DIARIO DELLA NAVIGAZIONE LUNGO IL FIUME NILO
In visita alle città e ai siti archeologici della civiltà egizia
LA VALLE DEI RE - Si trova sulla riva occidentale del Nilo. Siamo a Luxor, sulla riva orientale. Un solo ponte, a circa 13 chilometri, unisce le due rive. Per abbreviare il percorso,  ci imbarchiamo su uno dei tanti barconi turistici che si trovano lungo il fiume. Sulla riva opposta ci aspetta il pullman che ha anticipato senza passeggeri il tragitto, mentre il gruppo era in visita al tempio di Luxor. L'attraversata è stata molto suggestiva e piacevole. Sbarcati saliamo sul pullman e ci dirigiamo verso le colline. Più avanziamo e più il deserto si fa innanzi. La prima sosta la facciamo ad una bottega artigianale della lavorazione dell'alabastro, dove assistiamo alle varie fasi prima di arrivare al prodotto finito. Poi entriamo in un ampio locale allestito per la vendita di souvenirs. Qui ci offrono alcune bevande tradizionali, come il té e il karkadé, insieme a pane, formaggio e alcuni dolci. Dopo ripartiamo per il villaggio di Deir Al Madina, che ospitava gli artigiani e, in genere, le maestranze preposte alla realizzazione e manutenzione delle tombe degli antichi Re della XVIII, XIX, e XX Dinastia. Originariamente nel villaggio abitavano circa 120 nuclei familiari per un complesso di 500 abitanti, che prestavano servizio continuativo per dieci giorni per una sosta di riposo a Deir el-Medina, di due giorni. Trattandosi in gran parte di maestranze edili e di artisti, la necropoli "operaia" non ha nulla da invidiare a quella nobiliare. Dentro le tombe è proibito scattare le fotografie. Da qui andiamo a Al-Deir al-Bahari. Il caldo, intanto, comincia a farsi sentire. Il giallo ocra della sabbia è un tutt'uno con le montagne circostanti. Nella piazza antistante al tempio della Regina Hatshepsut ci sono centinaia di pullman che riversano migliaia di turisti. Il tempio mortuario ci appare in lontananza con la sua grande struttura di colonne e terrazze, raggiunte da rampe. E' costruito a ridosso di una ripida scogliera. Risale all'epoca della XVIII dinastia. Incontriamo delle scolaresche egiziane. Se non fosse stato per il loro tradizionale abito, le avremmo dal chiasso confuse con le nostre. Risaliti sul pullman andiamo verso la Valle dei Re. E' questa il luogo di sepoltura dei faraoni del Nuovo Regno. Lo si scelse, perché circondato da alti dirupi e da montagne a forma di piramidi. Il luogo inaccessibile doveva impedire la profanazione delle tombe da parte dei ladri. La valle comprende  attualmente 61 tombe regali. Sono scavate in profondità nella roccia. Lunghi e ripidi corridoi portano alla camera mortuaria. Decorazioni e geroglifici sulla vita del defunto ornano sia le parete laterali, sia la volta. A protezione di questi dipinti e scritture sono state installate scale e passaggi di legno, per ridurre al minimo il sollevamento della polvere. Le tombe non sono tutte visitabili. Ogni comitiva ne può vedere tre, tra quelle aperte al pubblico. Purtroppo non è stato possibile accedere alla tomba più famosa, quella di Tutankhamon, scoperta nel 1922 da Howard Carter. Famosa, non per quello che tristemente si favoleggia, ma perché  è la più conservata di tutte, con il suo sarcofago e la preziosa e ricca maschera della mummia del giovane faraone, deceduto in giovanissima età. La Valle incute rispetto e timore. Dopo aver visitato. silenziosamente  e senza scattare foto, le tre tombe, riprendiamo il pullman per tornare alla motonave. Lungo il tragitto ci fermiamo ai Colossi di Memnon che si trovano lungo la strada che porta a Luxor. Sono una coppia di gigantesche statue, alte 18 metri, ricavate da blocchi monolitici. Il loro nome deriva dal dio Mennon. Secondo gli archeologi le statue, poste davanti al tempio andato in rovina, ritraggono il faraone del Nuovo Regno, Amenhotep III, mentre le figure scolpite ai suoi piedi rappresentano la moglie, Teye, e la madre, Mutemuia. Dopo la sosta il pullman sembra volare e presto raggiungiamo la motonave.