Alla luce del terzo millennio, nell’ospedale di Sulmona, siamo ancora alle prese con una situazione igienico-sanitaria ad alto rischio che, anche dopo le innumerevoli proteste e le interrogazioni (soprattutto del vice presidente del consiglio regionale Giovanni D’Amico), non sembra doversi risolvere in tempi brevi. Avvistamenti di scarafaggi, ratti e piccioni risalgono addirittura a due anni fa, portando l’infestazioni ai livelli critici di oggi, una situazione che, in un luogo dove si “dovrebbe” garantire una condizione igienica dignitosa, si sta esasperando giorno per giorno. L’ala vecchia dell’ospedale inoltre accoglie degli ambienti dove manca totalmente l’illuminazione, questo tanto per mettere la ciliegina sulla torta. Vista l’urgenza e la gravità della situazione non si può fare come per tutti i problemi che si assiepano nella nostra ridente Sulmona, che si lasciano maturare fin quando la soluzione non la prendono altri. L’incontro tra Fabio Federico e il direttore generale Asl Giancarlo Moroni fa presagire un trasferimento presso un altra struttura, spero però non degli scarafaggi.