nel pullman e torniamo in albergo.
E' quasi mezzanotte e tutti andiamo a dormire. Il viaggio per il giorno
seguente sarà più lungo, ma lo faremo quasi tutto nella nostra Italia.
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